UDA: Josè Saramago, "Cecità" - Untitled Page
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di una coscienza, come si è detto prima, o, se vogliamo descriverlo in termini<br />
suggestivi, una coscienza con denti per mordere, che gli stava prospettando<br />
l'immagine derelitta del cieco mentre chiudeva la porta, Non è necessario, non è<br />
necessario, aveva detto il pover'uomo, e da quel momento in poi non sarebbe<br />
stato capace di fare un passo senza un aiuto.<br />
Il ladro si concentrò sul traffico per impedire che pensieri tanto spaventosi<br />
s'impossessassero totalmente del suo animo, sapeva bene di non potersi<br />
permettere il minimo errore, la minima distrazione. C'era in giro la polizia,<br />
bastava che uno di loro lo fermasse, Prego, patente e libretto, di nuovo la galera,<br />
la vita dura. Ce la metteva tutta per rispettare i semafori, in nessun caso passare<br />
con il rosso, rispettare il giallo, attendere pazientemente il verde. A un certo<br />
punto si accorse di aver cominciato a guardare le luci in un modo che stava<br />
diventando ossessivo. Regolò allora la velocità della macchina in maniera da aver<br />
sempre davanti un semaforo verde, anche se per riuscirci dovette aumentare la<br />
velocità o, al contrario, ridurla al punto di irritare i conducenti che procedevano<br />
dietro. Infine, disorientato, teso che più non poteva, finì per infilare la macchina<br />
in una traversa secondaria dove sapeva che semafori non ce n'erano, e la<br />
posteggiò quasi senza guardare, in questo ci sapeva proprio fare. Si sentiva<br />
sull'orlo di una crisi di nervi, lo aveva pensato con queste precise parole, Mi sa<br />
che mi sta venendo una crisi di nervi. Dentro l'automobile gli mancava il respiro.<br />
Abbassò i vetri dai due lati, ma l'aria esterna, se si muoveva, non rinfrescò<br />
l'atmosfera interna. Cosa faccio, domandò. Il capannone dove avrebbe dovuto<br />
portare la macchina era lontano, in una località fuori città, nello stato d'animo in<br />
cui si ritrovava non sarebbe mai riuscito ad arrivarci, Mi becca un poliziotto, o mi<br />
procuro un incidente, ed è ancora peggio, mormorò. Pensò allora che sarebbe<br />
stato meglio uscire per un po' dall'automobile, rinfrescarsi le idee, Forse mi<br />
toglierò le ragnatele dalla testa, via, se quel tizio è diventato cieco non vuol dire<br />
che a me succeda lo stesso, non è mica un'influenza che si attacca, ora faccio un<br />
giro del palazzo e mi passa. Uscì, non valeva neanche la pena di chiudere la<br />
macchina, in un attimo sarebbe stato di ritorno, e si allontanò. Ancora non aveva<br />
fatto trenta passi che si ritrovò cieco.<br />
Nell'ambulatorio, l'ultimo paziente a essere ricevuto fu il vecchio dal buon<br />
carattere, quello che aveva pronunciato parole tanto gentili su quel povero<br />
diavolo che era diventato cieco all'improvviso. Era lì solo per concordare la data<br />
dell'operazione a una cataratta che gli era scesa nell'unico occhio rimastogli, la<br />
benda nera tappava un'assenza, non aveva niente a che vedere con il caso<br />
attuale, Sono magagne che vengono con l'età, gli aveva detto il medico tempo<br />
addietro, quando sarà matura la togliamo, e dopo non ri-conoscerà neanche il<br />
mondo in cui viveva. Quando il vecchio dalla benda nera se ne andò e l'infermiera<br />
disse che non c'erano altri pazienti in sala d'attesa, il medico prese la scheda<br />
dell'uomo che si era ritrovato cieco, la lesse una volta, due volte, rifletté per<br />
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