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F<strong>il</strong>e riservato ad esclusivo fine di studio<br />
Le misure di prevenzione e <strong>il</strong> degrado delle garanzie<br />
relazionati all’ambito di polizia preventivo-penale. La deducib<strong>il</strong>ità dei costi da reato<br />
rispetto ai proventi finisce per costituire solo un mostro giuridico generato da strumentali,<br />
indebite confusioni tra fiscalità e penalità preventiva – nel cui guazzabuglio<br />
giuridico sarebbe semmai più congruo (beninteso: in logica interna) stab<strong>il</strong>ire per i<br />
costi l’indeducib<strong>il</strong>ità tout court, e anzi per i proventi più consone misure ablative.<br />
Nel nuovo codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione (decr. Lgs.<br />
6 settembre 2011, n. 159), la misura di prevenzione patrimoniale è disgiunta dalla<br />
misura di prevenzione personale e anche dalla pericolosità del soggetto proposto (che<br />
può anche essere morto) (art. 18); l’azione di prevenzione è indipendente dall’azione<br />
penale (art. 29), e mira appunto all’acquisizione allo Stato dei patrimoni di provenienza<br />
anche presuntivamente <strong>il</strong>lecita, prevedendo penetranti indagini patrimoniali<br />
estese a coniugi, figli, conviventi e persone fisiche o giuridiche patrimonialmente<br />
collegate di fatto. Rimane però l’ancoramento ad una lunga e complessa lista di<br />
soggetti “destinatari” (art. 16) che grosso modo e in poche parole sono riconducib<strong>il</strong>i<br />
ai sospettati di criminalità organizzata o di certi reati o di abitualità nel reato o dedizione<br />
al reato.<br />
La tassazione dei proventi da reato ha invece un ambito di applicab<strong>il</strong>ità soggettiva<br />
molto più vasto. Noto al riguardo solo che anche le persone giuridiche potrebbe ritenersi<br />
che commettano reati, a seguito della caduta del principio societas delinquere<br />
non potest sancito dal decr. lgs. 231/2001 e dalla correlata giurisprudenza penale che<br />
ravvisa nella relativa disciplina una responsab<strong>il</strong>ità di natura penale 43 , per fatto proprio<br />
44 , che riprende lo schema del concorso di persone nel reato 45 (e che comprende<br />
anche l’“ente” consistente in una “impresa individuale” 46 ).<br />
Tutta la materia meriterebbe un più attento coordinamento, perché la situazione<br />
attuale è in sintesi la seguente: i redditi da reato devono essere dichiarati altrimenti<br />
si commette reato di omessa dichiarazione di redditi – violazione disconosciuta del<br />
principio per cui lo Stato non può costringere all’autoincriminazione tramite norme<br />
43 Cass. Pen., sez. II, 30 gennaio 2006, n. 3615, in Cass. pen., 2007, p. 74.<br />
44 La Corte di Cassazione, con sentenza n. 27735 (depositata <strong>il</strong> 16 luglio 2010), in Cass. pen., 2011,<br />
n. 5, p. 648 ss. (con nota di A. Agnese, La natura della responsab<strong>il</strong>ità da reato degli enti, ivi, p. 1882),<br />
ha dichiarato manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 5 d. lgs.<br />
231/2001, sollevata con riferimento all’art. 27 Cost., “poiché l’ente non è chiamato a rispondere per un<br />
fatto altrui, bensì proprio, atteso che <strong>il</strong> reato commesso nel suo interesse e o a suo vantaggio da soggetti inseriti<br />
nella compagine della persona giuridica deve ritenersi tale in forza del rapporto di immedesimazione organica<br />
che lega i primi alla seconda. La Corte ha pure precisato che non si tratta di una forma di responsab<strong>il</strong>ità<br />
oggettiva, essendo prevista necessariamente, per la sua configurab<strong>il</strong>ità, la sussistenza della cosiddetta “colpa di<br />
organizzazione” della persona giuridica”.<br />
45 Corte di Cassazione, sezioni unite penali, 27 marzo 2008, n. 7.<br />
46 Cassazione Penale, sez. III, 15 dicembre 2010 c.c., n. 15657, Sferrazza, in Cass. pen., 2011, 7/8,<br />
p. 2556; si veda al riguardo L. Pistorelli, I destinatari delle norme sulla responsab<strong>il</strong>ità da reato nella<br />
giurisprudenza di legittimità, in La responsab<strong>il</strong>ità amministrativa delle società e degli enti (www.rivista231.<br />
it), 2011, 4, p. 173.<br />
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