RELAZIONE DI PROGETTO - Parco delle Orobie Bergamasche

More documents

Recommendations

Info

POTENZIAMENTO DEGLI ELEMENTI DI CONNETTIVITÀ ECOLOGICA NELL'AREA PRIORITARIA OROBIE - Ambito Valle Seriana - argillo-limosi (Molinio caerulae)”; 6430 “Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile”; 6520 “Praterie montane da fieno”; 8120 “Ghiaioni calcarei e scisto-calcareimontani e alpini (Thlaspietea rotundifolii)”; 8210 “Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica”; 9130 “Faggete dell’Asperulo-Fagetum)”; 9150 “Faggeti calcicoli dell’Europa Centrale del Cephalantero-Fagion”; 9410 “Foreste acidofile montane e alpine di Picea”; 8310 “Grotte non sfruttate a livello turistico”. Specie (Dir. 92/43/CEE): PIANTE: Linaria tonzigii (All. 2); Physoplexis comosa (All. 4); Saxifraga presolanensis (All. 4). RETTILI: Podarcis muralis (All. 4); Lacerta bilineata (All. 4); Coronella austriaca (All. 4); Zamenis longissimus (All. 4). ANFIBI: Triturus carnifex (All. 2); Bombina variegata (All. 2); Salamandra atra (All. 4); Hyla intermedia (All. 4). MAMMIFERI: Eptesicus serotinus (All. 4); Plecotus auritus (All. 4); Canis Lupus * (All. 2); Ursus arctos * (All. 2). [ * Presenza episodica] Specie (Dir 09/147/CEE) UCCELLI: Pernis apivorus, Circus cyaneus, Aquila chrysaetos, Tetrao tetrix, Milvus migrans, Alectoris graeca, Bubo bubo, Aegolius funereus, Lanius collurio, Dryocopus martius, Falco peregrinus, Sylvia nisoria, Bonasia bonasia (All. 1); Buteo buteo, Strix aluco, Ptyonoprogne rupestris, Prunella collaris, Saxicola rubetra, Monticola saxatilis, Turdus torquatus, Turdus viscivorus, Sylvia curruca, Tichodroma muraria, Pyrrhocorax graculus, Carduelis flammea, Picus viridis, Aluada arvensis, Phylloscopus bonelli, Emberiza citrinella (Non All. 1). Stato di conservazione e protezione attuali: l’area sorgente è interamente ricompresa nel Parco Regionale delle Orobie Bergamasche; gran parte di essa è interessata, inoltre, dal SIC IT2060009 "Val Nossana–Cima di Grem" e dalla ZPS IT2060401 "Parco Regionale Orobie Bergamasche"; il grado di conservazione è in generale buono. Possibili minacce: gli habitat maggiormente minacciati sono quelli caratteristici degli ambienti prativi. L'espansione del bosco e della vegetazione arbustiva, non più ostacolata dall'azione dell'uomo, sta infatti determinando una forte contrazione di queste aree. Per le quote più elevate questo processo è ancora abbastanza contenuto, anche se è prevedibile una sua intensificazione negli anni avvenire. Per le aree ancora attivamente pascolate, il pericolo principale è invece rappresentato dal sovrapascolo dovuto ad un carico di bestiame non adeguato e non bene distribuito nei vari Definizione della Rete Ecologica Locale Pagina 19
POTENZIAMENTO DEGLI ELEMENTI DI CONNETTIVITÀ ECOLOGICA NELL'AREA PRIORITARIA OROBIE - Ambito Valle Seriana - settori dell'alpeggio, che comporta impoverimento del valore foraggero, infestazione da parte di specie nitrofile e rischi di erosione in conseguenza allo scalzo della cotica erbosa. La diminuzione delle pratiche di alpeggio influisce negativamente anche sul mantenimento delle pozze di abbeverata, le quali in questo territorio rappresentano i siti riproduttivi preferenziali per diverse e significative specie di anfibi. In linea di principio, gli habitat di alta quota potrebbero essere inoltre minacciati dai cambiamenti climatici che potrebbero avere impatti negativi specialmente sulla flora. Indicazioni per la conservazione e gestione: per un mantenimento e/o ripristino degli habitat più a rischio si ritiene necessaria l'attuazione delle seguenti azioni: regolamentazione del pascolo in modo da ridurre la nitrificazione del suolo e la conseguente diffusione di specie di scarso valore naturalistico; mantenimento delle radure e degli spazi aperti mediante sfalcio e decespugliamento, contenimento dell'imboschimento mediante diradamenti al margine del bosco; ripristino e manutenzione delle pozze di abbeverata e delle aree umide naturali. Massiccio della Presolana, Monte Timogno, Monte Vigna Vaga Descrizione: l’area sorgente ha una superficie di circa 7.538 ha e ricomprende la parte alta della Val Zurio e della Val Rino e l'intera Val Sedornia, delimitate dalle vette di Presolana, Ferrante, Vigna Vaga e Sponda Vaga, nonché alle rispettive testate montuose in versante scalvino, con un range altimetrico mediamente compreso tra i 1.000 e i 2.500 m s.l.m.. L'area corrisponde approssimativamente al cuore del SIC IT2060005 "Valle Sedornia, Val Zurio, Pizzo della Presolana", che con i suoi 12.977 ha rappresenta il SIC più grande della Lombardia e uno più significativi a livello comunitario. L’area in questione, infatti, risulta di grandissimo valore conservazionistico e naturalistico specialmente per la presenza massiccia di piante e invertebrati endemici e stenoendemici legati al substrato calcareo e concentrati principalmente alle quote più elevate in corrispondenza delle praterie e degli habitat rupicoli. Tra gli stenoendemiti botanici risultano di grande interesse naturalistico e conservazionistico Linaria tonzigii (elencata nell’allegato 2 della direttiva 92/43/CEE), Saxifraga presolanensis, Asplenium presolanense e Galium montis-arerae; per quanto riguarda gli invertebrati endemici si possono citare ad esempio Byrrhus focalirei, Cochlostoma canestrini e Graziana alpestris. Nella parte più a nord (versante destro della Val Sedornia), il substrato è invece di tipo siliceo e fortemente impermeabile, l'ambiente si caratterizza quindi per la presenza di laghetti Definizione della Rete Ecologica Locale Pagina 20
Page 1 and 2: BANDO CARIPLO 2012 Proposta di prog
Page 3 and 4: POTENZIAMENTO DEGLI ELEMENTI DI CON
Page 49: POTENZIAMENTO DEGLI ELEMENTI DI CON
Page 91: POTENZIAMENTO DEGLI ELEMENTI DI CON

RELAZIONE DI PROGETTO - Parco delle Orobie Bergamasche

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?