counseling per gli operatori della salute - Api Formazione
counseling per gli operatori della salute - Api Formazione
counseling per gli operatori della salute - Api Formazione
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Innanzitutto è pressoché impossibile riferirsi ad un’équipe quando vi è un marcato turnover<br />
del <strong>per</strong>sonale: infatti le risorse entranti costringono il gruppo a continui adattamenti.<br />
L’équipe <strong>per</strong> diventare effettiva e sviluppare tutte le sue potenzialità richiede tempi<br />
opportuni: in alcuni casi la direzione organizza momenti di gruppo lontani dal contesto di<br />
lavoro durante i quali l’équipe si impegna intensamente in sessioni che hanno l’obiettivo di<br />
velocizzare lo strutturarsi delle dinamiche del gruppo ed il far emergere aspetti che nella<br />
pratica quotidiana rimangono in ombra o scarsamente esplicitati. Alcuni o<strong>per</strong>atori creano<br />
poi spontaneamente “miniteam” in grado di aiutarsi l’un l’altro, pur avendo in tal modo uno<br />
scarso impatto sull’insieme de<strong>gli</strong> o<strong>per</strong>atori del servizio. In effetti <strong>per</strong>ché un’équipe sia<br />
efficace deve basarsi sulla spinta di almeno alcuni suoi membri, includendovi se possibile<br />
la risorsa che esercita un’adeguata influenza su tutti <strong>gli</strong> altri colleghi.<br />
In alcuni casi invece non è fattibile creare un’équipe vera e propria. I membri che la<br />
caratterizzano, infatti, pur essendo gratificati dal lavorare insieme, non riescono a<br />
condividere la medesima politica o filosofia rispetto al lavoro: <strong>per</strong> questi gruppi <strong>gli</strong> incontri<br />
risultano utili al fine di mi<strong>gli</strong>orare il senso di coesione tra i membri e di facilitare lo scambio<br />
su questioni e punti di vista differenti.<br />
2.2.2. La rete intorno all’anziano<br />
Anche la rete di <strong>per</strong>sone che assistono l’anziano, oltre a<strong>gli</strong> o<strong>per</strong>atori sociali, tra cui<br />
appunto parenti, vicini, conoscenti patisce le medesime tensioni dei professionisti<br />
qualificati, con la sola ma fondamentale differenza che quest’ultima è spesso poco<br />
abituata a gestire dinamiche di carattere psicologico invalidanti e alla base di forti<br />
resistenze. La natura, l’estensione e la complessità di alcuni problemi, come del resto la<br />
costante presenza del concetto <strong>della</strong> morte, minano emotivamente le <strong>per</strong>sone comuni<br />
esattamente come <strong>gli</strong> o<strong>per</strong>atori addetti all’assistenza in modo anzi ancor più intenso e<br />
marcato. Vi sono poi eccezionali tensioni che insorgono quando l’anziano è colpito da<br />
malattie fisiche o mentali prolungate nel tempo: se <strong>gli</strong> o<strong>per</strong>atori sociali hanno trovato<br />
modalità di sostegno reciproco e anche <strong>gli</strong> infermieri ed il <strong>per</strong>sonale medico si stanno<br />
muovendo nella medesima direzione, non si può dire lo stesso <strong>per</strong> i parenti che<br />
rimangono, invece, esposti a stress continui senza poter contare su appoggi di tipo<br />
psicologico né tantomeno su alcuna rete di condivisione del problema.<br />
Lo stress <strong>per</strong>tanto subito dai parenti è decisamente meno conosciuto ed indagato rispetto<br />
al disagio avvertito da<strong>gli</strong> o<strong>per</strong>atori. La prima area che è importante analizzare nel caso di<br />
parenti che assistono l’anziano è relativa al tipo di bisogno di cui si fanno portavoce:<br />
10