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Monti Sicani - Assessorato Territorio ed Ambiente

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Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali Piano di Gestione<br />

Ambito territoriale “<strong>Monti</strong> <strong>Sicani</strong>”<br />

Argilliti rossastre, arenarie quarzose, lave a pillows e brecce carbonatiche paleozoiche<br />

intercalate (Form. Lercara, Trias Inf.-M<strong>ed</strong>io). Argille, marne, calcilutiti e calciruduti (Fm.<br />

Mufara, Trias sup).<br />

SUCCESSIONI DEL DOMINIO IBLEO-PELAGIANO<br />

É il dominio paleogeografico più esterno conosciuto in affioramento. Rappresenta un’area di<br />

s<strong>ed</strong>imentazione neritica fin dal Trias sup. che, per tutto il Mesozoico e il Terziario inf. ha le<br />

caratteristiche di altofondo pelagico a s<strong>ed</strong>imentazione a tratti condensata e con episodi<br />

diastemici, espressi da ampie lacune stratigrafiche.<br />

La successione presente nell’area di studio è la seguente:<br />

Calciruditi e calcareniti a macroforaminiferi, calcilutiti e marne a foraminiferi planctonici<br />

(Scaglia Auct.), con intercalazioni di brecce carbonatiche intercalate, marne ad aptici, calcilutiti<br />

a calpionelle (Giurassico sup-Oligocene).<br />

Calcari nodulari ad ammoniti, dolomie stromatolitiche e lafertitiche a lamellibranchi, alghe, etc<br />

(Trias sup-Dogger).<br />

Dal punto di vista tettonico si individua un gruppo di unità tettoniche sovrapposte a vergenza<br />

meridionale, che derivano dalla deformazione del bacino imerese-sicano e costituiscono i corpi<br />

geometricamente più profondi tra le falde che affiorano nell’area. Più a sud questi terreni<br />

sovrascorrono sui terreni della zona di Sciacca.<br />

I principali orizzonti di scollamento basale delle varie unità tettoniche decorrono all’interno di<br />

litotipi marnosi <strong>ed</strong> argillosi triassici all’interno delle unità imeresi-sicane, mentre nelle<br />

successioni numidiche essi decorrono all’interno di litotipi argilloso-arenacei. I sovrascorrimenti<br />

sono dislocati all’interno di faglie net e strike slip sia inverse che dirette. I sovrascorrimenti sono<br />

legati a deformazioni plicative che hanno interessato i litotipi a più bassa competenza. La<br />

tettonica a sovrascorrimenti è osservabile per la presenza di duplex di diversa consistenza<br />

volumetrica.<br />

I terreni terziari plastici risultano piegati duttilmente con pieghe distribuite en-echelon, i terreni<br />

più rigidi sono piegasti ad ampi raggi di curvatura.<br />

Sono riconosciuti anche sistemi di faglie distensive dip- e net-slip che spesso riattivano<br />

prec<strong>ed</strong>enti superfici di faglia e sono legate al sollevamento del segmento di catena.<br />

L’assetto morfologico si presenta abbastanza diversificato, in quanto risente delle diversità <strong>ed</strong><br />

eterogeneità dei tipi litologici affioranti. In termini molto generali si osserva che laddove<br />

pr<strong>ed</strong>ominano i termini più francamente lapidei si hanno pareti ripide e pendii scoscesi, mentre in<br />

corrispondenza dei termini litologici di natura prevalentemente argillosa i pendii presentano<br />

morfologia più dolce e modellata.<br />

La fascia alto-collinare risulta intervallata da vasti pianori in cui l’uso del suolo prevalente è<br />

dato da seminativi, incolti, pascoli; la zona montana vera e propria (con rilievi oltre gli 800<br />

metri) è caratterizzata da pareti rocciose a strapiombo, prevalentemente carbonatiche. Sono<br />

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