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shree 108 swami ramdas kathia baba - World Nimbarka Parishad

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Nel giro di pochi minuti, un sadhu del nostro ashram arrivò per informare Babaji Maharaj che<br />

era appena giunto un monaco che chiedeva qualcosa da mangiare e per saper se doveva essere<br />

accontentato? Babaji Maharaj si rivolse a Shree Abhoynarayan, “Ecco un vero asceta per te.<br />

Chiamalo e chiedigli il suo nome, capirai immediatamente.”<br />

Dopo poco il monaco si fece avanti da solo e si prostrò davanti a Babaji Maharaj, che chiese,<br />

“Da quale eremitaggio provieni?”<br />

“Dakorji.” rispose il sadhu.<br />

Soddisfatto della risposta Babaji Maharaj disse, “Hai visto, Abhoynarayan? Quello è un famoso<br />

centro spirituale. Se desideri indagare ulteriormente sulla sua buonafede, va avanti ed interrogalo a<br />

fondo. Ti convincerai che quest‟uomo non è un‟impostore, ma rende giustizia al suo sacro vestito.<br />

Portalo con te e fallo mangiare bene.”<br />

Durante una delle peregrinazioni del territorio di Vraja, un bramino caduto in povertà di Giriraji<br />

accompagnò Babaji Maharaj servendolo con eccezionale diligenza e devozione. Nonostante fosse<br />

affitto dall‟asma, superava tutti nel lavoro fisico. Anche prima della circumambulazione, che<br />

richiede circa 45 giorni, questo bramino risiedeva all‟ashram attendendo ai suoi compiti con zelo.<br />

Anche dopo la circumambulazione, tornò e continuò a vivere all‟ashram, ma a causa di un<br />

peggioramento della sua asma, si trovò ad essere completamente incapace di prender parte alla<br />

routine giornaliera dell‟ashram. Un giorno mentre era seduto vicino al fuoco sacro, Babaji Maharaj<br />

lo rimproverò severamente, “Perché stai qua in giro? Non fai mai niente eccetto oziare e prendere<br />

ingiustamente una parte del cibo destinata agli asceti. Lascia l‟eremitaggio immediatamente.” e così<br />

via. Non avendo altre alternative, il bramino se ne andò.<br />

Shree Abhoynarayan, che assieme a me era presente in quel momento, fu profondamente turbato<br />

da quanto accaduto. “Il bramino aveva assistito Babaji Maharaj coscienziosamente per quanto<br />

aveva potuto,” pensò, “ma ora è totalmente inabilitato dall‟asma. Scacciarlo dall‟ashram in queste<br />

condizioni, per di più senza un soldo è terribilmente crudele da parte di Babaji Maharaj.”<br />

Tormentato interiormente, uscì della stanza del fuoco ed andò altrove. Era perso nei suoi pensieri<br />

quando Babaji Maharaj improvvisamente apparì di fronte a lui e gli disse le seguenti parole, “Mio<br />

caro Abhoynarayan, come un bambino non puoi vedere al di là delle apparenze. Questo bramino di<br />

Giriraj si da il caso che sia un aspirante promettente. Sebbene in grande difficoltà e quasi morto di<br />

fame, non è mai stato negligente nelle sue preghiere. Però dopo che gli diedi rifugio nell‟ashram ed<br />

ebbe da mangiare in abbondanza, lasciò che Dio uscisse completamente dai suoi pensieri. Non sarà<br />

facile risvegliare la sua volontà di pregare se continua a vivere nel relativo benessere<br />

dell‟eremitaggio. D‟altro canto, fuori dalla sicurezza di questo rifugio, si sentirà vulnerabile e<br />

tornerà a rivolgersi a Dio. Per Sua grazia non si troverà senza cibo. Non di meno sentendosi non<br />

protetto, tornerà ad aggrapparsi alla preghiera con tutte le sue forze. E questo è esattamente il<br />

motivo per cui l‟ho mandato via. Non comprendi cosa è veramente benefico.”<br />

Le riserve ed il disappunto di Shree Abhoynarayan svanirono.<br />

Un altro giorno, nel corso di una conversazione, Babaji Maharaj rimarcò, “Quelle nobili anime<br />

che hanno ottenuto la liberazione ultima, ma che ancora mantengono un corpo, lo fanno<br />

esclusivamente per il bene degli altri.”<br />

Ricordandosi di Kalyandasji, l‟antico Mahant di un ashram a Davanal Kund nel Kemarvan, che<br />

forniva regolarmente ospitalità a molti poveri viandanti, uno di noi disse, “Kalyandasji è un eremita<br />

dall‟eccelsa benevolenza. Numerosi sono i monaci che sono venuti a Vrindavan ed hanno trovato<br />

rifugio nel suo ashram.”<br />

Babaji Maharaj non sembrava affatto impressionato e disse, “Non mi riferivo a questo tipo di<br />

generosità, questa ha un limitato valore per entrambe le parti. Il beneficiario probabilmente è<br />

sgravato da una piccola irrilevante difficoltà, mentre ciò che il donatore guadagna è una rinascita.<br />

Può essere che quest‟ultimo si reincarni in un re, scortato dovunque vada dal suo seguito di soldati<br />

ed attendenti, proprietario di carrozze, elefanti, cavalli e di una vasta fortuna. Questa però non è la<br />

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