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laghi, che possono risultare ambienti “troppo affollati”; nella
loro dieta il pesce non è l’alimento principale e le prede
preferite sono altri uccelli e mammiferi come marmotte, lepri
e piccoli daini.
Un ultimo elemento che purtroppo accomuna l’aquila dalla
testa bianca e l’aquila reale è la spietata caccia a cui sono state
soggette negli anni, che ne ha drasticamente ridotto il numero.
Continuando la panoramica sui rapaci, un altro esemplare di
questa categoria è il falco pescatore. Questo uccello si
riconosce dal piumaggio bicolore bianco e marrone, che
origina particolari striature sulla testa, sul collo, sotto le ali e
la coda. Vive esclusivamente nelle vicinanze di bacini d’acqua
non inquinata, dove le sue indifese prede si aggirano vicino
alla superficie ignare del pericolo incombente. Il falco si nutre
di pesci quali salmoni, trote e carpe, che cattura con rapida
immersione degli artigli nell’acqua, dopo un’attenta
perlustrazione dall’alto.
Quando le temperature diminuiscono e le acque gelano
impedendo ai falchi di pescare, essi migrano verso regioni più
calde; lo spostamento espone però questi uccelli a rischio per
via dell’uomo, che aspetta questo momento di maggior
vulnerabilità per abbattere quanti più esemplari possibili.
Al tramonto, quando cala la sera e i rapaci diurni si riposano
nei loro rifugi, giunge l’ora del padrone della notte, il gufo.
Questo uccello dal piumaggio perfettamente mimetico vive tra
i boschi di conifere delle Rockie Mountains, nascondendosi tra
i rami grazie al colore delle penne che richiama il marrone
degli alberi e tutte le sue sfumature. Di giorno è molto raro
avvistarlo, perché è nascosto nel suo nido a riposare dopo una
nottata di vagabondaggi, in cui va alla ricerca di piccole prede
che scova grazie ai suoi sensi acutissimi: possiede infatti vista e
udito così fini da individuare un piccolo roditore in movimento
nel buio da grandissime distanze. Questo rapace, nella caccia,
sfrutta al massimo l’effetto sorpresa che può creare grazie al