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Gnomonica n° 1 - Nicola Severino

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<strong>Gnomonica</strong>, Storia, Arte e Tecniche degli Orologi Solari N° 1 Settembre 1998<br />

Sezione Quadranti Solari, tramite il suo coordinatore Francesco Azzarita, con un elenco di opere (circa un centinaio)<br />

segnalate negli anni alla Sezione stessa; Girolamo Fantoni mi spedì una raccolta di varie bibliografie riprese da libri<br />

di autori stranieri; Edmondo Marianeschi mi portò a conoscenza di uno straordinario elenco redatto mezzo secolo fa<br />

da uno sconosciuto autore italiano e conservato nella Public Library di New York; Gabriele Vanin diede il suo<br />

contributo segnalando le opere di gnomonica presenti nella Biblioteca Universitaria di Padova, e via dicendo.<br />

Sulla base di questi importanti contributi, ebbi modo di preparare la terza edizione della Bibliografia della<br />

<strong>Gnomonica</strong> che presentai al V° Seminario Nazionale di <strong>Gnomonica</strong> tenutosi nell’aprile del 1994 a S. Feliciano sul<br />

Trasimeno (PG). Il catalogo che ormai elencava circa 2000 titoli di opere a stampa e manoscritti sulla gnomonica, fu<br />

molto apprezzato ed ebbe un buon successo tra i vari appassionati, tra cui anche il plauso del prof. Paolo Maffei che<br />

fu molto gratificante per me e per il lavoro estenuante che con molta passione avevo svolto fino ad allora.<br />

Tuttavia, la Bibliografia della <strong>Gnomonica</strong> era un’opera italiana che teneva conto quasi esclusivamente<br />

dell’editoria gnomonica italiana. Nel frattempo, molte associazioni straniere avevano iniziato a pubblicare una<br />

propria rivista e l’incessante sviluppo della rete Internet - che ha enormemente facilitato ed incentivato la<br />

comunicazione, la collaborazione e quindi l’interscambio culturale a livello mondiale tra gli autori e gli appassionati<br />

di gnomonica - ha reso molto più evidente la lacuna relativa alla catalogazione dell’editoria gnomonica<br />

internazionale.<br />

La svolta per riuscire a colmare questa lacuna arrivò nella primavera del 1996, quando cominciò la mia<br />

collaborazione con la British Sundial Society e in special modo<br />

con il redattore del suo Bulletin, Mr. Charles K. Aked. Dopo veloci<br />

scambi di materiale per posta ordinaria, Aked restò letteralmente<br />

fulminato quando si trovò di fronte la mia Bibliografia della<br />

<strong>Gnomonica</strong> di 2000 titoli. Così egli mi parlò del suo vecchio<br />

progetto di redarre una bibliografia il più possibile completa della<br />

<strong>Gnomonica</strong>, e durante tutta la sua vita non aveva mai tralasciato<br />

di catalogare tutti gli articoli di tutte le riviste di cui veniva a<br />

conoscenza e tutti i libri di gnomonica pubblicati. Fino al 7 aprile<br />

del 1989 aveva raccolto un elenco di 3000 titoli il cui ultimo “rechecked”,<br />

cioè controllo, risale al 12 maggio del 1991. Poi la<br />

ricerca si arenò, forse a causa dell’aggravarsi della sua malattia.<br />

Ma il vigore e l’entusiasmo della mia iniziativa<br />

invogliarono Charles a ritrovare le forze necessarie per rimettersi<br />

al lavoro e riesaminare tutto il materiale che aveva raccolto. La<br />

collaborazione per la più grande bibliografia gnomonica mai<br />

realizzata era cominciata.<br />

E naturalmente, da buon inglese ma con molta obiettività,<br />

ebbe a farmi notare che un così importante progetto era quasi<br />

necessario pubblicarlo in inglese per dargli un carattere di<br />

“internazionalità” e per renderlo ben leggibile in tutte le sue parti<br />

ai lettori inglesi: “I think you are quite right about your work. Better<br />

La prima raccolta di Aked con 3000 titoli<br />

to publish it in English and then sell the books. Very few English people understand the Italian language” mi scriveva<br />

nella lettera del 22 ottobre 1996.<br />

Aked cominciò a lavorare duramente, avendo anche molto tempo a disposizione. Le sue ricerche erano<br />

incentrate sui cataloghi di alcune biblioteche e musei inglesi che da tempo aveva preso di mira, ma erano soprattutto<br />

rivolte all’aggiornamento relativo alle numerose pubblicazioni delle associazioni di gnomonica che si erano nel<br />

frattempo consolidate e che avevano sviluppato una notevole attività divulgativa. Era assolutamente determinato<br />

nella realizzazione di questo progetto, a costo di molte sofferenze. Egli sfidò la sua malattia che mai un istante lo<br />

aveva lasciato:<br />

“I have worked very hard this week to collate the dialling references which I have neglected since 1989. I<br />

have extracted the information from the following journals: Antiquarian Horology, Antique Clocks, De<br />

Zonnewijzerkring, La Busca de Paper...” mi scriveva contento e soddisfatto il 14 marzo del 1997, quando il lavoro<br />

cominciava a prendere la sua forma definitiva. Un lavoro massacrante quello di ricopiare tutti i titoli degli articoli<br />

Pag. 27

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