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shree 108 swami ramdas kathia baba - World Nimbarka Parishad

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Capitolo 7<br />

INSEGNAMENTI E DIPARTITA<br />

A volte Babaji Maharaj aveva l‟abitudine di recitare i seguenti versi in Hindi:<br />

Desidera ardentemente un Guru<br />

che riveli se stesso<br />

e dissolva l’oscurità dell’ignoranza.<br />

Ascoltando questo gli chiesi, “Babaji Maharaj, è possibile ottenere la liberazione senza la grazia<br />

del Sadguru? Ci sono persone che approfondiscono lo studio dei testi sacri e si applicano<br />

diligentemente nelle diverse austerità in essi prescritte. Non ha questo un valore?”<br />

Babaji Maharaj chiarificò in questo modo, “Figlio mio, le preghiere in qualche modo possono<br />

essere molto efficaci, se eseguite con devozione possono anche portare a vari poteri occulti, ma non<br />

alla salvezza. Questa può essere realizzata solo con la benedizione del Sadguru, non diversamente.”<br />

Posso infatti garantire, per le esperienze della mia vita, che anche solo per sviluppare un modo di<br />

pensare teistico, uno deve poggiarsi ad un Sadguru. Ho sperimentato più volte che anche se un<br />

semplice ragazzo dovesse essere vicino, non posso indulgere in alcun misfatto e addirittura neanche<br />

in pensieri indecenti. Quando sono in privato però, ho commesso diverse cose disdicevoli,<br />

rassicurato dall‟idea che nessuno l‟avrebbe saputo. Ho spesso permesso alla mia mente di navigare<br />

incoscientemente lungo correnti di pensiero immorali, con la premessa che nessuno lo avrebbe<br />

saputo. Ma poi, ogniqualvolta succedeva che fossi in compagnia di anime chiaroveggenti, ero<br />

sempre apprensivo e facevo estrema attenzione a tenere a bada i pensieri cattivi.<br />

Per paura che i santi potessero leggere i nostri pensieri nascosti, ero super attento in loro<br />

presenza, mentre altre volte ero molto meno preoccupato della mia sregolatezza interiore.<br />

Significa questo che credo nell‟esistenza di Dio? Professando verbalmente di essere teista, potrei<br />

insinuare che un‟altra persona è un ateo e magari andare all‟estremo di biasimarlo per la sua<br />

mancanza di fede.<br />

Ma io lo sono veramente? Sebbene continui a dichiaralo, ho una ferma fede nella Sua esistenza?<br />

Se la vera fede in effetti prevale, come posso trasgredire e non pentirmi? Onnisciente, immanente e<br />

Spettatore di tutti i pensieri e di tutte le azioni, questi in verità sono gli attributi distintivi di Dio. Se<br />

credessi sinceramente a un tale Dio, come posso violare ogni codice morale in presenza di Dio?<br />

Come posso commettere un‟infrazione che non oso fare neanche di fronte ad un bambino di cinque<br />

anni o di un santo che legge il pensiero? Per pura definizione infatti, Dio è presente<br />

simultaneamente in ogni tempo ed ogni luogo ed ha totale consapevolezza. È testimone di tutto ciò<br />

che pensiamo e facciamo. Sempre vicino a noi, vigila su tutti i miei processi fisici e mentali. Se<br />

questo è ciò che realmente credo, come posso commettere una cattiva azione e intrattenere un‟idea<br />

peccaminosa? Comunque, il fatto è che sono incapace di desistere dal pensare e compiere azioni<br />

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