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Famiglia - Ilbrolo.it

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“… il vero “pam lazarein” è quello selvatico, con le spine e con la frutta piccola di colore rosso<br />

vivo”….<br />

…..”adesso da questo hanno selezionato delle piante che producono frutta più grande come dimensioni,<br />

di colore rosso sbiad<strong>it</strong>o e, cosa pos<strong>it</strong>iva per i raccogl<strong>it</strong>ori, senza le spine”….<br />

…”l’azzeruolo è comunque un frutto piccolo ma un una fragranza e un gusto eccezionale…”….l’unico<br />

inconveniente sono i noccioli che racchiude, numerosi e spessi, che rendono difficile la<br />

masticazione…”<br />

Medicina & Cosmesi<br />

Le azzeruole consumate fresche sono dissetanti, rinfrescanti, diuretiche e ipotensive; la polpa ha<br />

proprietà antianemiche ed oftalmiche per il contenuto di prov<strong>it</strong>amina A (100-200 gr di frutti di<br />

lazzeruolo per i casi di anemia). Ha circa 20 g di carboidrati, tracce consistenti di grassi (1,1 g), molte<br />

fibre, calcio (130 mg) ferro (1,1 mg) e potassio. In cosmesi vengono utilizzate per riv<strong>it</strong>alizzare la pelle.<br />

Fiore e frutto contengono principi attivi ad azione cardiotonica, ipotensiva ed antiossidante, similmente<br />

al Biancospino. Oggi lo troviamo descr<strong>it</strong>to nella farmacopea europea come cost<strong>it</strong>uente della droga<br />

Crataegi folium cum flore, contenente germogli fior<strong>it</strong>i ed essiccati di diverse specie di Crataegus.<br />

Cucina & Ricette<br />

Questi frutti vengono talora riproposti come ingredienti di ricette antiche e nuove, come confetture,<br />

marmellate e gelatine, insalate e macedonie di frutta; si utilizzano in pasticceria, si conservano sotto<br />

spir<strong>it</strong>o o grappa.<br />

Conserva di azzeruole<br />

1kg di azzeruole, 800g di zucchero, 700g di acqua<br />

Gettare le azzeruole in acqua bollente, fa bollire per dieci minuti e, mentre sono ancora calde, togliere i<br />

noccioli. Sciogliere lo zucchero in acqua, che può essere anche quella impiegata per bollire le azzeruole,<br />

aggiungere i frutti e quando lo sciroppo è addensato versare nel vaso. La conserva può essere usata per<br />

guarnire dei dolci.<br />

BIANCOSPINO (Crataegus)<br />

<strong>Famiglia</strong> : Rosaceae<br />

Nomi dialettali : Spin bianch, Cagapoi, Gratacúl, Boch bianch,<br />

Potlèing, Maruca bianca.<br />

Arbusti e alberi, sempreverdi<br />

o a foglia caduca.<br />

Fior<strong>it</strong>ura: Maggio-giugno.<br />

Esposizione: sole.<br />

Ambiente:Pianura e collina.<br />

Propagazione: seme, talea,<br />

innesto.<br />

Etimologia : Calco probabile<br />

del latino “ALBISPĪNUS”,<br />

composto da ALBUS=bianco e SPĪNUS=spina; il nome botanico<br />

deriva dal greco “Kràtaigos” che indicava la pianta del biancospino.<br />

La sistematica del genere Crataegus è abbastanza confusa. I<br />

botanici americani ne hanno elencate più di 1000 specie,<br />

appartenenti alle zone nordiche e più temperate; successivamente il<br />

numero è stato assai ridotto, ma resta tuttavia molto alto. L’Europa e l’Asia ne contano solo una<br />

novantina e, di queste, il Baroni ne dà solo 3 come spontanee nel nostro paese; anzi 2, dal momento che

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