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Rubrica<br />
di<br />
EnoGastronomia<br />
di Annito Abate<br />
email: annito.abate@libero.it<br />
blog: www.annitoabate.wordpress.com<br />
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
Amicizia, Arte, Musica e Cantine Aperte<br />
L’Amicizia in Cantina: il tema portante <strong>del</strong>la XXI edizione di<br />
Cantine Aperte declinata nelle varie forme di arte, musica,<br />
spettacolo buon cibo ed ovviamente ottimo vino<br />
Auto storiche in Cantina: accoglienza <strong>del</strong>le Storiche FIAT, un<br />
corteo di auto d’epoca, capitanato da una bellissima Torpedo<br />
Blu, che ha portato gli enoturisti in giro tra le vigne<br />
Arte in Cantina: un’opera d’arte in bottaia, un occhio che<br />
interpreta la trasparenza e l’introspezione tra visioni interiori<br />
(la mente) ed esteriori (il mondo circostante)<br />
Associo l’appuntamento di Cantine Aperte<br />
all’inizio <strong>del</strong>l’estate, ricordo, nelle edizioni<br />
passate, che già i campi si tingevano di<br />
gialli nel tentativo di prendere il sopravvento sui<br />
verdi rigogliosi <strong>del</strong> mondo vegetale irrorato dalle<br />
acque primaverili.<br />
Quest’anno parto, invece, in maglione e quasi<br />
debbo accendere, in auto, il riscaldamento; una<br />
domenica fredda, ma comunque abbastanza luminosa,<br />
un cielo che, alla partenza, regala più tonalità<br />
di grigio e che, lungo la strada, quasi ad invitare<br />
al sorriso, fa spazio al sole che mi scorta<br />
fino al piazzale d’ingresso <strong>del</strong>la Cantina Terredora,<br />
in via Serra a Montefusco, rigorosamente<br />
in Terra d’Irpinia.<br />
Superato il cancello si apre la prospettiva <strong>del</strong>l’ingresso,<br />
capannelli di persone si addensano nel<br />
parcheggio dove sostano, in bella mostra, le auto<br />
storiche che di li a poco sarebbero partite alla<br />
volta <strong>del</strong>le vigne equipaggiate da sorridenti wine-lovers<br />
vogliosi di sfilare in corteo nella bucolica<br />
minigita prevista tra i colli d’Irpinia.<br />
E’ festa in tutte le Cantine che aderiscono all’iniziativa<br />
e si sente nell’aria il tema di questa ventunesima<br />
edizione: “A” che sta per “Amicizia”,<br />
quella declinata nelle sue diverse e variegate forme<br />
e rappresentazioni: arte, musica, spettacolo,<br />
buon cibo ed, ovviamente, ottimo vino.<br />
Seicentomila bottiglie stappate, più di un milione<br />
di visitatori e mille Aziende coinvolte dal Movimento<br />
Turismo <strong>del</strong> Vino per questo atteso<br />
evento annuale, l’appuntamento più famoso,<br />
quello che permette di vedere, con occhi diversi,<br />
i Territori <strong>del</strong>l’enologia e <strong>del</strong>la viticoltura, quello<br />
che apre le porte <strong>del</strong>le Cantine ai tantissimi<br />
“enoturisti” alla scoperta <strong>del</strong> mondo e <strong>del</strong>la cultura<br />
<strong>del</strong> vino direttamente sul luogo di produzione.<br />
Tra le realtà enoiche d’Irpinia scelgo quella<br />
più rappresentativa, la cui Padrona di Casa,<br />
Daniela Mastroberadino, è anche la Presidente<br />
Nazionale <strong>del</strong>l’Associazione che, dal 1993, ha<br />
ideato l’avvenimento.<br />
“A” che sta per “Amicizia” e che per la Cantina-<br />
Terredora diventa un modo per idearne cinque<br />
modi diversi per declinarla. «Vengo a prenderti<br />
stasera sulla mia torpedo blu, l'automobile sportiva<br />
che mi dà un tono di gioventù» è il ritornello<br />
<strong>del</strong>la famosissima canzone di Gaber che sarebbe<br />
venuto in mente a tutti guardando il mo<strong>del</strong>lo<br />
parcheggiato a sinistra: una lucente Fiat 520<br />
Torpedo il cui colore può essere facile da indovinare.<br />
L’Amicizia come simpatia tra Terre diverse<br />
simboleggiata dall’accoglienza, in Cantina, dei<br />
proprietari (con famiglia al seguito) <strong>del</strong>le Auto<br />
Storiche FIAT <strong>del</strong>la Regione Puglia che hanno<br />
portato a spasso i tanti appassionati scesi in campo<br />
in questa fredda domenica di fine maggio.<br />
L’Amicizia come arte simboleggiata da un vernissage<br />
per l’installazione di un’opera nella bottaia;<br />
Antonio Mele ha reinterpretato, con materiali<br />
poveri, contadini (corda e legno di castagno),<br />
lo scambio tra artista e vinificatore attraverso<br />
la figura di un occhio che va inteso anche<br />
come trasparenza e come introspezione tra vi-<br />
