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il libro - Silvio Riondato

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136 D. Provolo<br />

F<strong>il</strong>e riservato ad esclusivo fine di studio<br />

52, 3° Cost., secondo cui «l’ordinamento m<strong>il</strong>itare si informa allo spirito democratico<br />

della Repubblica».<br />

Non è un caso dunque che <strong>il</strong> Maestro, proprio nel 1978, dia alle stampe <strong>il</strong> suo<br />

scritto Sul diritto penale m<strong>il</strong>itare dell’atteggiamento interiore, nel quale egli si trova a<br />

riflettere sul nuovo ruolo che <strong>il</strong> m<strong>il</strong>itare deve assumere in considerazione del processo<br />

di democraticizzazione che ha coinvolto le Forze armate.<br />

Alla luce di tale processo, non è più possib<strong>il</strong>e abbracciare l’idea, ben radicata nella<br />

tradizione, secondo cui l’individuo perde lo status di cittadino nel momento in cui<br />

entra a far parte dell’istituzione m<strong>il</strong>itare, la quale costituisce un corpus separato dal<br />

resto della società. Al contrario, come ben osserva Bettiol, <strong>il</strong> m<strong>il</strong>itare è un tipo di<br />

cittadino speciale, arricchito di diritti e di doveri che l’ordinamento cui appartiene<br />

gli impone rendendolo partecipe di quella funzione (la difesa della Patria) che la<br />

Costituzione qualifica come «sacra» 11 .<br />

Il m<strong>il</strong>itare non può più, dunque, in alcun modo essere considerato «solo “carne da<br />

cannone”, uomo alienato, ma un cittadino che sente non già diminuiti ma potenziati<br />

i suoi diritti e i suoi doveri» 12 . Per quanto possano operare norme speciali in relazione<br />

alla caratterizzazione del rapporto che unisce <strong>il</strong> soldato allo Stato o in ragione delle<br />

particolari situazioni nelle quali <strong>il</strong> m<strong>il</strong>itare è chiamato ad agire, non sono ammissib<strong>il</strong>i<br />

norme in contrasto con i principi sanciti dalla Costituzione 13 . Come esattamente<br />

osserva <strong>il</strong> Maestro, la disciplina non è in sé una realtà antidemocratica; detto altrimenti,<br />

non è che l’idea di disciplina implichi l’obbedienza cieca, anche all’ordine<br />

<strong>il</strong>legittimo: <strong>il</strong> vero problema è in realtà quello dell’individuazione dei limiti al dovere<br />

di obbedienza gerarchica. Secondo Bettiol, nel mondo m<strong>il</strong>itare la disciplina «deve<br />

diventare un modo di essere dell’orientamento personale dell’appartenente alle forze armate<br />

per cui la astensione da ogni tipo di azione penalmente r<strong>il</strong>evante deve essere un<br />

modo normale e sistematico della mente e della coscienza del m<strong>il</strong>itare» 14 . Dunque <strong>il</strong><br />

richiamo alla coscienza non è un vago richiamo all’elemento emotivo o irrazionale,<br />

alle personali vedute del m<strong>il</strong>itare, bensì ad una coscienza per così dire «qualificata» in<br />

quanto orientata verso <strong>il</strong> rispetto della legge anche penale.<br />

E del resto, la figura, per così dire, «ideale» di m<strong>il</strong>itare disegnata dalla legge sui<br />

principi (peraltro di recente trasfusa nel nuovo Codice dell’ordinamento m<strong>il</strong>itare del<br />

2010) 15 è quella del m<strong>il</strong>itare che tenga positivi comportamenti orientati alla tutela<br />

11 Cfr. G. Bettiol, Sul diritto penale m<strong>il</strong>itare dell’atteggiamento interiore (1978), in Scritti giuridici 1966-<br />

1980, Cedam, Padova 1980, p. 258.<br />

12 Ivi, p. 257.<br />

13 Cfr. ivi, p. 257-258.<br />

14 Ivi, p. 258.<br />

15 Il D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66, recante <strong>il</strong> Codice dell’ordinamento m<strong>il</strong>itare, ha abrogato sia la l.<br />

382/1978 che <strong>il</strong> regolamento di disciplina (d.P.R. 545/1986). Con <strong>il</strong> Codice dell’ordinamento m<strong>il</strong>itare<br />

<strong>il</strong> legislatore ha inteso disciplinare «l’organizzazione, le funzioni e l’attività della difesa e sicurezza m<strong>il</strong>itare<br />

e delle Forze armate» (art. 1), procedendo al riassetto del complesso quadro normativo previgente in

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