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1 Kg di frutta, 600 g di zucchero<br />
Mescolare la frutta e lo zucchero sul fuoco, far bollire lentamente fino a raggiungere la dens<strong>it</strong>à<br />
desiderata. Far intiepidire e versare nei barattoli di vetro sterilizzati. Si può versare nel conten<strong>it</strong>ore<br />
qualche goccia di liquore secondo i gusti.<br />
Confettura di Corbezzoli<br />
500 g di corbezzoli, 500 g di zucchero, buccia di mezzo limone.<br />
Bollire i corbezzoli per pochi minuti, passarli, raccogliere la polpa e aggiungere lo zucchero più la<br />
buccia del limone, lasciare addensare il tutto, invasare e conservare in un luogo fresco (si ringrazia il<br />
Ristorante “Fava” – Casola Valsenio (Ra) - Chef Fava Katia)<br />
Corbezzoli in sciroppo<br />
500 g di corbezzoli, 250 g di zucchero<br />
In un vaso ermetico mettere i corbezzoli (circa 500 g di frutti), lo zucchero semolato, le scorze di<br />
limone non trattato. Poi si riempie il vaso di alcol. Ag<strong>it</strong>are di tanto in tanto per agevolare il processo di<br />
macerazione e lo scioglimento dello zucchero. Dopo qualche mese i corbezzoli possono essere<br />
impiegati per guarnire dolci e dessert.<br />
Grappa al Corbezzolo<br />
1lt di grappa, 400 g di frutti maturi di corbezzolo.<br />
In un mortaio pestate leggermente i frutti di corbezzolo e metteteli in un grosso recipiente. Versate su di<br />
essi la grappa, chiudete bene il recipiente e lasciate a infusione al sole per una settimana. Trasfer<strong>it</strong>e il<br />
vaso in cantina e fate macerare per altre 4 settimane, ag<strong>it</strong>ando spesso. Filtrate e lasciate stagionare 4<br />
mesi.<br />
CORNIOLO (Cornus)<br />
<strong>Famiglia</strong>: Cornaceae.<br />
Nome dialettale: Cornél, Curnél (RE), Cornàl (PC) P’coren,<br />
Corgnolo(BO), Curgnôla, Corniello, Cornio.<br />
Etimologia: latino tardo “corneolus”, diminutivo di “corneus” di<br />
corniolo. Il nome conserva la sua origine latina, la quale<br />
probabilmente allude al legno duro e lucido come il corno.<br />
Arbusti e alberi, sempreverdi o<br />
a foglia caduca.<br />
Esposizione: sole,<br />
mezz’ombra.<br />
Ambiente: Dal livello del<br />
mare fino a 400m,<br />
eccezionalmente anche fino a<br />
1800 m.<br />
Propagazione: seme, talea,<br />
propaggine, innesto (a spacco ,<br />
a maiorchina, a corona).<br />
Il Corniolo sta diventando veramente molto raro in Italia. Forse<br />
più che nel centro è frequente in settentrione dove tuttavia i grandi<br />
sconsiderati disboscamenti l’hanno certo colp<strong>it</strong>o. Il Corniolo è di<br />
quelle piante misteriose che rappresentano per i figli della c<strong>it</strong>tà<br />
qualcosa che si può chiamare il dono della foresta; con i suoi frutti<br />
non di consumo e il selvaggio sapore acidulo, è per i figli e per i<br />
padri un pegno di un contatto con la natura, interrotto, ma che è<br />
sempre possibile riprendere.<br />
Il Cornus è un genere abbastanza numeroso che comprende una<br />
quarantina di specie, diffuse soprattutto in Asia e nel Nordamerica;