Monti Sicani - Assessorato Territorio ed Ambiente
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Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali Piano di Gestione<br />
Ambito territoriale “<strong>Monti</strong> <strong>Sicani</strong>”<br />
RUOLO SINDINAMICO – Non essendo presente in bacini naturali, la cenosi non entra in contatto con altri tipi di<br />
vegetazione fanerogamica. Gli unici contatti sono con unità algali sommerse e talora con comunità muscinali presenti sui<br />
manufatti per la raccolta dell’acqua.<br />
DISTRIBUZIONE – In Sicilia più o meno frequente, anche se segnalata solo per il Pantano Gurna, presso Riposto (MINISSALE<br />
& SPAMPINATO (1990) e Monte Cofano (GIANGUZZI & LA MANTIA, 2000). Nel territorio dei <strong>Sicani</strong> è rara.<br />
15) Lygeo-Lavateretum agrigentinae Brullo 1985<br />
INQUADRAMENTO SINTASSONOMICO – Classe Lygeo-Stipetea, ordine Lygeo-Stipetalia, alleanza Moricandio-Lygeion sparti.<br />
SPECIE CARATTERISTICHE E DIFFERENZIALI – Lavatera agrigentina, Allium agrigentinum, Limonium calcarae, Lygeum<br />
spartu (dom.)..<br />
STRUTTURA ED ECOLOGIA – Formazione erbacea calanchiva, fisionomizzata dalla dominanza di Lygeum spartum, cui si<br />
associano alcune interessanti endemiche, quali Lavatera agrigentina, Allium agrigentinum, Limonium calcarae e, fra le<br />
altre specie caratteristiche dell’alleanza Moricandio-Lygeion sparti, Capparis sicula, Moricandia arvensis.<br />
BIOCLIMA – Termom<strong>ed</strong>iterraneo secco-subumido.<br />
RUOLO SINDINAMICO – La cenosi tende spesso a costituire una vegetazione stabile, in ambiti climacicamente riconducibili<br />
ai boschi caducifogli dell’Oleo-Querco virgilianae sigmetum, ponendosi in contatto con i vari aspetti della rispettiva serie<br />
di vegetazione. In alcuni trova anche collegamenti catenali con aspetti di macchia alo-nitrofili a Salsola oppositifolia e/o<br />
Sua<strong>ed</strong>a fruticosa.<br />
DISTRIBUZIONE – E’ tipica di stazioni calanchive localizzate nella Sicilia centrale e meridionale (Maccalube di Aragona,<br />
Sciacca, S. Catalso, Racalmuto, Mussomeli, Enna, Caltanissetta, Villarosa, Delia, Pietraperzia, S. Carlo, Castelteltermini,<br />
S. Caterina Villarmosa al Torrente Vaccarizzo, Licata a Torre S. Nicola, Mazara del Vallo, Porto Emp<strong>ed</strong>ocle). Sui <strong>Sicani</strong><br />
non è molto frequente; è stata rilevata in aree calanchive presso Palazzo Adriano e sotto la Rocca di Entella.<br />
16) Oenantho fistulosae-Glycerietum spicatae Brullo et Grillo 1978<br />
INQUADRAMENTO SINTASSONOMICO – Classe Potametea pectinati, ordine Potametalia pectinati, alleanza Alopecuro-<br />
Glycerion spicatae.<br />
SPECIE CARATTERISTICHE – Oenanthe fistulosa.<br />
STRUTTURA ED ECOLOGIA – Vegetazione acquatica a elodeidi e piccole ninfeidi di acque mesoeutrofiche caratterizzata<br />
dalla presenza di Oenanthe fistulosa, cui talora si associano altre idrofite, quali Glyceria spicata, Apium inundatum,<br />
Callitriche sp. pl., Potamogeton sp. pl., ecc.<br />
BIOCLIMA – Dal mesom<strong>ed</strong>iterraneo al supram<strong>ed</strong>iterraneo.<br />
RUOLO SINDINAMICO – La cenosi entra in contatto con altri tipi di vegetazione igro-idrofitica ins<strong>ed</strong>iati negli ambienti<br />
umidi, nonché con unità algali sommerse.<br />
DISTRIBUZIONE – Associazione distribuita nell’Europa con penetrazioni nel M<strong>ed</strong>iterraneo. In Sicilia è rara, già segnalata<br />
per i Nebrodi (BRULLO & GRILLO, 1978; BRULLO, MINISSALE & SPAMPINATO, 1994; GIANGUZZI, 1999), ma presente anche<br />
sulle Madonie, Ficuzza e nei <strong>Sicani</strong> (Gurgo di Carcaci).<br />
17) Oleo-Euphorbietum dendroidis Trinajstic (1973) 1984 subass. typicum<br />
INQUADRAMENTO SINTASSONOMICO – Classe Quercetea ilicis, ordine Pistacio-Rhamnetalia alaterni, alleanza Oleo-<br />
Ceratonion.<br />
SINONIMI – Oleo-Lentiscetum euphorbietosum Molinier 1954; Rhamno-Euphorbietum dendroidis (Trinajstic 1984) Gehù &<br />
Biondi 1997.<br />
SPECIE CARATTERISTICHE E DIFFERENZIALI – Euphorbia dendroides (dom.), Olea europaea var. sylvestris.<br />
STRUTTURA ED ECOLOGIA – Vegetazione di macchia legata ad ambienti semirupestri e talora rupestri, tipica di substrati<br />
rocciosi compatti di varia natura (calcari, gessi, scisti, vulcaniti, ecc.). E’ fisionomicamente dominata dalla presenza di<br />
Euphorbia dendroides, cui si associano anche Olea europaea var. sylvestris e varie altre specie dei Pistacio-Rhamnetalia<br />
alterni.<br />
BIOCLIMA – Dall’infram<strong>ed</strong>iterraneo secco superiore al termom<strong>ed</strong>iterraneo subumido inferiore.<br />
RUOLO SINDINAMICO – Formazione di macchia a carattere <strong>ed</strong>afico-climacico, facente parte di serie xerofile e pioniere,<br />
ins<strong>ed</strong>iate lungo le creste rocciose aride, posta a contatto con microgeoserie rupicole e detritiche, oltre che con altre<br />
serie forestali climaciche dei Quercetea ilicis. Può talora svolgere un ruolo secondario, ins<strong>ed</strong>iandosi in habitat lasciati<br />
liberi dalle formazioni boschive in seguito a processi di degradazione (taglio, incendi, ecc.).<br />
DISTRIBUZIONE – La subass. typicum è segnalata da vari autori un pò in tutto il territorio regionale e in altri ambiti<br />
dell’area m<strong>ed</strong>iterranea. Nell’area dei <strong>Sicani</strong> è più o meno frequente, soprattutto nella parte nord del comprensorio.<br />
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