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Un interessante inquilino di questa scenografica catena<br />
montuosa è l’antilocapra, una particolare specie rappresentata<br />
da una combinazione unica dei tratti dell’antilope e della<br />
capra, come suggerisce il nome. È molto adattabile,<br />
espandendosi dai caldi deserti fino ai gelidi altipiani con<br />
temperature che si aggirano attorno ai 40 gradi sotto zero.<br />
Oltre ad essere una specie più unica che rara, l’antilocapra<br />
possiede una caratteristica insolita: può individuare un<br />
oggetto in movimento fino a notevoli distanze, ma non lo<br />
distingue se esso è fermo, anche se si trova molto vicino.<br />
Questo difetto porta un grande vantaggio ai predatori che di<br />
questo animale si nutrono, come linci e coyote, esperti in<br />
agguati; l’antilocapra ripara a questo difetto con una fuga<br />
rapida e scattante.<br />
Sulle Rockies l’antilocapra abita le vaste praterie dove<br />
percorre lunghe distanze alla ricerca di cibo, soprattutto in<br />
inverno; in estate preferisce pascolare nelle vicinanze di fonti<br />
d’acqua. È un erbivoro che ama vivere in gruppo, formando<br />
mandrie numerose divise per sesso. Solo i maschi maturi<br />
preferiscono condurre una vita solitaria, rinunciando alla<br />
sicurezza che il gruppo può offrire. Questi maschi si scelgono<br />
accuratamente un territorio delimitandolo con tracce odorose<br />
e difendendolo duramente; durante la stagione riproduttiva<br />
tutte le femmine che oltrepassano il confine non possono più<br />
uscire dal territorio fino a che il padrone di casa non si è<br />
riprodotto con ognuna. Questo comportamento da<br />
“conquistadores” assicura perciò una prole numerosa e la<br />
continuità della specie, che fino a poco tempo fa si era ridotta<br />
drasticamente a causa della caccia di frodo.