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Famiglia - Ilbrolo.it

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è presente nel Messico e con una specie anche in Cile. In Italia è rappresentato da due specie: il Cornus<br />

Mas e il Cornus Sanguinea.<br />

Il vero trionfo i Cornus l’hanno però avuto nel giardino, specialmente nell’Europa centrale. Ai fini della<br />

cultura in giardino è conveniente dividere i C. in 2 gruppi: le specie e varietà che sono coltivate per i<br />

fiori, e in realtà si tratta, come nel caso della Bougainvillea, di brattee colorate e vistose; e le specie e<br />

varietà interessanti per il colore della corteccia, specialmente durante l’inverno, quando la pianta si<br />

spoglia delle foglie. Uno, il C. mas, ha caratteristiche particolari.<br />

Come si coltiva<br />

Il corniolo, in Italia, è sempre stato considerato come specie spontanea e pertanto non è mai stato<br />

coltivato in impianti specializzati, anche se risulta utilizzato nei frutteti famigliari per le sue doti<br />

produttive e ornamentali. I metodi di propagazione più diffusi sono la talea semilegnosa e quella<br />

erbacea. Le talee danno migliori risultati se raccolte d’estate e trattate con ormoni rizogeni. Il corniolo<br />

può essere propagato anche per margotta, generalmente l’innesto si effettua utilizzando come<br />

portainnesto un semenzale di due anni di età e come nesto materiale proveniente da piante di buone<br />

caratteristiche. Se si vuole propagare il corniolo per seme, questo deve essere sottoposto a<br />

stratificazione per alcuni mesi prima di procedere alla semina in primavera. I semenzali richiedono di<br />

essere ombreggiati nei primi mesi dopo l’emergenza. La messa a dimora delle piante (di due o tre anni)<br />

si esegue in autunno o in primavera, con sesti d’impianto di 2,5-3x4 m. La forma di allevamento che<br />

generalmente viene consigliata è il vaso , che permette una buona illuminazione della chioma. La<br />

potatura può essere energica durante il periodo giovanile, ma in fase adulta i tagli devono essere ridotti<br />

a piccoli interventi per ev<strong>it</strong>are danni alla normale funzional<strong>it</strong>à della pianta. Il corniolo è<br />

autoincompatibile, pertanto si consiglia di consociare a piante innestate piante provenienti da seme, al<br />

fine di favorire un’adeguata impollinazione. Una pianta adulta , in piena produzione, può produrre dai<br />

18 ai 60 kg di frutti. La raccolta viene di norma effettuata tra agosto e settembre per scuotimento dei<br />

rami due volte la settimana, lasciando cadere i frutti su reti opportunamente adagiate sotto la chioma.<br />

Infatti, le corniole sono commestibili quando diventano molli al tasto e cadono a terra; in questo stadio<br />

assumono un colore rosso-violaceo molto caratteristico, perdendo parte della lucentezza e della vivac<strong>it</strong>à<br />

del rosso dei frutti ancora acerbi. La serbevolezza dei frutti è molto breve; per prolungare la loro<br />

conservazione vengono raffreddati in acqua corrente e successivamente consumati freschi, oppure<br />

essiccati o surgelati, nonché trasformati.<br />

Varietà & Specie<br />

Cornus mas, L. ( -Corniolo- )<br />

Arbusto o albero a foglia caduca.<br />

Fior<strong>it</strong>ura: III.<br />

Altezza: m 8.<br />

Originario dell’Europa centrale e orientale, in Italia si trova in tutta la penisola, soprattutto nel<br />

settentrione, dove è conosciuto con il nome di Corniolo. Cresce in terreni sassosi, soprattutto su fondo<br />

calcareo, specie in collina. Pianta molto longeva. Sopporta temperature invernali anche fino a -25°C,<br />

ma può subire danni da freddo nel periodo della fior<strong>it</strong>ura; già a 4-5 °C l’impollinazione e l’allegazione<br />

vengono a mancare. Si adatta bene anche a zone calde e soleggiate, ma non sopporta aree sicc<strong>it</strong>ose e<br />

spazzate da venti caldi. Può essere soggetto ad arresto dello sviluppo vegetativo in caso di temperature<br />

troppo elevate, mentre in presenza di sicc<strong>it</strong>à prolungata subisce la caduta anticipata delle foglie. Piccolo<br />

albero, più spesso arbusto, con chioma non molto compatta. Le foglie sono opposte, ovate, lunghe cm<br />

4-10 e larghe cm 2-3,50 acuminate, verde scuro; i fiori gialli, di cm 0,20 di diametro, sono raccolti in<br />

piccole ombrelle circondate alla base da 4 brattee verdognole e compaiono in febbraio-marzo, sui rami<br />

nudi prima che spuntino le foglie. I frutti sono drupe, oblunghe (cm 1,50-2) e pendule, rosso vivo, non<br />

solo ornamentali ma anche commestibili, infatti a maturazione completa cadono a terra ed è il momento<br />

di gustarne il sapore: acidulo ma dolce, splendidamente dissetante, perfetto nel mese più caldo<br />

dell’anno. Il C. mas è una delle prime piante che fioriscono alla fine dell’inverno. Oggi nei giardini gli

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