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IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri ... - Enpam

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– E’ la banca che ha proposto questi advisor o l’<strong>Enpam</strong><br />

ha scelto di avvalersi di EPartners e Kanik Venture<br />

Holding per l’acquisto <strong>dei</strong> titoli?<br />

– Quali erano nello specifico i servizi forniti per giustificare<br />

tali livelli commissionali?<br />

– Quali sono le motivazioni che hanno spinto l’Ente a<br />

scegliere questi advisor, in particolare se, come sostenuto<br />

da IlSole24Ore, si tratta di aziende “poco note<br />

negli ambienti finanziari italiani”?<br />

– Che tipo di rendimento hanno generato questi titoli<br />

e quale valore hanno ad oggi?<br />

4) CDO: Costi di ristrutturazione vs rivalutazioni<br />

Come sopra accennato, a pag. 84 del bilancio 2010 si<br />

legge che l’Ente ha speso 84.028.662 euro quali oneri<br />

per la ristrutturazione <strong>dei</strong> 9 titoli CDO presenti nel<br />

portafoglio. A seguire si afferma che “ Gli effetti di<br />

detta ristrutturazione trovano riscontro tra le riprese<br />

di valore operate”.<br />

In realtà, da un esame della tabella a pag. 53, in cui<br />

viene dato il dettaglio <strong>degli</strong> accantonamenti al Fondo<br />

Oscillazione Valori Mobiliari, emerge che la rivalutazione<br />

netta relativa ai CDO è di soli 6.861.000 euro.<br />

Infatti per due titoli CDO c’è stata una ripresa di valore<br />

per un totale di 53.716.000 euro che è stata però<br />

quasi interamente compensata da ulteriori accantonamenti<br />

relativi agli altri sette titoli per un totale di<br />

46.855.000 euro.<br />

Ci chiediamo dunque se, come sembra, a fronte <strong>degli</strong><br />

84 milioni di euro spesi dall’Ente per la ristrutturazione,<br />

la ripresa di valore sia stata di soltanto 6,8 milioni,<br />

e si debbano considerare i restanti 77 milioni come<br />

una spesa a fondo perduto: cioè a dire una perdita.<br />

O vi sono altre interpretazioni?<br />

5) CDO: Commissioni<br />

Su IlSole24Ore del 5 giugno si legge che, in seguito<br />

alle operazioni di ristrutturazione <strong>dei</strong> titoli CDO, le<br />

commissioni di gestione per i portfolio manager (CQS<br />

e Matrix) e per il controllore del rischio Mangusta Risk<br />

verranno corrisposte sul nozionale totale <strong>dei</strong> CDO,<br />

comprensivo quindi <strong>dei</strong> titoli BTP zero-coupon conferiti<br />

al fine di ridurre il rischio di capitale. Ciò comporterebbe<br />

che le commissioni vengano pagate su un<br />

ammontare ben superiore rispetto a quello effettivamente<br />

gestito.<br />

Prendiamo ad esempio il titolo TER Finance<br />

CONSIGLIO NAZIONALE<br />

29/12/2016, un CDO con un nozionale di 35 milioni<br />

di euro (come da bilancio 2009) a cui è stato conferito<br />

un BTP zero-coupon per un nozionale di 91 milioni<br />

di euro. Ora, sembrerebbe logico che le commissioni<br />

fossero calcolate con riferimento ai 35 milioni su<br />

cui effettivamente viene svolta l’attività di gestione e<br />

di controllo del rischio. Ciò comporterebbe commissioni<br />

annuali di 87.500 euro a CQS e di 52.500 euro<br />

a Mangusta Risk (rispettivamente 0,25% e 0,15% di<br />

35 milioni).<br />

Le condizioni negoziate durante il processo di ristrutturazione<br />

prevedono invece che le commissioni siano<br />

calcolate sull’intero nozionale di 91 milioni, per cui<br />

l’esborso annuale diventa di euro 227.500 per CQS<br />

ed euro 136.500 per Mangusta Risk.<br />

Ovvero 224.000 euro in più, ogni anno, per il solo<br />

CDO citato nell’esempio. Se pensiamo che lo stesso<br />

meccanismo si applica anche in altri tre casi ci rendiamo<br />

conto che l’ammontare totale non è certo di<br />

poco conto.<br />

Ci chiediamo dunque: per quale motivo l’Ente ha accettato<br />

questo tipo di meccanismo in base al quale le<br />

commissioni sono pagate su un ammontare molto superiore<br />

rispetto a quello effettivamente gestito?<br />

6) CDO: Commissioni di performance<br />

Nell’incarico affidato dall’Ente ai gestori <strong>dei</strong> CDO, in<br />

seguito alla ristrutturazione di questi ultimi, sono previste<br />

oltre che le commissioni di gestione anche delle<br />

commissioni di performance.<br />

Ben vengano <strong>dei</strong> meccanismi che incentivino i gestori<br />

a fare al meglio il proprio lavoro. Tuttavia notiamo<br />

una stranezza, ovvero che queste commissioni di performance<br />

verrebbero corrisposte non solo in caso di<br />

rendimento positivo <strong>dei</strong> CDO ma anche in alcuni casi<br />

in cui l’Ente riporti una perdita. In particolare se<br />

l’Ente recuperasse anche solo l’80% del capitale investito<br />

nei CDO, riportando quindi una perdita del<br />

20%, il gestore percepirebbe comunque una commissione<br />

di performance.<br />

– Dovremmo dunque pensare che la situazione <strong>dei</strong><br />

CDO sia talmente compromessa che già riportare una<br />

perdita limitata sarebbe considerato un successo, tanto<br />

da giustificare un premio per il gestore?<br />

– Sarebbe possibile sapere quanto valgono effettivamente<br />

questi CDO?<br />

– E quali sono le probabilità di recuperare il capitale<br />

7 - 2011<br />

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