Monti Sicani - Assessorato Territorio ed Ambiente
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Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali Piano di Gestione<br />
Ambito territoriale “<strong>Monti</strong> <strong>Sicani</strong>”<br />
B.3.3 Sch<strong>ed</strong>a di valutazione del grado di invasività delle specie aliene<br />
Aspetti vegetazionali<br />
Le indagini floristiche e vegetazionali evidenziano la presenza di taluni ambienti a carattere<br />
spiccatamente artificiale: nel caso in oggetto sono stati sottoposti ad attenta osservazione i<br />
rimboschimenti nell’Ambito territoriale <strong>Monti</strong> <strong>Sicani</strong>.<br />
L’analisi floristica permette di d<strong>ed</strong>urre una decisiva azione di incidenza negli equilibri ecologici e<br />
dinamici delle serie evolutive della vegetazione, a scapito delle formazioni vegetali autoctone,<br />
che v<strong>ed</strong>ono come principali protagonisti le fitocenosi artificiali nei rimboschimenti forestali con<br />
l’impianto di specie alloctone e aliene rispetto alla flora autoctona, per esempio Eucalyptus sp.<br />
e Pinus sp.<br />
Eucalipto<br />
Eucalyptus globulus Labill (Famiglia: Myrtaceae, Myrtacee)<br />
L’Eucalipto è specie originaria dell’Australia <strong>ed</strong> è stata introdotta in Europa e in Sicilia verso la<br />
metà del XIX secolo a scopo di rimboschimento e a scopo ornamentale, oltre che per l’estrazione<br />
di essenze con effetti terapeutici (eucaliptolo) sulle vie respiratorie.<br />
Oltre alla specie menzionata sopra, sono stati introdotte altre specie dello stesso genere: E.<br />
camaldulensis Dehnh., E. rudis Endl. e E. robustus Sm. Oggi le specie del genere Eucalyptus sp.<br />
sono numerose e tutte coltivate per scopo ornamentale. Fortunatamente è una specie i cui semi<br />
non germinano facilmente e quindi la sua diffusione è controllabile.<br />
L’impianto forestale della specie osservata, Eucalyptus globulus, determina una forte aridità<br />
degli strati superficiali del suolo e degli strati maggiormente profondi, a causa di una consistente<br />
capacità di assorbimento di acqua attraverso l’apparato radicale. La stessa specie possi<strong>ed</strong>e le<br />
foglie particolarmente coriacee e resistenti ai processi di decomposizione, che avvengono in<br />
modo molto lento, in particolare laddove sussistono basse percentuali di umidità atmosferica <strong>ed</strong><br />
<strong>ed</strong>afica: in questo modo si depositano al suolo, formando uno strato che non permette un<br />
sufficiente scambio gassoso e liquido, fondamentali per gli equilibri geochimici del substrato<br />
fertile. La conseguenza di tale evento è la formazione di uno strato superficiale decisamente<br />
inospitale per molte specie vegetali autoctone, che invece contribuirebbero in modo decisivo<br />
all’evoluzione dei suoli e degli strati bassi di vegetazione; inoltre si produce anche un<br />
inaridimento dello strato superficiale del suolo con conseguente depauperamento delle biocenosi<br />
<strong>ed</strong>afiche. Si aggiunga anche, nel corso del tempo, un compattamento meccanico del suolo<br />
(aggregazione delle particelle del suolo senza alcuno spazio interstiziale) che imp<strong>ed</strong>isce nel<br />
corso del tempo la formazione di uno strato non sufficientemente idoneo alla germinazione delle<br />
plantule e quindi è soggetto facilmente a fenomeni erosivi a scapito di superfici già<br />
caratterizzate da problematiche di stabilità idrogeologica.<br />
La specie osservata, Eucalyptus globulus, sembra avere buone capacità di rigetto dei polloni nel<br />
caso si intervenga con una capitozzatura degli esemplari più vetusti, rigenerando in questo modo<br />
e nel tempo una nuova serie di esemplari: nel caso di eventuale sostituzione delle specie<br />
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