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Gaetano Greco - Dipartimento di Storia

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G. GRECO, Lezioni <strong>di</strong> <strong>Storia</strong> della Chiesa. 2<br />

Eresie e riforme fra XI e XIV secolo<br />

Fra il 1000 ed il 1250 l’Italia è stata considerata la culla dell’eresia.<br />

Caratteri <strong>di</strong>ffusi nelle eresie italiane dell'XI secolo erano:<br />

a) la fuga dal mondo: eremitismo, anche citta<strong>di</strong>no<br />

b) il rifiuto della materia, della corporeità<br />

c) il rifiuto delle istituzioni ecclesiastiche<br />

d) promotori dell'eresia: persone me<strong>di</strong>o-colte, chierici compresi.<br />

A partire poi dalla seconda metà del XII secolo, in coincidenza con le lotte delle<br />

aristocrazie urbane nei confronti dei poteri dei vescovi, la <strong>di</strong>ssidenza religiosa, che fino ad<br />

allora aveva avuto le sue ra<strong>di</strong>ci soprattutto nelle campagne, cominciò a ra<strong>di</strong>carsi<br />

soprattutto nelle gran<strong>di</strong> città manifatturiere.<br />

Di queste tendenze ereticali, in parte anche <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile in<strong>di</strong>viduazione, è esemplare il caso<br />

del patrizio piacentino<br />

-- Ugo Speroni<br />

che fra il 1175 ed il 1185 compilò un trattato teologico, nel quale pare che sostenesse i<br />

seguenti principi<br />

- le pratiche ascetiche e le opere pie raccomandate dalla Chiesa non servono a niente: solo<br />

Dio è padrone del destino dell’uomo, che è quin<strong>di</strong> predestinato alla salvezza o alla<br />

dannazione<br />

- la comunicazione con l’al<strong>di</strong>là si realizza solamente attraverso una santificazione<br />

dell’anima, sotto l’effetto della grazia<br />

- la Chiesa gerarchica ed i sacerdoti non hanno nessun titolo per riven<strong>di</strong>care il ruolo <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>atrice fra gli uomini e Dio<br />

- l’organizzazione ecclesiastica è fondata su un rapporto fra chierici e laici simile a quello<br />

esistente fra padroni e schiavi.<br />

Questa corrente, i cui aderenti presero il nome <strong>di</strong> Speroniani, si <strong>di</strong>ffuse anche in Germania<br />

e durò fino alla metà del XIII secolo.<br />

Nel XII secolo come in Linguadoca, Renania e nei Paesi Bassi, grande <strong>di</strong>ffusione ebbe<br />

anche nell’Italia settentrionale – in particolare in Lombar<strong>di</strong>a - l’eresia dei<br />

-- Catari (= puri)<br />

confusi – a partire dai primi decenni del XII secolo - con i Patarini, dopo che papa Urbano<br />

II aveva condannato il loro rifiuto nei confronti dei sacramenti impartiti da ecclesiastici<br />

indegni.<br />

Le caratteristiche del movimento cataro, che era segnato da un forte <strong>di</strong>namismo apostolico,<br />

erano:<br />

- una lettura rigorosa e letterale del Nuovo Testamento<br />

- una visione ideologica rigorosamente dualistica: antagonismo fra Dio, signore dello spirito,<br />

e Mammona, signore della materia e principio del male<br />

- il rifiuto dei sacramenti, dell’Incarnazione <strong>di</strong> Cristo, dell’Antico Testamento (tranne i libri<br />

profetici), la proprietà privata e la guerra<br />

- l’organizzazione <strong>di</strong> una vera e propria Chiesa catara alternativa, puramente spirituale,<br />

organizzata sulle due figure <strong>di</strong><br />

a) «perfetti»: i «veri credenti», che, avendo ricevuto il consolamentum dopo un lungo<br />

periodo <strong>di</strong> prova, vivevano esclusivamente d’elemosine, secondo un regime<br />

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