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Alessandro Giorgio a venti anni<br />
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
“Mio padre tornato dalla guerra”<br />
La figlia Pasqualina ritirerà questa mattina dalle mani <strong>del</strong> Prefetto Guidato la medaglia d’oro <strong>del</strong> padre Alessandro Giorgio,<br />
deceduto il 20 aprile 1981 a Sant’Andrea di Conza. Al <strong>Corriere</strong> racconta la storia <strong>del</strong> ventenne chiamato alle armi nel ‘39<br />
DONATO LUIGI CASSESE<br />
Questa mattina, in occasione<br />
<strong>del</strong>la ricorrenza <strong>del</strong><br />
67° anniversario <strong>del</strong>la<br />
proclamazione <strong>del</strong>la Repubblica<br />
Italiana, dopo la<br />
cerimonia <strong>del</strong>l’alza bandiera<br />
e la deposizione <strong>del</strong>le corone ai<br />
caduti di tutte le guerre, il Prefetto Guidato,<br />
nel salone <strong>del</strong>le rappresentanze<br />
<strong>del</strong>la Prefettura, consegnerà le onorificenze<br />
<strong>del</strong>l’Ordine al Merito <strong>del</strong>la Repubblica<br />
Italiana, inoltre, consegnerà le<br />
medaglie d’onore conferite dal Presidente<br />
<strong>del</strong>la Repubblica ai cittadini italiani<br />
deportati e internati nei lager nazisti<br />
e destinati al lavoro coatto per l’economia<br />
di guerra e ai familiari dei deceduti.<br />
Grande è stato il contributo che l’Irpinia<br />
ha dato alla Patria cosicché, da alcuni<br />
anni, il ventisette gennaio e il due giugno<br />
di ogni anno, con una cerimonia<br />
solenne che si tiene in Prefettura, vengono<br />
ricordate quelle persone che hanno<br />
tanto sofferto e che sono morte nei<br />
lager nazisti; nell’occasione, vengono<br />
consegnate le medaglie d’onore a coloro<br />
che ne hanno fatto richiesta ai sensi<br />
<strong>del</strong>l’art. 1, comma 1272, <strong>del</strong>la legge 27<br />
dicembre 20<strong>06</strong>, n° 296.<br />
Tra le altre, una medaglia d’onore sarà<br />
consegnata dal Prefetto Guidato a Giorgio<br />
Alessandro di Sant’Andrea di Conza;<br />
ritirerà la medaglia la figlia Pasqualina,<br />
accompagnata dai suoi familiari,<br />
alla presenza <strong>del</strong>l’assessore <strong>del</strong> Comune<br />
di Sant’Andrea di Conza Giuseppe<br />
Cignarella e di tante autorità civili e militari.<br />
Per onorare la memoria <strong>del</strong> padre, la figlia<br />
Pasqualina ci fornisce alcune notizie<br />
<strong>del</strong>la sua vita.<br />
“Mio padre Giorgio Alessandro è nato a<br />
Sant’Andrea di Conza, era figlio di contadini,<br />
e faceva il contadino prima di<br />
partire per il militare all’età di venti anni.<br />
Soldato di leva <strong>del</strong>la classe 1919, fu ammesso<br />
al congedo anticipato per avere i<br />
requisiti di legge ma, nell’aprile <strong>del</strong><br />
1939 fu chiamato alle armi e aggregato<br />
nel 43° Reggimento fanteria; dopo un<br />
anno fu promosso soldato scelto e poi<br />
caporale.<br />
Agli inizi di febbraio <strong>del</strong> 1941, il suo<br />
Reggimento partì dal porto di Bari per<br />
raggiungere i territori <strong>del</strong>l’Albania, dichiarati<br />
in stato di guerra. Mio padre<br />
era il responsabile <strong>del</strong>la salmeria quando,<br />
agli inizi di aprile, fu ferito al torace<br />
da una scheggia di granata nemica,<br />
mentre foraggiava i cavalli; fu subito ricoverato<br />
nell’Ospedale da campo n° 78<br />
e, poi, traslocato in altri. Dopo un mese<br />
fu dimesso dal luogo di cura e, a causa<br />
<strong>del</strong>la sua salute, fu aggregato al Comando<br />
tappa n° 6 di Tirana. Agli inizi<br />
<strong>del</strong>l’anno successivo, raggiunse il suo<br />
Reggimento e a maggio fu promosso caporale<br />
maggiore. In quel periodo la popolazione<br />
locale si era rivolta contro l’esercito<br />
italiano perciò gli scontri con i<br />
partigiani albanesi erano frequenti, l’unica<br />
consolazione per mio padre era<br />
quello di ricevere notizie <strong>del</strong>la sua famiglia<br />
e <strong>del</strong>la sua giovane promessa<br />
sposa Angela Maria. Il 9 settembre <strong>del</strong><br />
1943 fu fatto prigioniero dei tedeschi e<br />
fu condotto nei campi di concentramento<br />
