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IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri ... - Enpam

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38<br />

Consiglio Nazionale ENPAM, Roma 25 giugno<br />

2011. Commenti e richiesta di chiarimenti al Bilancio<br />

Consuntivo 2010 della Fondazione ENPAM.<br />

Al Presidente della Fondazione ENPAM, prof. Eolo Parodi<br />

Ai Consiglieri Nazionali<br />

Loro Sedi<br />

I sottoscritti Consiglieri Nazionali <strong>degli</strong> Ordini di Bologna,<br />

Ferrara, Latina e Potenza, in uno con un Consigliere<br />

Delegato dell’Ordine di Catania, desiderano<br />

rendere chiaramente esplicite le richieste di chiarimenti<br />

relative al Bilancio consuntivo dell’Ente posto alla loro<br />

attenzione a fini approvativi.<br />

Al fine di permettere una compiuta valutazione di quanto<br />

considerato si inoltra sin dalla data odierna il presente<br />

documento sia alla Fondazione <strong>Enpam</strong>, nella persona<br />

del legale rappresentante Prof. Eolo Parodi, sia ai<br />

Consiglieri Nazionali presso i Loro indirizzi.<br />

Introduzione<br />

Proponiamo qui di seguito alcune considerazioni preliminari<br />

sul bilancio consuntivo 2010 della Fondazione<br />

ENPAM.<br />

Innanzitutto, volendo dare un giudizio complessivo<br />

sul documento, si dà atto che rispetto agli anni passati<br />

il bilancio attuale fornisce una rappresentazione<br />

più vicina a quella che è la reale situazione del patrimonio<br />

dell’Ente.<br />

Questo risulta in particolare da come sono ora contabilizzati<br />

i BTP zero coupon acquistati nel 2009 e da come<br />

sono attribuiti gli accantonamenti al Fondo Oscillazione<br />

Valori Mobiliari con riferimento ai titoli CDO.<br />

Per quanto riguarda i BTP zero coupon, nel bilancio<br />

2009 erano stati inseriti nell’attivo al valore nominale di<br />

1.018.125.000 euro, anziché al costo storico di<br />

365.075.056 euro. A fronte di tale differenza erano stati<br />

contabilizzati 630.356.339 euro sotto la voce Risconti<br />

Passivi.<br />

Tale scelta, per quanto contabilmente corretta, faceva<br />

sì che il totale delle attività riportato in bilancio apparisse<br />

di 630 milioni superiore rispetto alla situazione<br />

effettiva.<br />

Come precisato nella Nota Integrativa nel bilancio 2010<br />

si è posto rimedio a tale diversa prospettazione procedendosi<br />

ad una contabilizzazione <strong>dei</strong> BTP zero coupon,<br />

tra le attività, al loro costo storico.<br />

Per quanto riguarda invece i CDO, il modo in cui erano<br />

stati imputati gli accantonamenti nel bilancio 2009<br />

7 - 2011<br />

CONSIGLIO NAZIONALE<br />

Quesito Presidenti <strong>degli</strong> Ordini e risposta di Alberto Oliveti<br />

non risultava sempre coerente con gli effettivi valori di<br />

mercato: ad esempio per il titolo “EIRLES TWO 10Y<br />

EUR MOMENTUM CPPI 06/12/2016”, che a fine<br />

2009 valeva 24,17%, era stato in realtà accantonato il<br />

100% del valore nozionale; invece per il titolo “XELO<br />

PUBLIC LIMITED COMPANY 20/12/2017”, che a<br />

fine 2009 valeva 32,10% l’accantonamento era stato<br />

solo per il 46,43%.<br />

Nel 2010 tale situazione è stata rettificata nel senso<br />

che, per ciascun CDO, l’accantonamento corrisponde<br />

ora all’effettiva perdita a valori di mercato.<br />

Nonostante questi progressi, di cui si dà atto, rimangono<br />

nel bilancio 2010 una serie di problematiche legate<br />

alle informazioni fornite che appaiono in alcuni<br />

casi lacunose e poco chiare, mentre in altri potrebbero<br />

apparire equivoche o fuorvianti.<br />

Nello specifico ci riferiamo ai seguenti casi:<br />

– Accantonamenti relativi ai titoli CDO: a pag. 84 del<br />

bilancio 2010 si legge che l’Ente ha speso 84.028.662<br />

euro quali oneri per la ristrutturazione <strong>dei</strong> 9 titoli CDO<br />

presenti nel portafoglio. A seguire si afferma che “ Gli<br />

effetti di detta ristrutturazione trovano riscontro tra le<br />

riprese di valore operate”.<br />

In realtà, da un esame della tabella a pag. 53, in cui viene<br />

dato il dettaglio <strong>degli</strong> accantonamenti al Fondo Oscillazione<br />

Valori Mobiliari, emerge che la rivalutazione<br />

netta relativa ai CDO è di soli 6.861.000 euro. Infatti<br />

per due titoli CDO c’è stata una ripresa di valore per<br />

un totale di 53.716.000 euro che è stata però quasi interamente<br />

compensata da ulteriori accantonamenti relativi<br />

agli altri sette titoli per un totale di 46.855.000<br />

euro.<br />

Che gli effetti delle ristrutturazioni trovino riscontro<br />

nelle riprese di valore non appare affermazione propriamente<br />

corretta considerando che a fronte di costi<br />

per 84 milioni di euro, le riprese di valore nette sono<br />

soltanto di 6,9 milioni.<br />

I restanti 77 milioni sembrano dunque da considerarsi<br />

una spesa a fondo perduto.<br />

– Accantonamenti per rischio contrattuale: leggiamo<br />

a pagina 54 del bilancio che per quanto concerne quattro<br />

titoli, relativamente ai quali erano stati accantonati<br />

27 milioni di euro, ovvero il 30% del nozionale, a<br />

fronte di un presunto “rischio contrattuale”, è stato<br />

possibile recuperare l’intero valore accantonato per il<br />

venir meno di un rischio di rimborso anticipato. Sem-

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