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Monti Sicani - Assessorato Territorio ed Ambiente

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Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali Piano di Gestione<br />

Canneti a Fragmites (53.1)<br />

Ambito territoriale “<strong>Monti</strong> <strong>Sicani</strong>”<br />

Sono aree caratterizzate da una fitta copertura vegetale costituita in prevalenza da cannuccia<br />

d’acqua (Phragmites australis) legate all’acqua e agli ambienti umidi. Tali aree contribuiscono<br />

ad accrescere sensibilmente la eterogeneità ambientale e la biodiversità a livello di specie.<br />

Questi territori sono infatti utilizzati da molte specie di uccelli acquatici e non, sia residenti che<br />

di passo; dall’erpetofauna, in particolare dagli anfibi notoriamente legati all’acqua per<br />

l’espletamento del loro ciclo biologico; da specie di invertebrati paludicole, o comunque igrofile;<br />

da numerose specie di mammiferi.<br />

Prati e praterie aride (34.5, 34.622, 34.633, 34.74, 34.81)<br />

Si tratta di ambienti xerici che ospitano una fauna molto specializzata. Accresce il loro interesse<br />

il fatto che su questi habitat il pascolo esercita una pressione molto ridotta. Queste aree<br />

rivestono un ruolo importante per la fauna selvatica: esse rappresentano, come i pascoli, zone di<br />

foraggiamento dei rapaci e habitat di elezione per numerose specie di uccelli proprie degli<br />

ambienti aperti.<br />

Pascoli <strong>ed</strong> incolti (34.36, 38.11)<br />

Si tratta di diverse tipologie di ambienti aperti accomunati dall’utilizzazione a pascolo. Gli<br />

incolti sono stati inclusi in questa tipologia nei casi in cui risulta evidente l’abbandono definitivo<br />

delle colture e/o quando essi sono contigui ad habitat naturali. Spesso si tratta di zone con suolo<br />

povero e con affioramenti rocciosi. Queste aree hanno un notevole interesse per la fauna; esse<br />

rappresentano zone di foraggiamento dei rapaci e habitat di elezione per numerose specie di<br />

uccelli proprie degli ambienti aperti. Un gran numero di specie di insetti è esclusivo di questi<br />

habitat e la presenza del bestiame al pascolo è all’origine di numerose catene alimentari.<br />

Arbusteti e garighe (31.81, 32.22, 32.4, 32.9, 32.A)<br />

Sono aree che ospitano una vegetazione arbustiva, più o meno evoluta, che rappresenta sia un<br />

aspetto di degrado dell’originaria vegetazione forestale, sia un aspetto di ricolonizzazione dei<br />

pascoli da parte di specie preforestali. Queste aree sono, quindi, dinamicamente correlate alle<br />

zone boscate, verso la cui formazione tenderebbero ad evolversi naturalmente in assenza di<br />

disturbi quali l’incendio, il pascolo e la c<strong>ed</strong>uazione. Esse fungono da “serbatoi di biodiversità”<br />

(principalmente per quanto riguarda la fauna invertebrata) e da aree di riposo, rifugio e<br />

foraggiamento per molti vertebrati e, essendo altamente permeabili, contribuiscono ad<br />

incrementare la connettività ecologica del territorio.<br />

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