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Edizione del 02/06/2013 - Corriere

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CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong> FILOSOFIA<br />

Gerardo Marotta<br />

ler: è ebreo!” Mussolini gli rispose:<br />

“Mi dice Giovanni Gentile che Kristeller<br />

è veramente un pozzo di<br />

scienza e fa molto bene all'Italia”. E<br />

Hitler: “ Lo devi mandar via subito,<br />

altrimenti mando <strong>del</strong>le SS e lo porto<br />

a Auschwitz, il tuo Kristeller”.<br />

Mussolini si rivolse a Giovanni Gentile<br />

che gli disse: “Io non posso man-<br />

lla Provincia sen. Cosimo Sibilia<br />

darlo via, perché Kristeller rappresenta<br />

una ricchezza enorme per i giovani”<br />

e così andò avanti per altri due<br />

anni. Arrivò una telefonata ultimativa<br />

di Hitler: “Mandalo via altrimenti<br />

in settimana mando <strong>del</strong>le SS a prelevare<br />

Kristeller!”.<br />

Allora Giovanni Gentile si affrettò a<br />

dire a Kristeller: “Corri subito all'aeroporto<br />

e vai a Londra dove sarai accolto<br />

come un principe”. Infatti fu accolto<br />

come un principe a Londra, e poi<br />

fu chiamato subito alla Columbia<br />

University in America.<br />

Il problema quindi rimase irrisolto.<br />

Gadamer si disperava per creare, in<br />

un momento in cui negli anni cinquanta<br />

l'ondata tecnologica sommerse<br />

il pianeta, con la tecnologia<br />

che entrava nella vita privata, soprattutto<br />

dei giovani, con l’avvento <strong>del</strong>la<br />

televisione, un Istituto che potesse<br />

rimediare alla crisi inesorabile<br />

<strong>del</strong>l'università. Con lui si allearono<br />

parecchi studiosi, europei e americani.<br />

Tuttavia non si riusciva a trovare<br />

un Istituto che assolvesse al compito<br />

di accademia.Oggi la storia come<br />

si studia nelle Università non serve<br />

quasi a niente. Serve a creare semplicemente<br />

degli eruditi.<br />

Invece Gadamer e Kristeller vennero<br />

a Napoli e trovarono proprio quello<br />

che ercavano. Con Pugliese Carratelli<br />

avevamo creato un Istituto che<br />

dava possibilità ai giovani di entrare<br />

in tutto uno scibile, con maestri che<br />

venivano da tutto il mondo, tutti premi<br />

nobel, tutti gli allievi di Einstein.<br />

Vennero all'Istituto Italiano per gli<br />

Studi Filosofici, e vennero insieme a<br />

tutti i fisici che furono cacciati da<br />

Mussolini. Venne la scuola di fisica<br />

di Roma, vennero tutti i filosofi europei,<br />

venne Deridda, ma vennero<br />

anche i grandi umanisti, i grandi<br />

studiosi <strong>del</strong>la Germania. Facemmo<br />

giusto in tempo perché oggi sono<br />

tutti morti e hanno lasciato una eredità<br />

a Napoli.<br />

Il mio discorso è drammatico. Da<br />

tutta l'Europa e dall'America arrivavano<br />

i giovani, da tutta l'Italia meridionale.<br />

Creammo una scuola di<br />

studi superiore, oltre all'Istituto per<br />

gli Studi Filosofici. La finanziò Francesco<br />

Compagna ed ebbe sede presso<br />

i Gerolamini. Con questa scuola<br />

Compagna venne incontro al sogno<br />

di Gadamer. Egli non voleva essere<br />

ospitato in albergo.L'atmosfera moderna<br />

<strong>del</strong>l'albergo non si addice alle<br />

grandi dottrine. Compagna, ministro<br />

dei lavori pubblici, stanziò una<br />

grossa somma e creò il Laboratorio<br />

di Studio nei Gerolamini con una<br />

grande foresteria, al piano superiore<br />

di quell'immenso convento meraviglioso.<br />

Arrivò il terremoto e i preti<br />

riuscirono a riappropriarsi dei Gerolamini.<br />

Salvammo la Biblioteca dei<br />

Gerolamini: chiamammo la polizia ,<br />

perché gli sfollati che furono messi<br />

in quel convento volevano prendere<br />

i libri <strong>del</strong>la Biblioteca per far fuoco.<br />

L'Istituto, intanto, continuava a funzionare<br />

con forza e con grande efficacia,<br />

ma a Napoli si scatenò un'ira<br />

di Dio, fecero il ricorso contro Ciampi.<br />

C'era un signore, che io ho soprannominato<br />

