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Studi di caso IEA-PIRLS 2004 - Iislamezia.it

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nella spiegazione con domande appropriate: il significato delle parole viene ricostru<strong>it</strong>o<br />

me<strong>di</strong>ante l’apporto del gruppo. Si avvia così una conversazione in cui gli alunni sono<br />

chiamati ad intervenire per definire il significato delle parole, ad esempio:<br />

Insegnante: Escursione, qual è il significato <strong>di</strong> questa parola?<br />

Bambino: Andare in montagna a fare passeggiate.<br />

Insegnante: Giusto, ma solo in montagna si fanno escursioni?<br />

Bambino: No, si possono fare anche escursioni al mare.<br />

Insegnante: Giusto ... se fai una bella g<strong>it</strong>a, se fai una bella passeggiata fra gli scogli, fai<br />

anche una bella escursione.<br />

Le parole “da scoprire” vengono collegate all’esperienza <strong>di</strong>retta degli alunni nel tentativo<br />

<strong>di</strong> sciogliere il significato: “Che cosa vuol <strong>di</strong>re sciovia? Qualcuno ha l’hobby dello sci?”<br />

“Nessuno va in montagna a sciare?”.<br />

In un secondo momento gli alunni vengono inv<strong>it</strong>ati ad in<strong>di</strong>viduare, questa volta in modo<br />

autonomo, quei vocaboli <strong>di</strong> cui non è chiaro il significato.<br />

Dopo la lettura silenziosa l’insegnante “accompagna” i bambini nell’esecuzione <strong>di</strong> una<br />

verifica strutturata (ques<strong>it</strong>i a scelta multipla), finalizzata ad in<strong>di</strong>viduare il significato <strong>di</strong><br />

determinati termini che compaiono nel testo.<br />

Legge ogni domanda della verifica e, considerando che la comprensione implica la<br />

conoscenza del significato dei vocaboli contestualizzati nel testo, in<strong>di</strong>ca in quale punto del<br />

racconto è possibile in<strong>di</strong>viduare la parola che deve essere spiegata.<br />

Particolare enfasi viene data al vocabolo ‘calunnia’ poiché la maestra avverte la <strong>di</strong>fficoltà<br />

degli alunni nell’in<strong>di</strong>viduare il significato <strong>di</strong> questo termine in quel particolare contesto<br />

proposto dal brano:<br />

Insegnante: ... sol<strong>it</strong>amente la parola calunnia ha il significato <strong>di</strong> falsa accusa ... ma il<br />

ministro ha mandato il telegramma ... <strong>di</strong>cendo che gli ab<strong>it</strong>anti <strong>di</strong> quel paese<br />

avevano rubato la montagna, vi ricordate? ... per cui il ministro ha detto o non<br />

ha detto la ver<strong>it</strong>à mandando il telegramma?<br />

Bambino: Allora qualcuno, il furbo, pensa: Già! ma deve <strong>di</strong>mostrare che noi abbiamo<br />

rubato la montagna e allora la nascondono ... e quin<strong>di</strong> la parola calunnia<br />

significa falsa accusa, anche se poi nella realtà del racconto non è una falsa<br />

accusa, perché l’accusa del Ministro era vera.<br />

Per incidere ulteriormente nella spiegazione, l’insegnante ricorre nella sua<br />

argomentazione all’uso <strong>di</strong> espressioni colloquiali e al <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong>retto, assumendo il ruolo del<br />

protagonista del brano (la coral<strong>it</strong>à del paese): “... Accipicchia, qui an<strong>di</strong>amo tutti a finire in<br />

prigione ... se ci portano via la montagna è fin<strong>it</strong>a la pacchia”.<br />

3 a fase: verifica della comprensione del testo.<br />

Le domande aperte sono consegnate agli alunni in una fotocopia insieme ai ques<strong>it</strong>i a scelta<br />

multipla per la verifica lessicale. Le risposte scaturiscono dall’analisi del racconto e<br />

dall’in<strong>di</strong>viduazione dei punti salienti <strong>di</strong> questo:<br />

− Perché gli ab<strong>it</strong>anti si annoiavano?<br />

− Che cosa desideravano.<br />

− Che cosa avrebbero fatto se avessero avuto la montagna?<br />

− Come riuscirono a procurarsela?<br />

− Che cosa or<strong>di</strong>nava il telegramma del ministro?<br />

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