G. GRECO, Lezioni <strong>di</strong> <strong>Storia</strong> della Chiesa. 2 I MOVIMENTI RELIGIOSI FRA ANTICHITÀ E MEDIOEVO 2
G. GRECO, Lezioni <strong>di</strong> <strong>Storia</strong> della Chiesa. 2 Le eresie dei primi secoli Già nei primi secoli il Cristianesimo non presenta un assetto ideologico e dottrinale sempre unitario. Nascono e si <strong>di</strong>ffondono tutta una serie <strong>di</strong> movimenti eterodossi, che non <strong>di</strong> rado danno luogo a chiese scismatiche. Prima <strong>di</strong> accennare a queste eresie, bisogna ricordare quel movimento religioso-filosofico, conosciuto con il nome <strong>di</strong> - Gnosticismo Si tratta <strong>di</strong> una corrente religiosa <strong>di</strong> tipo dualista e sincretistico, che ebbe grande <strong>di</strong>ffusione fra il I ed il III secolo dopo Cristo, proprio agli inizi del Cristianesimo, ma non fu una vera e propria eresia, perché traeva origine in parte dalle filosofie ellenistiche (neopitagorismo e neoplatonismo) ed in parte ancora su correnti misteriche e magico-astrologiche orientali, con il concorso <strong>di</strong> elementi ebraici ed ermetici. Il complesso delle dottrine gnostiche trovò poi nella figura salvifica <strong>di</strong> Gesù una sorta <strong>di</strong> punto <strong>di</strong> approdo. Normalmente si <strong>di</strong>stinguono due tipi <strong>di</strong> gnosi (= conoscenza): a) una gnosi «volgare», <strong>di</strong>visa in tantissime sette (ofiti, barbelioti, perati, cainiti), fra i quali prevalevano le pratiche magiche e gli elementi astrologici iranico-babilonesi; b) una gnosi «dotta», alla quale aderirono pensatori come Basilide, Valentino, Marcione ed anche Origene. Secondo la gnosi dotta, vi era una conoscenza privilegiata, riservata a pochi, agli “iniziati”: in virtù <strong>di</strong> questo dono questi iniziati potevano pervenire sia alla visione del <strong>di</strong>vino che alla salvezza personale. Quin<strong>di</strong>, per la salvezza non erano <strong>di</strong> alcuna importanza né la fede né le buone opere: anzi, siccome qualsiasi legge morale era considerata inferiore alla gnosi, gli gnostici alternavano atteggiamenti <strong>di</strong> rigoso ascetismo con eccessi (soprattutto in campo sessuale). Quanto ai fondamenti della sua riflessione teologica, la gnosi dotta partiva dal concetto neoplatonico <strong>di</strong> "emanazione": da Dio (definito anche "Essere Infinito", "Eone Perfetto" o "Abisso") procedono per emanazione <strong>di</strong>versi esseri inferiori (gli "eoni": una trentina, dei quali l'ultimo è Sophia), che tutt'insieme formano la pienezza del <strong>di</strong>vino (il "pleroma"). Da questo "pleroma" deriva - per degenerazione - il mondo materiale, che è or<strong>di</strong>nato da un "demiurgo" (una sorta <strong>di</strong> <strong>di</strong>vinità inferiore). L'anima dell'uomo contiene sì una scintilla dell'essere <strong>di</strong>vino, ma questa scintilla è persa nella materialità del corpo: allora per salvare gli uomini Dio ha inviato un "eone", Gesù, la cui incarnazione e la cui morte sono soltanto simboliche. Soltanto gli iniziati, illuminati dalla conoscenza portata da Gesù, potranno salvarsi, risalendo al "pleroma" dopo la morte, con un viaggio all'in<strong>di</strong>etro, durante il quale progressivamente si abbandonano gli aspetti materiali e corporei. Fra le <strong>di</strong>verse eresie dei primi secoli dell'espansione cristiana rico<strong>di</strong>amo qui le principali: - Docetismo Si tratta <strong>di</strong> una tendenza teologica eterodossa, il cui nome deriva dal termine greco dokéin (= sembrare) e che si è manifestata sotto varie forme dal I al IV sec. d. C. Il nucleo fondamentale <strong>di</strong> questa dottrina consisteva nel negare che nel Cristo uomo esistesse 3
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