in Germania, dove c’erano prigionieri<br />
di tutte le razze.<br />
Alessandro Giorgio con un giovane albanese<br />
Alessandro Giorgio in Germania seduto a capotavola -1965<br />
Questa mattina, alla presenza<br />
<strong>del</strong> Prefetto Umberto Guidato,<br />
si svolgeranno le cerimonie ufficiali<br />
per la celebrazione <strong>del</strong> 67° Anniversario<br />
<strong>del</strong>la proclamazione <strong>del</strong>la<br />
Repubblica. Manifestazioni tutte all’insegna<br />
<strong>del</strong>la sobrietà, in linea con<br />
il momento di difficoltà <strong>del</strong> paese.<br />
Si comincia alle ore 10.30 in Piazza<br />
Libertà con lo schieramento <strong>del</strong> Reparto<br />
di formazione al quale seguiranno<br />
l’afflusso e il posizionamento<br />
<strong>del</strong>le autorità, <strong>del</strong> Medagliere dei<br />
Combattenti e Reduci e <strong>del</strong>le Associazioni<br />
Combattentistiche e d’Arma, il<br />
Gonfaloni <strong>del</strong>la Città di Avellino, decorato<br />
con Medaglia d’Oro al Valore<br />
Civile e Medaglia d’Oro al Merito Civile,<br />
e il Gonfalone <strong>del</strong>la Provincia.<br />
Dopo gli onori al Prefetto di Avellino<br />
e rassegna <strong>del</strong> Reparto schierato, seguirà<br />
la cerimonia <strong>del</strong>l’Alzabandiera.<br />
A Via Matteotti si terrà la deposizione<br />
di tre corone e la Guardia d’onore<br />
al Monumento dedicato ai Caduti.<br />
Quindi in Prefettura – Ufficio Territoriale<br />
<strong>del</strong> Governo, alle ore 11.30, il<br />
Prefetto Dott. Umberto Guidato darà<br />
lettura <strong>del</strong> messaggio <strong>del</strong> Presidente<br />
<strong>del</strong>la Repubblica e, quindi, procederà<br />
alla consegna di n. 8 Diplomi <strong>del</strong>l’<br />
“Ordine al Merito <strong>del</strong>la Repubblica Italiana”<br />
che il Presidente <strong>del</strong>la Repubblica<br />
ha conferito a cittadini di<br />
Dopo la disinfestazione e le prime visite<br />
mediche gli fu data la piastrina con<br />
sopra stampigliato il suo numero di matricola<br />
e fu assegnato a una famiglia di<br />
contadini che ne aveva fatto richiesta<br />
per farlo lavorare nelle loro campagne;<br />
a differenza di altri commilitoni, mio<br />
padre si ritenne fortunato perché, grazie<br />
alla sua professione potette lavorare<br />
liberamente nei campi e vivere con la<br />
famiglia presso la quale fu assegnato, fino<br />
all’8 maggio <strong>del</strong> 1945.<br />
In quel periodo trascorso in Germania,<br />
il problema per mio padre, oltre a quel-<br />
FESTA DELLA REPUBBLICA<br />
LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />
Sobrietà e commozione, il Prefetto<br />
consegna oggi le medaglie e i titoli<br />
questa Provincia che si sono particolarmente<br />
distinti, nonché n. 5 Medaglie<br />
d’onore ai cittadini italiani, militari<br />
e civili, deportati ed internati nei<br />
lager nazisti e destinati al lavoro coatto<br />
per l’economia di guerra ed ai familiari<br />
dei deceduti ed una medaglia<br />
al valor civile.<br />
Il Prefetto, d’intesa con il Dirigente<br />
Scolastico <strong>del</strong> Liceo Classico “Pietro<br />
Colletta” di Avellino, Prof. Paolino<br />
Marotta, ha ritenuto particolarmente<br />
significativa nella ricorrenza la partecipazione<br />
di alunni <strong>del</strong> citato Istituto<br />
che svolgeranno riflessioni sulla Repubblica<br />
e l’esecuzione di relativi brani<br />
musicali. La cerimonia <strong>del</strong>l’Ammainabandiera<br />
in Piazza Libertà, prevista<br />
alla ore 19.30, chiuderà la cele-<br />
Medaglia d’onore<br />
brazione <strong>del</strong>la Festa Nazionale <strong>del</strong>la<br />
Repubblica. Ecco l’elenco degli insigniti<br />
che stamattina riceveranno la<br />
medaglia d’oro.<br />
Nicola Cibellis, nato a Caposele il<br />
21.11.1915 (deceduto) internato in<br />
Grecia fino al 23.12.1943 - Ritira la<br />
nipote Silvia Cibellis; Alessandro<br />
Giorgio, nato a S. Andrea di Conza<br />
il 28.12.1919 (deceduto), internato in<br />
Germania dal 09.09.1943 al<br />
081.05.1945 - Ritira la figlia Pasqualina;<br />
Rocco Tamburelli, nato a S.<br />
Andrea di Conza il 15.08.1920 (deceduto),<br />
