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La fortuna di poter fare un viaggio come questo ritengo che
per una fotoreporter naturalista come me sia quasi come
vincere al lotto.
Qui potete respirare la stessa aria e calpestare gli stessi luoghi
del grandissimo Charles Darwin, il quale impiegò anni di studi
per catalogare le specie secondo morfologia, ecologia,
biogeografia, genetica, zootecnia formando un quadro
articolato della visione delle specie che nessun’altro
naturalista dopo di lui riuscì a delineare.
Potervi esprimere ciò che si può vedere e documentare in
queste isole è a dir poco emozionante. Le parole scorrono
come fiumi e il mio animo, al ricordo di certi paesaggi, di
specie animali, di profumi si colma di emozioni difficili da
dimenticare.
Simbolo per eccellenza di queste isole, che da essa prendono il
nome appunto di Galapagos, sono le tartarughe giganti
(Geochelone nigra abingdoni), famose per essere le tartarughe
più grandi del mondo. A tutt’oggi si contano circa 2000
esemplari. Con un peso che arriva fino a 300 kg e una
lunghezza di 1,8 m, si cibano di 500 specie di piante diverse e
una loro caratteristica peculiare è che possono vivere a lungo
senza bere, e possono impiegare fino a tre settimane per
digerire un pasto. Questi esemplari raggiungono la loro
maturità sessuale a circa 20 anni, il periodo di riproduzione è
a maggio- giugno.
Oltre alla conosciuta iguana terrestre (Conolophus
subcristatus) in queste isole esiste una varietà di iguane uniche
nel loro genere: le iguane marine (Amblyrhynchus cri status).
Queste iguane possono raggiungere una lunghezza di 1,2 m.
Per alcuni possono avere un aspetto non proprio tenero come
altri animali, ma credetemi, è una specie che non risulta
indifferente per chi ama gli animali. Hanno un muso ottuso, il
loro corpo è piuttosto pesante nei movimenti, le zampe hanno
un aspetto goffo. Sono dotate di una coda che lateralmente è