GLOSSARIO dei termini tecnici della TARIFFA DEI PREMI ... - DoRS
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elettrico elaborato in un segnale adatto al mezzo di trasmissione impiegato e lo emette in<br />
tale mezzo (onde radio, raggi luminosi, ecc.). Il secondo trasduttore non è presente nei<br />
sistemi che trasmettono direttamente segnali elettrici, quali ad esempio sistemi telefonici o<br />
telegrafici via cavo.<br />
Gli apparati riceventi sono dotati di un primo trasduttore che capta il segnale in arrivo e lo<br />
trasforma in segnale elettrico, di un sistema di decodifica, di un sistema di amplificazione<br />
ed infine di un ulteriore trasduttore che rende disponibile il segnale decodificato nella<br />
forma voluta. Il trasduttore in ingresso non è necessario nei casi in cui l’apparecchio riceve<br />
direttamente segnali elettrici. Agli schemi elementari, sinteticamente descritti, devono<br />
essere aggiunti i sistemi di alimentazione degli apparecchi e, in funzione <strong>della</strong> tecnologia<br />
utilizzata, i filtri, i sistemi di sintonizzazione, commutazione, amplificazione, conversione,<br />
che servono a purificare i segnali e a condizionarli in modo da renderne possibile la<br />
trasmissione secondo alcune caratteristiche (fedeltà dell’informazione, intensità del<br />
segnale, velocità di trasmissione, ecc.). In alcuni casi le due funzioni sono racchiuse in un<br />
unico apparecchio (rice-trasmittente).<br />
Voce 6563<br />
apparecchi – Termine utilizzato per indicare complessi di elementi, meccanismi, organi,<br />
strumenti, ecc. collegati tra loro, ciascuno destinato ad una particolare funzione e tutti<br />
insieme coordinati per ottenere un determinato scopo o operazione.<br />
Gruppo 3600<br />
apparecchi di sollevamento – APPARECCHI concepiti per effettuare lo spostamento di<br />
persone o materiali da un punto ad un altro attraverso un’azione che prevede sempre<br />
almeno un cambiamento di quota. Possono essere fissi, realizzati su strutture rotanti, su<br />
binari, o anche montati su mezzi semoventi. Lo spostamento viene operato secondo<br />
diversi metodi in base alla tecnologia costruttiva impiegata. I sistemi funicolari (ascensori,<br />
montacarichi, gru, ecc.) realizzano il sollevamento mediante funi o catene avvolte su<br />
tamburi cilindrici rotanti intorno al proprio asse (argani) o su gruppi di carrucole (paranchi);<br />
quelli a vite e cremagliera sfruttano l’accoppiamento meccanico <strong>dei</strong> due componenti per<br />
trasformare il moto rotativo del primo in moto di traslazione del secondo; i sistemi idraulici<br />
sfruttano l’azione dell’olio, messo in pressione da una pompa, per spingere uno stantuffo<br />
all’interno di un cilindro e determinare così il movimento di traslazione. Esistono poi anche<br />
sistemi come gli elevatori, costituiti da strutture metalliche alle estremità delle quali sono<br />
presenti un tamburo motore ed uno tendinastro (elevatore a nastro), oppure una ruota<br />
motrice ed una tendicatena (elevatore a bilancini). Nel primo sistema, un nastro avvolto sui<br />
due tamburi, trascinato da quello traente per attrito, consente il sollevamento di materiale<br />
granulare o in polvere all’interno di tazze fissate ad esso ad intervalli regolari; nel secondo,<br />
una catena è trainata dalla ruota motrice e trasporta con ciclo continuo <strong>dei</strong> ripiani ad essa<br />
solidali, fissati in maniera da rimanere sempre orizzontali, che sono utilizzabili per<br />
sollevare oggetti (ad esempio cassette).<br />
Sottogruppo 6320<br />
apparecchi di trasporto – APPARECCHI concepiti per effettuare lo spostamento di<br />
persone o materiali da un punto ad un altro, per brevi distanze, secondo percorsi<br />
prestabiliti con funzionamento continuo (gli elementi del trasportatore a contatto con gli<br />
oggetti o con le persone che devono esser trasportate compiono sempre un percorso di<br />
andata ed uno di ritorno che li riporta ciclicamente al punto iniziale). Possono essere di tipi<br />
e dimensioni diversi. I trasportatori a nastro possono essere realizzati con nastro unico in<br />
materiale flessibile (ad esempio in gomma), o con nastro ottenuto per accoppiamento di<br />
vari elementi rigidi (ad esempio il nastro a piastre snodate). Nel primo caso lo schema<br />
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