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RELAZIONE DI PROGETTO - Parco delle Orobie Bergamasche

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POTENZIAMENTO DEGLI ELEMENTI <strong>DI</strong> CONNETTIVITÀ ECOLOGICA NELL'AREA PRIORITARIA OROBIE<br />

- Ambito Valle Seriana -<br />

buon livello di naturalità del corso, solo nella parte terminale, in corrispondenza del centro<br />

abitato di Villa d'Ogna, le acque dell'omonimo torrente sono state incanalate a protezione<br />

degli insediamenti.<br />

Le possibili pressioni a cui possono essere soggetti tali elementi sono determinate da<br />

interventi di regimazioni e/o di alterazione dell’alveo naturale, in particolare per uno<br />

sfruttamento idroelettrico. A tal riguardo, si sottolinea la fragilità degli ecosistemi d’acqua<br />

dolce in territori carbonatici, dove le portate superficiali possono essere notevolmente<br />

ridotte dalle perdite per via sotterranea. Il prelievo di frazioni non adeguatamente valutate<br />

della portata di questi corsi d’acqua può pertanto alterare significativamente le relazioni<br />

ecologiche esistenti; in virtù di questa preoccupazione, il <strong>Parco</strong> si è espresso negativamente<br />

verso istanze di derivazione a scopo idroelettrico pervenute.<br />

Per quanto riguarda le pozze di abbeverata, invece, la situazione non risulta altrettanto<br />

ottimale; al contrario, è stato osservato un generale stato di abbandono e degrado <strong>delle</strong><br />

pozze presenti, che in certi casi compromette totalmente la loro funzionalità.<br />

Grazie ad uno specifico progetto finanziamento di Regione Lombardia denominato<br />

"Incremento <strong>delle</strong> connessione ecologica tra il <strong>Parco</strong> <strong>delle</strong> <strong>Orobie</strong> <strong>Bergamasche</strong> e la pianura<br />

bergamasca", è stato recentemente possibile realizzare interventi di recupero su 6 pozze di<br />

abbeverata, in quali hanno fatto registrare da subito risultati significativi (è stata infatti<br />

rilevata la presenza di larve di Salamandra salamandra e numerose ovature di Rana<br />

temporaria e di Bufo bufo dopo pochi mesi dal ripristino).<br />

Gli studi effettuati sulle specie di anfibi presenti nel <strong>Parco</strong>, all'interno del già citato progetto<br />

Anfi.Oro., hanno evidenziato che per il mantenimento di metapopolazioni stabili di anfibi, e<br />

in particolare degli anuri più sensibili quali Bombina variegata, è necessaria la presenza di<br />

una rete di pozze relativamente fitta, con una distanza media di circa 500-800 metri una<br />

dall’altra.<br />

Al fine di ricreare le condizioni per l’instaurasi di metapopolazioni stabili di anfibi, anche per<br />

le specie di maggiore interesse conservazionistico, si ritiene pertanto opportuno realizzare<br />

ulteriori interventi di recupero di pozze, incrementando significativamente e funzionalmente<br />

la rete di siti riproduttivi.<br />

A questa misura principale potrebbe essere inoltre associata un'azione di rafforzamento<br />

<strong>delle</strong> popolazioni di specie di maggiore interesse conservazionistico, che dovessero risultare<br />

particolarmente in difficoltà.<br />

Sistema <strong>delle</strong> aree aperte e <strong>delle</strong> aree boscate: la copertura vegetazionale dell’ambito “Val<br />

Zurio, Val Rino”, presenta una discreta prevalenza degli ambienti boscati (61%) sugli<br />

Definizione della Rete Ecologica Locale Pagina 30

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