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LION CLUB PA VESPRI giornalino web - Lions Palermo dei Vespri

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Da “La città tutta per lui”<br />

di I. Calvino in Marcovaldo -Einaudi<br />

..E così a furia di riempire treni e ingorgare autostrade,<br />

al 15 del mese (di agosto) se ne erano andati<br />

proprio tutti. Tranne uno. Marcovaldo era l’unico<br />

abitante a non lasciare la città. Uscì a camminare<br />

per il centro, la mattina. S’aprivano larghe e interminabili<br />

le vie, vuote di macchine e deserte… Per<br />

tutto l’anno Marcovaldo aveva sognato di poter<br />

usare le strade come strade, cioè camminandoci in<br />

mezzo: ora poteva farlo… Così dimenticando la funzione<br />

<strong>dei</strong> marciapiedi e delle strisce bianche, Marcovaldo<br />

percorreva le vie con zig-zag da farfalla…<br />

La macchina con un gran gnaulio frenò… I giovanotti<br />

erano armati di strani arnesi. - Finalmente l’abbiamo<br />

trovato!... l’unico abitante rimasto in città il<br />

giorno di ferragosto. Mi scusi, signore, vuol dire le<br />

sue impressioni ai telespettatori? … Insomma gli fecero<br />

l’intervista… Tutta la piazza era sottosopra… -<br />

Eccola , è arrivata -… da una fuoriserie scoperta,<br />

scese una stella del cinema. - Sotto, ragazzi, possiamo<br />

cominciare la ripresa della fontana! Il regista<br />

del “teleservizio” Follie di Ferragosto cominciò a<br />

Lettura ferragostana a cura di G. Maggio<br />

23<br />

Libri<br />

dar ordini per riprendere il tuffo della famosa diva<br />

nella principale fontana cittadina. Al manovale Marcovaldo<br />

avevano dato di spostare per la piazza un<br />

padellone di riflettore dal pesante piedistallo… Agli<br />

occhi di Marcovaldo, accecato e stordito, la città di<br />

tutti i giorni aveva ripreso il posto di quella intravista<br />

solo per un momento…<br />

Con l’occhio <strong>dei</strong> bambini<br />

di Gabriella Maggio<br />

Il disegno esprime un desiderio. Forse in concomitanza<br />

di una stella cadente perché siamo ad agosto. Tra due<br />

palazzoni s’intravede il cielo stellato, illuminato da tre<br />

riflettori posti sul tetto di un teatro dove si rappresenta<br />

la “Mitica Aida”. Voglia di conoscenza senza dubbio,<br />

ma forse di rinascita , di miglioramento. Per i Palermitani<br />

Aida è veramente mitica perché ha segnato<br />

l’apertura del Teatro Massimo nel 1897 e la sua riapertura<br />

con la stessa opera lirica nel 1997, dopo una<br />

chiusura lunga ventitré anni . Il piccolo artista ne avrà<br />

sentito parlare….Ancora una volta i bambini rappresentano<br />

con semplicità quello che i grandi pensano,<br />

ma non riescono ancora a realizzare: una nuova rinascita<br />

della città, una riappropriazione del territorio urbano<br />

espropriato dalla sporcizia, dall’invadenza di marciapiedi e carreggiate da locali più o meno regolari, dalla<br />

violenza verbale e non solo di concittadini esasperati e resi violenti dall’incultura nella quale sono immersi. Ancora<br />

una volta, anche nei giorni della canicola, ripeto che la bruttezza genera bruttezza e la bellezza genera bellezza.<br />

Impegniamoci a scegliere la bellezza, vivremo meglio.

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