lo speziale, cioè colui<br />

che mandò a morte tutti gli intellettuali<br />

di Napoli <strong>del</strong>la controrivoluzione<br />

<strong>del</strong> '99, che furono mandati o<br />

sulla piazza mercato impiccati e decapitati,<br />

oppure nelle isole intorno<br />

al Mezzogiorno d'Italia buttati nelle<br />

fosse a morire di umidità e di fame.<br />

Allora tutta l'intellettualità fu distrutta.<br />

Su questo io verrò a raccontarvi<br />

una storia appassionante, che nessuno<br />

finora vi ha raccontato. Accadde<br />

che la gelosia, di quattro professori<br />

universitari, uno più lurido <strong>del</strong>l'altro,<br />

i quali volevano mantenere lo status<br />

quo, e, quindi, volevano sostituire<br />

Pugliese Carratelli con un professore<br />

<strong>del</strong>l'Università di Napoli per ridurre<br />

l'istituto a una copia <strong>del</strong>l'Università<br />

rovinando il nostro lavoro.<br />

Allora venne Eugenio Carella a Napoli,<br />

il quale ha scritto <strong>del</strong>le cose mirabili<br />

sull'Istituto, e mi disse: “Volete<br />

mettere un professore <strong>del</strong>l'Università<br />

al posto di Pugliese Carratelli,<br />

cioè una cesta al posto di un'altare?<br />

Andate, ritiratevi nella vostra Università,<br />

e cercate di collaborare nella vostra<br />

Università, come Pugliese Carratelli<br />

vi ha invitato a collaborare”.<br />

Ma i gelosi non si fermarono, erano<br />

quattro professori camorristi, uno<br />

più tremendo <strong>del</strong>l'altro, uno più<br />

ignorante <strong>del</strong>l'altro.<br />

Gli scienziati, i premi nobel che venivano<br />

dicevano: “Quelli non sono<br />

scienziati, sono faccendieri, quelli cercheranno<br />

di rovinare l'Istituto quando<br />

Ciampi se ne va dalla Presidenza<br />

<strong>del</strong> Consiglio”. Ciampi andò via dalla<br />

Presidenza <strong>del</strong> Consiglio ma lottò<br />

con tutte le sue forze, finché quando<br />

diventò presidente <strong>del</strong>la Repubblica<br />

dispose altre provvidenze per<br />

l'Istituto . Venne all'Istituto a fare dei<br />

discorsi, dicendo: “Ce ne fossero cento<br />

di dirigenti <strong>del</strong>l'Istituto per rinnovare<br />

tutto il paese, per realizzare finalmente,<br />

la rigenerazione morale<br />

intellettuale di questo paese”. Ma<br />

quelli non si fermarono. Così ci hanno<br />

tagliato i finanziamenti. Ho dovuto<br />

vendere il restante dei miei beni,<br />

un attico di proprietà di mia moglie a<br />

Roma, una villa a Cercola, tra le ville<br />

vesuviane, e tutti i risparmi dei<br />

miei figli, le loro case.<br />

Il dottor Parascaldoli mi ha mandato<br />

dieci milioni da Roma per farmi<br />

continuare per qualche mese a gestire<br />

l'Istituto. Perché la camorra intellettuale<br />

si è impadronita di Napoli,<br />

alleandosi con i burocrati disonesti<br />

che ultimamente hanno rubato settantatré<br />

miliardi al Ministero <strong>del</strong>la Ricerca<br />

con il ministro Romani. Invece<br />

io non ho avuto un soldo, il mio<br />

Istituto non ha avuto una lira. Ciampi<br />

allora ha scritto una lettera al Ministro<br />

Moratti, ma i burocrati disonesti<br />

hanno tolto questa lettera dalla<br />

posta <strong>del</strong> Ministro e hanno fatto con-<br />

tinuare la persecuzione contro l'Istituto.<br />

Questi signori si sono alleati<br />

con gli amministratori <strong>del</strong>la Regione,<br />

e hanno privato l'Istituto di quello<br />

che la vecchia amministrazione dava,<br />

modesto ma sufficiente, accanto<br />

ai finanziamenti <strong>del</strong> Ministero.<br />

Sono andato insieme al presidente<br />

<strong>del</strong>l'Istituto Croce, che oggi è Natalino<br />

Irti, al Parlamento <strong>del</strong>la Repubblica<br />

e abbiamo fatto discorsi eccezionali.<br />

I deputati si sono commossi<br />

e hanno fatto un'ordine <strong>del</strong> giorno<br />

chiedendo al Governo, che ha<br />

accettato, formalmente, di dare agli<br />

Istituti Filosofici e Storici, quello che<br />

davano prima con Ciampi. Il Governo<br />

