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Monti Sicani - Assessorato Territorio ed Ambiente

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Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali Piano di Gestione<br />

Ambito territoriale “<strong>Monti</strong> <strong>Sicani</strong>”<br />

É un albero ornamentale, di uso forestale per il consolidamento delle scarpate e dei pendii<br />

franosi, inselvatichisce facilmente e forma popolamenti densi, arricchisce il terreno con<br />

composti azotati, ostacola o modifica la flora forestale autoctona.<br />

La Robinia pr<strong>ed</strong>ilige i luoghi aridi e caldi, si ins<strong>ed</strong>ia nelle aree golenali, nelle radure forestali,<br />

sulle pareti rocciose, lungo i sentieri, gli argini fluviali, nei terreni agricoli e negli incolti,<br />

prevalentemente in pianura, ma anche in collina e in zone montane delle regioni m<strong>ed</strong>iterranee.<br />

La Robinia ha un ciclo biologico corto e si comporta come specie pioniere: nella zona di origine<br />

ha un ruolo ecologico temporaneo prima di essere sostituita da altre essenze. I semi sono<br />

trasportati dal vento fino a 100 m di distanza e conservano la germinabilità per molti anni: la<br />

loro germinazione richi<strong>ed</strong>e la luce. Le radici possono rigettare abbondantemente i polloni; la<br />

specie può ins<strong>ed</strong>iarsi <strong>ed</strong> attecchire in formazioni dense e colonizzare i prati e gli incolti.<br />

Nell’uomo, la corteccia, i semi e le foglie sono velenose per il contenuto di una sostanza, la<br />

lectina: l’ingestione di piccoli quantitativi provoca dolori addominali, nausea, vomito e un<br />

innalzamento della frequenza delle pulsazioni. Può essere mortale per gli animali.<br />

La Robinia è una pianta a crescita rapida, capace di occupare ampie superfici grazie agli stoloni<br />

e all’emissione di polloni in caso di taglio. I popolamenti possono essere molto densi e<br />

soppiantare arbusti e specie forestali autoctone. L’albero fissa l’azoto atmosferico e arricchisce<br />

il suolo, che diventa inadatto alle specie meno esigenti in contenuto di azoto. Nelle stazioni dove<br />

la robinia svolge il ruolo di pioniera, la successione vegetazionale è fortemente accelerata con<br />

conseguente esclusione delle specie pioniere della flora forestale originaria.<br />

La lotta consiste nel non diffondere né i semi né le piante, in particolare presso le riserve<br />

naturali e i tipi di vegetazione originari con un significativo ruolo ecologico e fitogeografico,<br />

degno di conservazione e di salvaguardia. La pianificazione delle strategie di lotta deve essere<br />

programmata per evitare effetti controproducenti. Si tenga conto che il taglio la specie emette<br />

numerosi e vigorosi polloni dalle radici: pertanto dopo gli interventi è necessario controllare le<br />

zone trattate, estirpare i germogli, le giovani piante e le radici di alberi abbattuti. Bruciare le<br />

piante e le radici o consegnarle ai servizi di incenerimento della forestale; i residui vegetali non<br />

devono essere depositati nei giardini, non gettati nel compost e non consegnare ai servizi di<br />

raccolta dei rifiuti verdi.<br />

Un valido sistema per evitare che le piante rigettino i polloni, consiste nel praticare la<br />

cercinatura, cioè l’asportazione di un anello di corteccia su una superficie larga di 15 cm: in<br />

questo modo le radici non ricevono più riserve e l’anno successivo l’albero può essere abbattuto<br />

senza la produzione di altri polloni.<br />

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