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Ricordi Canciani 1950-1978 - associazione pionieri e veterani eni

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due estremità appoggiavano su dei pannelli di legno, sollevate da terra di circa trenta cm, sul<br />

terzo lato docce e servizi, sul quarto la mensa, comunicante con la cucina, ed un container<br />

frigo per conservare le derrate alimentari.<br />

Perforatrice da sismica per pozzo acqua Il volo settimanale del DC3<br />

Può sembrare incredibile, ma in quasi tutto il Deserto Libico l’acqua si trova in abbondanza<br />

a 30 - 40 metri di profondità. Prima dell’inizio dei lavori, con una perforatrice, prestata da<br />

un Gruppo sismico, fu scavato il pozzo d’acqua; una tubazione lo collegava al<br />

potabilizzatore per i consumi del campo, un’altra condotta andava direttamente alla sonda,<br />

dove ne occorreva una quantità rilevante per miscelare il fango di perforazione e per altri<br />

lavori e necessità dell’impianto di perforazione, che era collegato al campo, distante circa<br />

cento metri. con delle pedane in legno. Era successo varie volte, che nel rettangolo del<br />

campo, in una notte di ghibli si formassero dei mucchi di sabbia alti due metri, tanto da non<br />

riuscire ad aprire le porte delle camerette, oppure di trovarsi con la baracca inclinata su un<br />

fianco. Per evitare che il vento scavasse la sabbia sotto le baracche, era necessario bagnarla<br />

più volte al giorno.<br />

Rispetto alla vita che avevo condotto in Marocco, c’era il vantaggio di non doversi spostare<br />

da un pozzo all’altro, ma dopo settimane e mesi la convivenza diventava opprimente e<br />

difficile.<br />

Il rumore dei grossi motori GM della sonda era la musica che scandiva tutte le nostre<br />

giornate.<br />

Alla sera, seduti in gruppo fuori ad ascoltare racconti centellinando un whisky, alle volte<br />

una partita a carte e poi chiusi nella cameretta, con un letto a castello in compagnia di un<br />

estraneo, a leggere un libro fino al sopraggiungere del sonno, con la speranza di ricevere una<br />

lettera da casa con la posta settimanale. E domani, una croce in più sul calendario per<br />

annullare una data, un giorno in meno da attendere per arrivare al traguardo, il giorno della<br />

partenza; avevo trascorso cinque mesi in deserto, il contratto di lavoro volgeva al termine,<br />

sommando alle ferie le giornate di recupero mi fu possibile anticipare di un paio di<br />

settimane il tanto atteso ritorno a casa.<br />

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