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Gnomonica n° 1 - Nicola Severino

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<strong>Gnomonica</strong>, Storia, Arte e Tecniche degli Orologi Solari N° 1 Settembre 1998<br />

Questa la descrizione<br />

dell’orologio ed il commento che si<br />

legge nella relazione di Azzarita. Da<br />

questo punto, procedo a memoria,<br />

cercando di ricordare la successione<br />

degli eventi che interessarono il breve<br />

intervento in questione durante il<br />

predetto Seminario.<br />

Innanzitutto, ricordo il<br />

tentennamento di molti di noi che<br />

seguivamo con interesse<br />

l’argomento, cercando una strada per<br />

svelare l’enigma proposto dal nostro<br />

coordinatore. In breve tempo alcuni si<br />

pronunciarono e tra i primi vi fu<br />

Nicoletta Lanciano che interpretò<br />

correttamente la scritta PAUL III<br />

S.S.D.R., trasformandola in PAUL III<br />

SS.PR. che vale “serenissimo<br />

principe Paolo III”.<br />

Orologio solare di Torremaggiore. Foto di Francesco Azzarita (per gentile concessione)<br />

Orologio solare di Torremaggiore come interpretato dall’autore<br />

Altri si pronunciarono sulla<br />

suddivisione delle ore e si interpretò,<br />

forse anche in questo caso<br />

correttamente, che le suddivisioni<br />

presenti a due a due tra le linee orarie<br />

III-III, appaiono essere di venti in venti<br />

minuti, al modo arabo e fanno<br />

apparire questo tracciato molto più<br />

fitto del normale e non “armonioso”<br />

come negli altri orologi.<br />

Ricordo bene che sul<br />

significato dei due gnomoni non fu<br />

detto assolutamente nulla,<br />

proponendo che uno dei due<br />

probabilmente era di troppo. Nessuna<br />

interpretazione fu data delle altre linee<br />

che ingarbugliano il tracciato orario<br />

principale e che costituiscono parte principale dell’enigma dell’orologio. Il mio intervento finale costituì l’unica voce<br />

che si levò a favore di due tracciati sovrapposti che utilizzavano ognuno il proprio gnomone per cui il tracciato delle<br />

ore normali funzionava con lo gnomone polare, mentre il tracciato che sembra recare tracce di linee di declinazione<br />

solare utilizzava il secondo gnomone ortostilo, perpendicolare al quadro dell’orologio, anche se leggermente<br />

pendente probabilmente per essere stato manipolato nel tempo.<br />

A tale intervento nessuno obiettò qualcosa, anche se si avverti nell’aria un leggero scetticismo.<br />

Dopo l’intervento di Azzarita continuai ad esaminare le figure che egli gentilmente mise a mia disposizione<br />

per studiarle. Ne parlai con alcuni amici i quali non ebbero modo di dimostrare il contrario, né di spazzare via lo<br />

scetticismo iniziale.<br />

Quindi, continuai ad analizzare il problema nei giorni seguenti e questo è quanto fino ad ora sono riuscito a<br />

interpretare, a mio vedere, in modo credo abbastanza corretto.<br />

Pag. 32

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