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Famiglia - Ilbrolo.it

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Mousse di castagne<br />

50 cl d’acqua, 500 g di zucchero, 50 cl di panna, 250 g di crema di marroni, 200 g di castagne<br />

sottovuoto.<br />

Portare a bollore in una casseruola lo zucchero e l’acqua. Versare i marroni e lasciarli cuocere per 2 ore<br />

a fiamma dolce. Lasciarli raffreddare nello sciroppo. Montare la panna e incorporare la crema di<br />

marroni. Mettere in frigo per circa un ora.<br />

CILIEGIO SELVATICO (Prunus avium L.)<br />

<strong>Famiglia</strong>: Rosaceae<br />

Nomi dialettali: S’resa, Calùm, Zambella, Vesra, Z’resa, Z’risa.<br />

Etimologia: Il nome specifico deriva dal latino “avis” e significa degli uccelli,<br />

perché il frutto è appet<strong>it</strong>o appunto dagli uccelli che ne facil<strong>it</strong>ano la<br />

disseminazione.<br />

Albero a foglie caduche.<br />

Fior<strong>it</strong>ura: Marzo-Aprile.<br />

Altezza: fino a 30-35 m.<br />

Ambiente: montagna e<br />

collina..<br />

Propagazione: per seme<br />

se selvatici, per innesto se<br />

coltivati.<br />

Coltivato da tempi remoti soprattutto nelle zone a clima temperato,<br />

inselvatich<strong>it</strong>o nei boschi montani ove vive sino a 1600 m di alt<strong>it</strong>udine.<br />

Originario dell’Asia occidentale, in Italia è presente dappertutto, in<br />

Sicilia solo a segu<strong>it</strong>o di coltivazione; preferisce climi temperati e luoghi<br />

luminosi.<br />

Questo albero ha rami robusti ascendenti che formano una corona<br />

ampia piramidale; la corteccia rossobruna si distacca, con l’età, in<br />

strisce orizzontali. Le foglie caduche, alterne, ovali-oblunghe, si<br />

presentano con margine dentato, nervature evidenti e apice lungo;<br />

presentano delle ghiandole alla base. Hanno colore verde brillante che diviene cremisi in autunno. Sono<br />

portate da un picciolo rossastro scanalato. I fiori sono ermafrod<strong>it</strong>i con lunghi peduncoli, riun<strong>it</strong>i in gruppi<br />

da 2 a 6, i 5 petali sono biachi, rotondo-smarginati. Il frutto è globoso, rosso scuro o nero purpureo a<br />

matur<strong>it</strong>à, lucido, dolce, con epicarpo aderente alla polpa del nocciolo. Il Ciliegio selvatico viene<br />

considerato come il progen<strong>it</strong>ore di tutti i ciliegi coltivati.<br />

CILIEGIO A GRAPPOLI o PADO (Prunus padus L.)<br />

E’ diffuso in tutta l’Europa centrosettentrionale, arriva sino a 1500 m di quota e cresce di norma in<br />

prossim<strong>it</strong>à dei corsi d’acqua. Si presenta come un piccolo pruno alto dai 6 ai 12 m, con tronco<br />

ramificato fino alla base , viene usata come pianta ornamentale, poichè presenta dei bei fiori bianchi a<br />

grappolo pendente. I frutti sono drupe nere lucenti, simili a ciliegie, raccolte in grappoli come i fiori;<br />

presentano buone quant<strong>it</strong>à di tannino (un po’ astringenti), usati nel passato per insaporire acquav<strong>it</strong>i e<br />

liquori.<br />

CILIEGIO CANINO (Prunus mahaleb L.)<br />

E’ spontaneo in Europa meridionale e presente su tutto il terr<strong>it</strong>orio <strong>it</strong>aliano, lo si può trovare in<br />

boscaglie cedue collinari, o ai margini delle strade fino a 1500 m. Essendo una specie eliofila sopporta<br />

nel periodo estivo anche elevate temperature e una protratta sicc<strong>it</strong>à. La sua particolar<strong>it</strong>à è quella di

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