G<br />
sioni interiori (la mente) ed esteriori (il mondo<br />
circostante). Proprio l’arte è stato il tema portante<br />
degli ultimi tre anni <strong>del</strong> Movimento Turismo <strong>del</strong><br />
Vino attivo in Irpinia che ha voluto la collaborazione<br />
diretta di alcuni pittori per disegnare etichette<br />
o decorare bottiglie presentate poi in altri<br />
eventi tematici.<br />
L’Amicizia come musica simboleggiata dalle note<br />
di Fabrizio De Andrè ispirate alle poesie di<br />
Spoon River di Edgar Lee Masters che hanno<br />
riempito la Cantina risalendo tra i cartoni di vini<br />
ed i lignei pallet pronti ad essere spediti.<br />
L’amicizia come cibo, o meglio abbinamento di<br />
pietanze ai nettari di bacco in degustazione simboleggiata<br />
dalle preparazioni di Fiorella Perretta<br />
<strong>del</strong>l’'Associazione Nazionale Cuoche a Domicilio<br />
per valorizzare, conservare e divulgare le ricette<br />
tradizionali preparate da appassionate di cucina<br />
di ogni Regione d'Italia, un patrimonio immenso<br />
da tutelare e raccontare attraverso ricette, storie<br />
di famiglie, territorio, prodotti tipici, lavoro dei<br />
produttori. E la Cuoca a Domicilio ha offerto l’arte<br />
dei suoi sapori a chilometro zero che, in particolare,<br />
ha preparato i “cicatielli cu lu pulieio”,<br />
in lingua italica “i cavatelli con il puleggio”, una<br />
pianta aromatica (famiglia <strong>del</strong>la mentuccia) dai<br />
fiori lilla e dalle foglie piccole e colorate di verde<br />
scuro conosciuta già in epoca romana ed usata<br />
per curare raffreddori e disturbi respiratori (chissà<br />
che la ricetta non sia stata ispirata dalla rigida<br />
giornata di questo atipico inizio estate proprio<br />
per arginare eventuali malanni).<br />
L’amicizia come vino, scambio ed integrazione<br />
tra produttori ed aree vitivinicole diverse, quattro<br />
grandi Cantine; un’amicizia nata, qualche anno<br />
fa, nel cuore degli Stati Uniti, in Arizona durante<br />
un viaggio di lavoro, durante il quale si sono<br />
conosciuti i proprietari di quattro Aziende. «Ci<br />
siamo incontrati ancora a Phoenix ed abbiamo<br />
pensato di festeggiare, insieme, l’evento di Cantine<br />
Aperte <strong>2013</strong>, un modo per scambiare le nostre<br />
esperienze e cementare la nostra amicizia;<br />
negli USA è l’anno <strong>del</strong>la cultura italiana» racconta<br />
Daniela Mastroberardino sorridente ed orgogliosa.<br />
Ed infatti, in ognuna <strong>del</strong>le quattro cantine, gli<br />
enoturisti hanno avuto modo di degustare i vini<br />
<strong>del</strong>le altre Aziende: Castello di Luzzano di Rovescala<br />
(PV), Maso Poli di Lavis (TN), Marenco<br />
di Strevi (AL) ed, ovviamente, Terredora.<br />
Come nei titoli di coda, trovo doveroso elencare<br />
le altre Cantine Irpine, oltre Terredora, che hanno<br />
inteso onorare la cultura <strong>del</strong> vino lasciando le loro<br />
porte “aperte” al mondo <strong>del</strong>l’enoturismo:<br />
Azienda Agricola Antonio Caggiano, Azienda<br />
Agricola Di Marzo, Cantine Famiglietti, Feudi Di<br />
San Gregorio, Tenuta Cavalier Pepe.<br />
E’ quasi sera, salgo in auto, gli occhi guardano<br />
per un attimo l’immagine <strong>del</strong>la Cantina riflessa<br />
nello specchietto retrovisore, metto in moto e<br />
parto, torno a casa ricco di un’altra esperienza e<br />
con un’altra storia da raccontare. In testa ho ancora<br />
il motivo <strong>del</strong>la canzone di Gaber: «Vengo a<br />
prenderti stasera, suono il clacson, scendi giù, e<br />
mi troverai seduto sulla mia torpedo blu».<br />
23<br />
ustoeacapo<br />
architetture <strong>del</strong> sapore<br />
Dal 1993, ultima<br />
domenica di<br />
maggio, Cantine<br />
Aperte è l’appuntamento<br />
che<br />
l’enoturista non<br />
può perdere; “A”<br />
come Amicizia,<br />
nelle diverse manifestazioni,<br />
è il<br />
tema scelto per<br />
la ventunesima<br />
edizione<br />
Musica in Cantina: le suadenti canzoni di Fabrizio De Andrè<br />
ispirate alle poesie di Spoon River di Edgar Lee Masters, interpretate<br />
dal Gruppo “La gonna di Jenny”<br />
Cibo in Cantina: abbinate ai vini in degustazione le preparazioni<br />
di Fiorella Perretta <strong>del</strong>l’'Associazione Nazionale Cuoche<br />
a Domicilio<br />
I Vini <strong>del</strong>le altre “Cantine Aperte” in Cantina: Castello di<br />
Luzzano di Rovescala (PV), Maso Poli di Lavis (TN), Marenco<br />
di Strevi (AL)