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partorì “nella legalità” a Milano). Rimasi fermo sulla soglia della<br />
stanza, intimorito e arrabbiato. Mia madre mi vide e pensò che il<br />
mio silenzio nascondesse una domanda: “Mi vuoi ancora?”. «Manolo,<br />
amore mio, vieni vicino a me. Vieni a baciare tuo fratello Ernesto!»<br />
Allora entrai e restammo tutti insieme a festeggiare l’arrivo<br />
di “Ernestino il clandestino”.<br />
La libertà ci era ormai preclusa, non avevamo più vie d’uscita. Con<br />
un neonato al seguito e il rischio di cadere nelle mani della polizia, i<br />
miei pensarono che fosse giunto il momento di trovare una soluzione<br />
definitiva. Avvisarono gli altri della nascita del piccolo e chiesero<br />
loro di venire a prendere me e mio fratello. C’era il rischio fondato<br />
che la polizia seguisse le tracce dei miei parenti nella speranza di arrivare<br />
a mia madre e a mio padre, invece tutto andò bene. Mia zia Lina<br />
mi ha raccontato di quella giornata e dei suoi aspetti drammatici.<br />
Quando lei venne a prelevarci, mia madre passeggiava nervosamente<br />
dall’altro lato della strada. Temeva che qualcosa andasse per il verso<br />
sbagliato, o forse voleva guardarci per l’ultima volta prima di cercare<br />
la fuga. Avrò sempre negli occhi l’immagine di mia madre che<br />
cammina lungo il marciapiede cercando di rubare un ultimo sguardo<br />
per i suoi figli.<br />
Ci riportarono a Milano e tornammo a vivere nella nostra grande<br />
famiglia.<br />
Pierino venne arrestato nel febbraio del 1975 a Bellinzona, mia<br />
madre nel luglio dello stesso anno mentre cercava di espatriare dalla<br />
Svizzera verso la Francia.<br />
Prigionieri politici<br />
Le circostanze dell’arresto di mio padre furono il frutto della collaborazione<br />
tra la polizia italiana e quella elvetica. Una versione dell’accaduto<br />
è fornita dal libro di Vincenzo Tessandori Br: imputazione<br />
banda armata.<br />
Le notizie dal Canton Ticino dicono che Morlacchi è stato preso<br />
mentre stava organizzando un assalto al carcere di Chiasso, per liberare<br />
compagni accusati del tentativo di rapina e dell’uccisione del<br />
brigadiere dei carabinieri Bombardini ad Argelato, presso Bologna.<br />
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