Pier Francesco Grasselli Strada libera - Centro di Documentazione ...
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IV<br />
La sera del trenta andammo a questo benedetto motoraduno. Aveva luogo a<br />
Pola, in un grande spiazzo su per una strada non asfaltata. Era organizzato da<br />
un gruppo chiamato "The Company of Snakes" ed erano presenti motociclisti da<br />
tutta Europa.<br />
Tra l'altro, l'ingresso costava un occhio. Ti allacciavano al polso un<br />
braccialetto <strong>di</strong> riconoscimento arancione che, se ben ricordo, Diego non si levò<br />
che a fine vacanza.<br />
Dentro era pieno così <strong>di</strong> moto e c'erano bands che suonavano musica rock e<br />
tendoni in cui <strong>di</strong>stribuivano birra, panini, pollo arrosto e patate fritte. Si<br />
vedevano le motociclette più assurde e stravaganti, scherzi <strong>di</strong> natura a tre<br />
ruote, chopper con lunghe forcelle e manubri inguidabili, moto da esposizione<br />
più che da uso pratico.<br />
Era presente la fauna dei motociclisti al completo. Il motociclista da custom,<br />
una pancia così, gilè <strong>di</strong> pelle, barba più o meno lunga, se ne stava sulla<br />
panca a bere birra. Il motociclista da strada, più sobrio, spesso in tuta<br />
Dainese, se ne andava in giro con il casco sottobraccio.<br />
Un sacco <strong>di</strong> esaltati facevano lo slalom tra i birilli e sgasavano e facevano<br />
i botti con le marmitte e poi bevevano birra e si facevano un hamburgher e<br />
bevevano ancora birra e sgasavano e bevevano ancora birra.... Un tizio su un CBR<br />
900 faceva delle fiammate lunghe un metro, giuro!<br />
E in mezzo a quest'orgia <strong>di</strong> carne e motori c'era questo toro meccanico...<br />
sì, come in quel film con John Travolta... e tutti quelli che provavano a starci<br />
sopra venivano scaraventati qua e là. Anche Diego ci salì, ma fu <strong>di</strong>sarcionato in<br />
meno <strong>di</strong> un secondo e prese una botta che gli fa male ancora adesso.<br />
Fu lì che un motociclista mi fece un <strong>di</strong>scorso che vale la pena <strong>di</strong> riportare.<br />
Stavo <strong>di</strong>cendo che la mia Aprilia non reggeva il confronto con la sua<br />
Harley <strong>di</strong> grossa cilindrata. E lui <strong>di</strong>sse una cosa che rimarrà negli annali:<br />
- Il biker non è nella moto che hai - e mi puntò l'in<strong>di</strong>ce contro il petto -<br />
...il biker è quì dentro.<br />
Quando lo <strong>di</strong>ssi a Diego lo mandai in orgasmo. Me la menò per giorni con<br />
quella storia che il biker ce l'hai dentro, e ancora oggi ogni tanto salta<br />
fuori.<br />
Al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> tutto, un motoraduno non è questa gran cosa. Quello durava tre<br />
giorni: dopo tre ore io ne avevo abbastanza e avevo fretta <strong>di</strong> andare. Del resto,<br />
sentire rombi allucinanti e scoppi da brivido stanca alla svelta.<br />
Diego <strong>di</strong>ce che io e lui abbiamo un modo <strong>di</strong>verso <strong>di</strong> vivere la motocicletta<br />
solamente perchè a me non piace tanto come a lui andare ai motoraduni e fare<br />
rumore ai semafori e piegare in curva fino a toccare le staffe. Ed è vero, a me<br />
piace andare su due ruote, ma non conosco tante altre marche <strong>di</strong> moto oltre la<br />
mia, del motore so poco o niente e non mi interessa fare rumore ai semafori o<br />
piegare in curva fino a toccare le staffe. E, se proprio volete saperlo, non mi<br />
interessa neanche far parte <strong>di</strong> una banda <strong>di</strong> motociclisti. No, neanche <strong>di</strong> una <strong>di</strong><br />
quelle col nome cazzuto tipo "White Snake", "Twin Horns" o "Dark Lion". Ben<br />
inteso che non ho nulla contro i giubbotti con le toppe e i nomi delle bande.