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Gaetano Greco - Dipartimento di Storia

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G. GRECO, Lezioni <strong>di</strong> <strong>Storia</strong> della Chiesa. 2<br />

un semplice appello a fare il bene. Inoltre, per i bambini non vi sarebbe alcun bisogno del<br />

battesimo: a fondamento <strong>di</strong> questa posizione vi era la negazione che il peccato originale<br />

fosse trasmesso da Adamo ai suoi <strong>di</strong>scendenti.<br />

Nel 418 il Concilio Ecumenico <strong>di</strong> Cartagine condannò i Pelagiani, e la Chiesa così affermò<br />

l'esigenza assoluta della grazia per la salvezza dell'uomo.<br />

- Monofisismo<br />

Secondo questa eresia, sostenuta nel V secolo dall’archimandrita <strong>di</strong> Costantinopoli Eutiche,<br />

Gesù possedeva una sola natura (mónos +physis), quella <strong>di</strong>vina, che aveva assorbito la<br />

natura umana, presente solo in forma apparente. Questa dottrina fu condannata dal IV<br />

Concilio ecumenico <strong>di</strong> Calcedonia (453), convocato apposta dall'imperatore Marciano: in<br />

questa occasione fu confermato il dogma della doppia natura – <strong>di</strong>vina e umana – nell'unica<br />

persona <strong>di</strong> Cristo.<br />

Questa eresia è stata seguita dalla Chiesa dei Copti del regno <strong>di</strong> Abissinia (dove s.<br />

Frumenzio aveva introdotto il cristianesimo nel IV sec.), che è rimasta alle <strong>di</strong>pendenze della<br />

Chiesa egiziana fino al 1951(il capo abissino - l’abuna - era un <strong>di</strong>gnitario nominato da<br />

Alessandria), nonché dai Giacobiti <strong>di</strong> Siria, Armenia e Mesopotamia.<br />

- Nestorianesimo<br />

Questa eresia prende il nome dal monaco Nestorio, patriarca <strong>di</strong> Costantinopoli tra il 428 ed<br />

il 431. Nestorio (<strong>di</strong> cui è pervenuto il Libro <strong>di</strong> Eraclide) riteneva che Cristo fosse formato da<br />

due nature perfettamente <strong>di</strong>stinte, due persone congiunte l'una con l'altra tramite un'unione<br />

puramente morale; che la Madonna potesse essere chiamata soltanto “madre <strong>di</strong> Cristo” e non<br />

già “madre <strong>di</strong> Dio”; che non fosse possibile che il Verbo <strong>di</strong>vino potesse essersi<br />

effettivamente incarnato e potesse essere morto sulla Croce.<br />

La dottrina nestoriana fu combattuta duramente da Cirillo <strong>di</strong> Alessandria (la cui opera è<br />

fondamentale per la definizione del dogma dell'incarnazione) e venne condannata dal<br />

Concilio <strong>di</strong> Efeso del 431. I nestoriani si rifugiarono in Persia, fondandovi la Chiesa<br />

Nestoriana, e svolsero una grande attività missionaria in In<strong>di</strong>a ed in Cina, con milioni <strong>di</strong><br />

seguaci, finché su <strong>di</strong> essi si abbatterono le persecuzioni dei principi mongoli mussulmani,<br />

che ridussero i nestoriani a poche migliaia <strong>di</strong> fedeli.<br />

- Monotelismo<br />

Questa antica eresia cristologica del VII secolo affermava l'esistenza in Gesù <strong>di</strong> una sola<br />

volontà (mónos +thélein): la volontà umana, fisica, <strong>di</strong> Gesù sarebbe stata determinata nel suo<br />

agire terreno dalla volontà <strong>di</strong>vina, dal Verbo unito ipostaticamente alla natura umana.<br />

Contrapposto al nestorianesimo, il monotelismo rappresenta una ripresa attenuata del<br />

monofisismo, del quale sposta l'accento dall'unità della natura all'unità della volontà: pur<br />

conservando la <strong>di</strong>stinzione fra la natura umana e la natura <strong>di</strong>vina nella persona <strong>di</strong> Cristo, i<br />

monoteliti ritenevano che la prima fosse subor<strong>di</strong>nata alla seconda.<br />

Formulata per la prima volta da Severo d'Antiochia agli inizi del V secolo (come “unica<br />

energia”), questa dottrina fu rielaborata nel VII secolo dal patriarca <strong>di</strong> Costantinopoli<br />

Sergio, al fine <strong>di</strong> ricomporre l'unità fra l’ortodossia ed il monofisismo. Nacque un acceso ed<br />

intricato <strong>di</strong>battito.<br />

Il terzo Concilio <strong>di</strong> Costantinopoli (680-681) risolse la questione, affermando l’esistenza in<br />

Cristo <strong>di</strong> due <strong>di</strong>stinte volontà, ciascuna secondo la sua <strong>di</strong>versa natura, ma sempre concor<strong>di</strong><br />

perché trovano la loro unità nel soggetto agente, la persona <strong>di</strong> Gesù Cristo.<br />

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