IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri ... - Enpam
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Consiglio Nazionale ENPAM, Roma 25 giugno<br />
2011. Commenti e richiesta di chiarimenti al Bilancio<br />
Consuntivo 2010 della Fondazione ENPAM.<br />
Al Presidente della Fondazione ENPAM, prof. Eolo Parodi<br />
Ai Consiglieri Nazionali<br />
Loro Sedi<br />
I sottoscritti Consiglieri Nazionali <strong>degli</strong> Ordini di Bologna,<br />
Ferrara, Latina e Potenza, in uno con un Consigliere<br />
Delegato dell’Ordine di Catania, desiderano<br />
rendere chiaramente esplicite le richieste di chiarimenti<br />
relative al Bilancio consuntivo dell’Ente posto alla loro<br />
attenzione a fini approvativi.<br />
Al fine di permettere una compiuta valutazione di quanto<br />
considerato si inoltra sin dalla data odierna il presente<br />
documento sia alla Fondazione <strong>Enpam</strong>, nella persona<br />
del legale rappresentante Prof. Eolo Parodi, sia ai<br />
Consiglieri Nazionali presso i Loro indirizzi.<br />
Introduzione<br />
Proponiamo qui di seguito alcune considerazioni preliminari<br />
sul bilancio consuntivo 2010 della Fondazione<br />
ENPAM.<br />
Innanzitutto, volendo dare un giudizio complessivo<br />
sul documento, si dà atto che rispetto agli anni passati<br />
il bilancio attuale fornisce una rappresentazione<br />
più vicina a quella che è la reale situazione del patrimonio<br />
dell’Ente.<br />
Questo risulta in particolare da come sono ora contabilizzati<br />
i BTP zero coupon acquistati nel 2009 e da come<br />
sono attribuiti gli accantonamenti al Fondo Oscillazione<br />
Valori Mobiliari con riferimento ai titoli CDO.<br />
Per quanto riguarda i BTP zero coupon, nel bilancio<br />
2009 erano stati inseriti nell’attivo al valore nominale di<br />
1.018.125.000 euro, anziché al costo storico di<br />
365.075.056 euro. A fronte di tale differenza erano stati<br />
contabilizzati 630.356.339 euro sotto la voce Risconti<br />
Passivi.<br />
Tale scelta, per quanto contabilmente corretta, faceva<br />
sì che il totale delle attività riportato in bilancio apparisse<br />
di 630 milioni superiore rispetto alla situazione<br />
effettiva.<br />
Come precisato nella Nota Integrativa nel bilancio 2010<br />
si è posto rimedio a tale diversa prospettazione procedendosi<br />
ad una contabilizzazione <strong>dei</strong> BTP zero coupon,<br />
tra le attività, al loro costo storico.<br />
Per quanto riguarda invece i CDO, il modo in cui erano<br />
stati imputati gli accantonamenti nel bilancio 2009<br />
7 - 2011<br />
CONSIGLIO NAZIONALE<br />
Quesito Presidenti <strong>degli</strong> Ordini e risposta di Alberto Oliveti<br />
non risultava sempre coerente con gli effettivi valori di<br />
mercato: ad esempio per il titolo “EIRLES TWO 10Y<br />
EUR MOMENTUM CPPI 06/12/2016”, che a fine<br />
2009 valeva 24,17%, era stato in realtà accantonato il<br />
100% del valore nozionale; invece per il titolo “XELO<br />
PUBLIC LIMITED COMPANY 20/12/2017”, che a<br />
fine 2009 valeva 32,10% l’accantonamento era stato<br />
solo per il 46,43%.<br />
Nel 2010 tale situazione è stata rettificata nel senso<br />
che, per ciascun CDO, l’accantonamento corrisponde<br />
ora all’effettiva perdita a valori di mercato.<br />
Nonostante questi progressi, di cui si dà atto, rimangono<br />
nel bilancio 2010 una serie di problematiche legate<br />
alle informazioni fornite che appaiono in alcuni<br />
casi lacunose e poco chiare, mentre in altri potrebbero<br />
apparire equivoche o fuorvianti.<br />
Nello specifico ci riferiamo ai seguenti casi:<br />
– Accantonamenti relativi ai titoli CDO: a pag. 84 del<br />
bilancio 2010 si legge che l’Ente ha speso 84.028.662<br />
euro quali oneri per la ristrutturazione <strong>dei</strong> 9 titoli CDO<br />
presenti nel portafoglio. A seguire si afferma che “ Gli<br />
effetti di detta ristrutturazione trovano riscontro tra le<br />
riprese di valore operate”.<br />
In realtà, da un esame della tabella a pag. 53, in cui viene<br />
dato il dettaglio <strong>degli</strong> accantonamenti al Fondo Oscillazione<br />
Valori Mobiliari, emerge che la rivalutazione<br />
netta relativa ai CDO è di soli 6.861.000 euro. Infatti<br />
per due titoli CDO c’è stata una ripresa di valore per<br />
un totale di 53.716.000 euro che è stata però quasi interamente<br />
compensata da ulteriori accantonamenti relativi<br />
agli altri sette titoli per un totale di 46.855.000<br />
euro.<br />
Che gli effetti delle ristrutturazioni trovino riscontro<br />
nelle riprese di valore non appare affermazione propriamente<br />
corretta considerando che a fronte di costi<br />
per 84 milioni di euro, le riprese di valore nette sono<br />
soltanto di 6,9 milioni.<br />
I restanti 77 milioni sembrano dunque da considerarsi<br />
una spesa a fondo perduto.<br />
– Accantonamenti per rischio contrattuale: leggiamo<br />
a pagina 54 del bilancio che per quanto concerne quattro<br />
titoli, relativamente ai quali erano stati accantonati<br />
27 milioni di euro, ovvero il 30% del nozionale, a<br />
fronte di un presunto “rischio contrattuale”, è stato<br />
possibile recuperare l’intero valore accantonato per il<br />
venir meno di un rischio di rimborso anticipato. Sem-