- Ritira il nipote Pasquale Restaino;<br />
Sabato D’Archi , nato a Summonte<br />
il 18.10.1920 (deceduto), internato<br />
nel Campo III B dal<br />
08.09.1943 al 08.05.1945 - Ritira il figlio<br />
Carmine; Angelo Marra, nato a<br />
Volturara Irpina il 27.07.1909 (deceduto),<br />
internato a Wolfsberg dal<br />
21.09.1943 al 01.12.1944 - Ritira il figlio<br />
Antonio.<br />
Elenco insigniti con il titolo di cavaliere:<br />
(Comune di Avellino) Anna Capone,<br />
Emilio Fattoriello, Antonio Mazzucca,<br />
Pasqualino Zambella.<br />
(Comune di Capriglia Irpina)Antonio<br />
Nittolo (Comune di Grottolella)<br />
Luigi Spiniello (Comune di Mercogliano<br />
Marino Spagnuolo, Nicola Vicale. <br />
lo che gli provocava la ferita al torace, è<br />
stato quello di non aver potuto ricevere<br />
e dare sue notizie alla famiglia; in paese<br />
tutti lo ritenevano deceduto e i suoi<br />
genitori, addirittura, invogliavano la fidanzata<br />
a non aspettare più il suo ritorno<br />
e a sposarsi.<br />
LA CGIL DI AVELLINO<br />
A Cefalonia<br />
per ricordare<br />
l’eccidio<br />
17<br />
La Cgil di Avellino oggi sarà in Grecia,<br />
per ricordare l’eccidio di Cefalonia. Il<br />
segretario generale <strong>del</strong>la camera <strong>del</strong> lavoro<br />
irpina, Vincenzo<br />
Petruzziello, il responsabile<strong>del</strong>l’Archivio<br />
storico <strong>del</strong>la Cgil<br />
Gianni Marino e la<br />
<strong>del</strong>egata Pari opportunità<br />
A<strong>del</strong>e Giro incontreranno<br />
a Cefalonia<br />
i componenti <strong>del</strong>l’associazione<br />
italo-greca “Mediterraneo”.<br />
La cerimonia prevede la deposizione<br />
di una corona d’alloro al monumento<br />
che ricorda i soldati <strong>del</strong>la divisione<br />
Acqui. Sarà un momento di ampia<br />
riflessione seguendo i fili <strong>del</strong>la storia<br />
e guardando in prospettiva. Sarà presentato<br />
il libro di Bruna de Paula e Paolo<br />
Paoletti “Itinerari <strong>del</strong>la memoria -<br />
guida ai luoghi <strong>del</strong>le stragi dei militari<br />
italiani a Cefalonia”.<br />
Per fortuna mia madre volle aspettare<br />
ancora e, quando una notte sognò un<br />
grosso uomo che le disse che c’erano<br />
novità in arrivo, si rincuorò. Nel sonno,<br />
mia madre non riconobbe quell’uomo,<br />
questi si presentò come Ciccio Gallucci<br />
e disse, inoltre, che la futura suocera lo<br />
conosceva benissimo. Quando Angela<br />
Maria riferì il sonno alla futura suocera,<br />
questa le disse che Ciccio Gallucci era il<br />
vecchio postino <strong>del</strong> paese, deceduto prima<br />
che lei nascesse.<br />
Era la fine di giugno <strong>del</strong> 1945 quando<br />
mio padre arrivò in paese, la sua famiglia<br />
era alle prese con la mietitura <strong>del</strong><br />
grano, per l’occasione, il padre aveva ingaggiato<br />
alcuni mietitori; quella fu una<br />
giornata indimenticabile per tutti i presenti<br />
perché mio nonno ordinò di smettere<br />
di lavorare e di festeggiare il ritorno<br />
di suo figlio Alessandro dalla guerra.<br />
Il 22 dicembre <strong>del</strong>lo stesso anno, mio<br />
padre e mia madre si sposarono, l’anno<br />
successivo nacque mia sorella Giuseppina<br />
e poi siamo nati io e mio fratello<br />
Angelomaria.<br />
Mio padre continuò a fare il contadino<br />
e, nel 1955 ebbe l’opportunità di comprare<br />
i terreni che i suoi antenati avevano<br />
in affitto da diversi decenni, contraendo<br />
debiti.<br />
Poiché non riusciva a pagare quel debito<br />
che aveva contratto, dopo due anni<br />
mio padre decise di emigrare in Germania,<br />
aiutato da un suo confinante. In<br />
Germania faceva il manovale e i suoi<br />
capi lo utilizzavano anche come interprete<br />
perché, quando era stato deportato,<br />
aveva imparato a parlare benino il<br />
tedesco presso la famiglia di contadini<br />
dove era stato assegnato.<br />
Nel 1963 gli è stata conferita la Croce al<br />
merito di guerra. Mio padre è rientrato<br />
definitivamente dalla Germania nel 1971<br />
e, nonostante la sua malattia contratta<br />
durante il servizio militare, è vissuto fino<br />
al 20 aprile <strong>del</strong> 1981 facendo il contadino”<br />
.<br />
Donato Luigi Cassese