1 E dire che i paesaggi li amavo di più Le mostre, insieme a ... - Diras

Maria Cristina Bandera
opere di questo tema 13 . Un metro di giudizio inadatto alla sua pittura che, non vi è dubbio, non
avrebbe scalfito il maestro, di cui sono noti la ritrosia e i numerosi aneddoti circa il distacco dal
valore venale dei suoi dipinti. In questa direzione, tuttavia, può essere interpretato come un primo
segnale di controtendenza, per di più internazionale, l’aver voluto accompagnare la recensione della
mostra monografica che ha riconfermato la grandezza internazionale dell’artista, da noi organizzata
nel 2008 al Metropolitan Museum 14 , da parte del “New York Sun” 15 con l’illustrazione a colori, in
prima e a piena pagina, del Paesaggio 1935, V. 200, cat. 24, e, nella pagina interna, come solo altra
immagine, quella del Paesaggio 1962, V. 1290, cat. 62, entrambi, anche per questo motivo,
nell’attuale rassegna.
A metà degli anni ottanta, Giuliano Briganti fu il primo studioso a dedicare una mostra piccola e
raffinata ai soli paesaggi di Morandi alla Galleria dell’Oca a Roma 16 e a scrivere dei “motivi dei
suoi paesi”. In seguito, tra le sole esposizioni incentrate su questo tema e degne di nota, sono da
annoverarsi quella, circoscritta e comprendente sedici tele, ma selezionata e accompagnata da un
catalogo ricco di testimonianze, de I paesaggi di Morandi negli anni di guerra 1940-1944, curata da
Marilena Pasquali nel 1994 nelle sale del Comune di Grizzana 17 e quella organizzata da Heinz
Leisbrock e presentata nel 2005 da un suo breve saggio in catalogo 18 allo Josef Albers Museum di
Bottrop con una trentina di paesaggi provenienti per lo più dal Museo Morandi.
Eppure questo aspetto dell’arte del maestro bolognese, questi suoi paesaggi intensi, lirici e
essenziali, vantano un’importante fortuna critica che annovera i letterati e gli artisti che per primi
ne intesero la grandezza e, in un momento successivo, gli storici della pittura che da sempre
sostennero la sua opera esprimendosi con slancio e collezionando suoi dipinti di questo tema – e lo
attestano, in mostra, i paesaggi appartenuti a Mario Broglio, Curzio Malaparte, Giuseppe Raimondi,
Antonio Baldini, Alfredo Casella, Roberto Longhi, Cesare Brandi, Lamberto Vitali, Carlo Ludovico
Ragghianti, Ranuccio Bianchi Bandinelli, Cesare Gnudi e Luigi Magnani –, così da fornire
un’ulteriore risposta all’urgenza di questa mostra. Un’urgenza che, se si tiene conto
dell’irreperibilità di poche opere, ha trovato riscontro nella disponibilità pressoché totale dei
prestatori delle raccolte più prestigiose, pubbliche e private, che salvo rari impedimenti museali 19 o
sporadiche riserve di collezionisti, hanno risposto con slancio alle richieste di prestito. Il rammarico
è soprattutto per il Paesaggio 1916, V. 30, appartenuto a Mino Maccari che avrebbe rappresentato
un momento importante. Si tratta di un’opera che, non solo per il colore, ma anche per la
“spartizione sghemba di zone”, sebbene abbia “per matrice le cristallizzazioni romboedriche de
L’Estaque o della Santa Vittoria, ormai va alla deriva dal modello”, secondo la lettura di Brandi del
1940 20 .
Per questo, per meglio intendere l’argomento, può essere utile estrapolare dalla fortuna critica
relativa a Morandi alcuni tra i brani più significativi riferiti ai suoi paesaggi, anche se il risultato,
volutamente indicativo, non può essere che parziale e frammentario. Si rivela, comunque,
interessante per leggere le sue opere di questo genere con l’occhio dei suoi sostenitori, che ne
13
F. Fergonzi, Dagli “acquirenti amici” alla “lista di attesa per un quadro”: un primo profilo del collezionismo
morandiano, in Giorgio Morandi collezionisti e amici, catalogo della mostra (Varese, Villa e Collezione Panza) a cura
di A. Bernardini, Milano 2009, pp. 17-30.
14
Giorgio Morandi 1890-1964, cit. 2008.
15
Inserto “Arts+” del New York Sun di giovedì 18 settembre 2008, http://www.nysun.com/arts/morandis-subtlespectacle/86073/.
16
I paesaggi di Morandi, cit. 1984.
17
Giorgio Morandi. L’immagine dell’assenza. I paesaggi di Morandi negli anni della guerra 1940-1944, catalogo della
mostra (Grizzana, Sala Municipale Mostre) a cura di M. Pasquali, Milano 1994.
18
H. Liesbrock, Herausforderung der Natur Zu Morandis Landschaften, in Giorgio Morandi Landschaft, catalogo della
mostra (Bottrop, Josef Albers Museum Quadrat, 6 febbraio-24 aprile 2005), a cura di H. Liesbrock (altri testi di M.
Semff, P. Weiermair), pp. 70-77.
19
Come nel caso dei quadri di Morandi della collezione Boschi di Stefano di cui è previsto il trasferimento al Museo
del Novecento a Milano o di quelli della collezione Vismara che per vincolo sono inamovibili.
20
C. Brandi, Cammino di Morandi, in “Le Arti”, febbraio-marzo 1939, ora in Morandi, a cura di M. Pasquali con il
carteggio Brandi-Morandi, Siena-Prato 2008, p. 33.
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