LION CLUB PA VESPRI giornalino web - Lions Palermo dei Vespri
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Libri<br />
La rivincita della lingua<br />
FINESTRA SUL MARE di Pietro Manzella<br />
da Acetilene, Pungitopo 2010<br />
Il cielo<br />
si irradia e si oscura<br />
come finestra sul mare<br />
I tuoi occhi sotto palpebre silenziose<br />
battono<br />
e aprono il dizionario<br />
dell’anima<br />
Pulsazioni<br />
delicate<br />
scandiscono<br />
il tempo di lettura.<br />
di Gabriella Maggio<br />
22<br />
Ogni poesia è un tentativo di mettere ordine nel<br />
mondo attraverso le parole, così come queste sono<br />
ordinate nell’immaginario dizionario di Pietro Manzella.<br />
La donna, elemento centrale come indica la<br />
sua collocazione nella strofa di mezzo, con gli occhi<br />
entra nell’anima per leggerla. L‘amore è delicate<br />
pulsazioni . Il senso del testo sembra rasserenante se<br />
si trascura la rima, sia pure lontana, oscura - lettura,<br />
che apre una parentesi d’ombra che unisce il cielo<br />
che si oscura col dizionario dell’anima anch’essa<br />
oscura. Il mare che resta confinato solo nella similitudine<br />
della prima strofa e nel titolo della poesia, costituisce<br />
l’elemento paesaggistico, che allude al<br />
sentimento del poeta come nell’aiku giapponese, e<br />
sembra suggerire la situazione d’inizio della poesia<br />
grazie anche ad una lontana assonanza che lega<br />
mare e delicate. L’unico termine che non trova legami<br />
immediati ed evidenti è il cielo che si irradia<br />
ma anche si oscura e solo nell’azione di oscurarsi è<br />
rimesso in gioco alla fine del testo. Complesso e non<br />
decidibile appare il mondo sentimentale del poeta.<br />
La forza della poesia<br />
La poesia è una forma d’arte coraggiosa perché non ci comunica<br />
in maniera immediata il suo significato, legato al nostro essere<br />
uomini, ma ci spinge a cercarlo, soprattutto oggi che i punti fermi<br />
dell’esistenza sono sempre più personali, infatti all’etica si è sostituita<br />
l’estetica, cioè il “ mi piace “. Sempre i poeti hanno parlato<br />
dell’uomo all’uomo. Ebbene colui che oggi scrive poesie<br />
vuole ricordare a sé stesso ed ai suoi lettori che è un uomo, vuole<br />
rivelare la propria umanità, che è capacità di provare sentimenti.<br />
Perciò la poesia procede dall’interno verso l’esterno. Da più parti<br />
si dice che oggi la poesia è in declino,<br />
questo mi sembra un modo semplicistico<br />
per sfuggirla e non affrontare il<br />
problema che la poesia costantemente<br />
ci pone davanti , col suo interrogarci.<br />
Perciò l’ultima raccolta poetica di Carmelo<br />
Fucarino “ Percorsi di labirinto”,<br />
che viene presentata a Prizzi<br />
mette a prova la nostra capacità di<br />
provare sentimenti , ci pone davanti ad<br />
uno specchio per interrogarci. La<br />
raccolta contiene versi, composti tra<br />
di Gabriella Maggio<br />
il 1982 ed il 2010, alternati a prose proprie o di altri autori: Platone<br />
e Borges. Il poeta usa diversi linguaggi: l’italiano, lo spagnolo,<br />
il francese, il disegno e la fotografia, facendoli dialogare<br />
l’un l’altro. Tra i temi emerge quello della natura dell’infanzia a<br />
Prizzi come in<br />
LA NUCA NEL <strong>PA</strong>LMO DELLA MANO<br />
Ed insieme la brama O notti di abbandono<br />
di tornare a contare le stelle di spossanti delizie,<br />
nelle notti serene, al centro del mondo,<br />
sdraiato nel campo di grano l’anima immersa<br />
ove il grillo ritma nel profumo di grano.<br />
la sua impazienza. ( 4 giugno 1991)<br />
Sentire il fruscio del tempo<br />
nella stella che svirgola lampi<br />
nell’estremo sussulto,<br />
nel latrare del cane,<br />
ombra che si leva sul pozzo,<br />
echeggiare d’oscuri richiami.