ha accettato, ma poi Tremonti<br />

ha detto: “Con la cultura non si<br />

mangia, pensiamo a mangiare e<br />

non a comprare libri, e non a fare<br />

lezioni, non ha stordire i giovani”.<br />

Si è creata una situazione in cui le<br />

nuove generazioni si stanno perdendo,<br />

perché manca il filo unitario<br />

<strong>del</strong>l'insegnamento, manca l'insegnamento<br />

non monologico,<br />

manca l'insegnamento pluralistico.<br />

Così sono stati cacciati da Napoli<br />

progressivamente Adriano Buzzati<br />

Traverso, mio amico fraterno che<br />

ha collaborato all'Istituto, Eduardo<br />

Caianiello, cacciato dai professori<br />

universitari napoletani, andando fare<br />

il preside di Scienza e di Fisica a<br />

Salerno,il professore Grathoff, il<br />

più grande scienziato russo, chiamato<br />

da Caianiello a Napoli.<br />

Io mi sono ammalato, la mia vista<br />

si è abbassata, ma il cuore mi sostiene<br />

ancora. Questi quattro lazzaroni,<br />

comandano tutta l'Italia, perché<br />

sono diventati anche amici dei<br />

governanti. Ma l'attività non è stata<br />

mai smessa. Ogni giorno ci sono<br />

cinque seminari, cinque convegni!<br />

La Germania, la Francia e l'Austria<br />

si sono messi a disposizione <strong>del</strong>l'Istituto<br />

e ogni due tre mesi organizzano<br />

un convegno di alta storia, alta<br />

filosofia, di alta letteratura, di antropologia,<br />

di alte scienze.<br />

Quindi noi siamo stati sostenuti<br />

dall'Europa, perché l'Europa ha detto:<br />

“Voi avete creato un grande Istituto<br />

Superiore di Studi in Germania,<br />

proprio mentre la Germania abbandonava<br />

la grande filosofia classica tedesca<br />

, proprio mentre la Francia dopo<br />

la morte di Addo ha abbandonato<br />

completamente la cultura classica.<br />

Dopo la morte di Chocev e di Richer<br />

ha abbandonato la filosofia, è stata<br />

facoltativa la filosofia. In Germania,<br />

in Francia, e poi immediatamente<br />

dopo in Spagna. Vergogna per l'Europa!..<br />

achtung Europa!..ho gridato<br />

dalla radio francese e dalla radio<br />

tedesca.<br />

Attenta Europa!... al destino in cui<br />

incontro vai!... perché Thomas<br />

Mann l'ha ricordato nel '32, prima<br />

<strong>del</strong>l'arrivo di Hitler, dando ragione al<br />

fratello, che l'aveva capito per prima<br />

che cosa significava questo itinerario<br />

<strong>del</strong>la Germania verso i forni di Auschwitz.<br />

Ora signori, la Germania,<br />

gli ambienti colti, si sono messi insieme<br />

e hanno finanziato il congresso<br />

<strong>del</strong>l'Istituto. La Francia si è messa<br />

insieme, la parte migliore, e hanno<br />

finanziato la traduzione completa<br />

di Giordano Bruno. Se l'Europa<br />

ha potuto creare una grande scienza<br />

di base, una grande filosofia, lo si deve<br />

a Giordano Bruno.<br />

E’ arrivato Kristeller a Napoli e ha<br />

detto: “Marotta, Pugliese Carratelli,<br />

fatevi dire la verità! Praticamente<br />

Atene, luminoso esempio di civiltà,<br />

21<br />

ma tanto rispetto alla Magna Grecia<br />

<strong>del</strong> sesto secolo, dove Platone venne<br />

a imparare la filosofia di Pitagora e<br />

di Parmenide e poi andò a fondare<br />

la sua accademia ad Atene e non<br />

riuscì ad impedire la decadenza a la<br />

Grecia.<br />

Se volete verrò a raccontare perché<br />

Napoli è incapace oggi di creare una<br />

classe dirigente, perché l'Italia non<br />

può creare una grande classe dirigen-<br />

te, ci sono le ragioni storiche che hanno<br />

svelato questo meccanismo nuovo<br />

che abbiamo creato a Napoli, creato<br />

da Kristeller, da Gadamer, da Pugliese<br />

Carratelli, da Federico Chaboad,<br />

Eugenio Carelli.<br />

Questo meccanismo che ci ha insegnato<br />

a perforare la storia e capire<br />

perché, dopo la distruzione <strong>del</strong>la classe<br />

dirigente, migliaia e migliaia di intellettuali<br />

di Napoli, mai più si è potuto<br />

creare una vera classe dirigente,<br />

a Napoli e Italia.

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