shree 108 swami ramdas kathia baba - World Nimbarka Parishad
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Quarto stadio: Visione equanime e beatitudine ininterrotta implica il quarto stadio. Il<br />
ricercatore santo che dimora a questo livello percepisce ogni cosa come una<br />
manifestazione di Dio Onnipotente, ed il suo senso di distinzione tra<br />
un‟entità ed un‟altra si dissolve completamente. Vede l‟uno nel tutto e il tutto<br />
nell‟uno. Tali persone sono estremamente rare. Piacere e dolore, perdita o<br />
guadagno, niente lo può togliere da un perenne stato di beatitudine celestiale.<br />
Quinto stadio: L‟amore trascendentale per Dio, come incarnato dal Saggio Narada, è il suo<br />
faro. L‟aspirante che si trova a questo stadio risplende spontaneamente per<br />
l‟amore disinteressato ed incausato, per la devozione verso Dio e la Sua<br />
creazione. In sanscrito è conosciuta come Parabhakti o “Naradiya Bhakti” dal<br />
Saggio Narada che ottenne questo stadio grazie ad un dono direttamente da<br />
Dio. In questo stadio, il cercatore ottiene perfetta purezza di mente e cuore e<br />
non è più soggetto a cadere ad un livello inferiore.<br />
I due stadi successivi, il sesto ed il settimo, si schiudono automaticamente con il tempo.<br />
Ricordando la riluttanza di Babaji Maharaj su questo argomento, mi astengo dal descrivere gli<br />
attributi che caratterizzano questi due livelli. A questo proposito, Babaji Maharaj rivelò anche gli<br />
stadi raggiunti dai più prominenti veggenti dei tempi antichi e da alcuni dei tempi moderni come<br />
Guru Nanak, Tulsidas, Sridhar e altri. Sarebbe indiscreto rendere noti questi fatti. Veramente, non<br />
c‟è analisi per quanto erudita possa essere che possa scoprire la natura essenziale di queste anime<br />
illuminate. Solo coloro che hanno guadagnato la visione mistica possono giudicare questi parametri<br />
trascendentali in virtù della propria evoluzione interiore ed esperienza. Concludo questa sezione<br />
ripetendo la visione di Babaji Maharaj che gli atti di quelle grandi anime che dimorano nel settimo<br />
stadio, sorpassano i limiti della comune intelligenza umana. Le loro azioni sono destinate a<br />
vanificare ogni tentativo di analisi razionale. Sono adorati e venerati da tutti.<br />
DISTACCO DALLE SPOGLIE MORTALI<br />
Babaji Maharaj, completata la sua missione terrena, lasciò il suo corpo consumato dagli anni alle<br />
prime luci dell‟ottavo giorno del mese di Magh nell‟anno bengalese 1316 (1909, dell‟era Cristiana).<br />
Meno di tre mesi prima, quando mi avvicinai a lui per porgere i miei saluti alla vigilia del mio<br />
ritorno a Calcutta verso la fine del mese di Kartik, mi disse queste parole, “Figlio mio, prestami<br />
orecchio. Questo mio corpo non è più in forma, è piuttosto instabile. Se e quando riceverai un<br />
telegramma, parti per Vrindavan senza indugi.”<br />
Rattristato gli ricordai, “Ma, Babaji Maharaj, mi hai promesso una volta che tu stesso ti sposterai<br />
al nuovo tempio che è ora in costruzione e allora mi farai lasciare la mia professione per essere qui<br />
al tuo fianco. Il completamento della struttura richiede comunque ancora molto tempo e la tua<br />
promessa può essere mantenuta solo dopo che i lavori saranno finiti. Come puoi abbandonare il tuo<br />
corpo adesso e lasciare le tue parole inadempiute?”<br />
“Non ti preoccupare.” Fu la risposta, “Le mie parole non possono mai mancare di dar frutto.<br />
Perciò, non dimenticare anche quello che ti ho appena detto.”<br />
Dopo poche altre parole, raggiunsi la stazione per tornare a Calcutta.<br />
Per quanto riguarda la salute, Babaji Maharaj sembrava allora piuttosto normale, non potei<br />
discernere ragioni per pensare diversamente. Ciononostante, appena due mesi dopo il mio ritorno a<br />
Calcutta, ricevetti una lettera il 9 di Magh con il messaggio che Babaji Maharaj era morto. Quella<br />
sera stessa, salii sul treno postale ad Howrah e raggiunsi l‟eremitaggio di Vrindavan alla mattina<br />
dell‟11, notai fiumi di lacrime uscire dagli occhi degli animali dell‟ashram e mi fu detto che andava<br />
avanti ininterrottamente dalla dipartita di Babaji Maharaj. Osservai anche una lacrima colare dagli<br />
occhi di loto dell‟idolo della Dea Radhika. Entrambe le immagini mostravano un pallido e penoso<br />
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