shree 108 swami ramdas kathia baba - World Nimbarka Parishad
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Dal momento che il 'potere serpentino' nel mio corpo, salendo dalla base della colonna spinale,<br />
era ostruito a livello del cuore, un giorno lo comunicai a Babaji Maharaj, “Signore, la salita<br />
dell‟energia spirituale è ostacolata a livello del petto.”<br />
Babaji Maharaj disse come spiegazione, “Sì, c‟è un loto in quel centro di consapevolezza, che<br />
rifiuta il passaggio.”<br />
Forse con un po‟ di impazienza, suggerii, “Per favore, gentilmente, non potresti rimuovere<br />
questa barriera?”<br />
Reagì subito con durezza, rimproverandomi severamente, “No, non lo farò.”<br />
Incapace di comprendere la causa della sua rabbia, mi zittii; poco più tardi, comunque, mi fornì<br />
la spiegazione, “Se dovessi adesso sciogliere il nodo nel tuo cuore, non saresti più in grado di<br />
assolvere i molti compiti che ancora ti attendono. Me ne occuperò al momento opportuno.”<br />
In materia di realizzazione divina, sosteneva, il risultato finale non differisce tra chi mette su<br />
famiglia ed un eremita che rinuncia al mondo. Un eremita che pratica le austerità prescritte sviluppa<br />
molti poteri miracolosi con i quali servire gli altri, uno con famiglia in genere no, questa è l‟unica<br />
differenza. In entrambi i casi, la liberazione finale dall‟attaccamento o l‟unificazione con Dio può<br />
essere ottenuta solamente tramite la grazia del Sadguru, i due sistemi sono identici a questo<br />
riguardo. Lo svolgimento dei doveri domestici come stabilito dalle scritture, sostenuto da una<br />
timore incrollabile per Dio nel cuore, era ciò che raccomandava a chi aveva famiglia. Ripetutamente<br />
ammoniva che il modo migliore per ottenere il bene spirituale è quello di essere consapevoli che<br />
Dio è sempre dentro di noi e ci guarda. Come il cuore e la mente si purificano, l‟aspirante sale sette<br />
stadi spirituali, prima l‟uno poi l‟altro. Babaji Maharaj era cauto nel parlare di questi stadi, solo una<br />
volta ebbi la fortuna di ascoltarlo darne una spiegazione. Di questi sette solo i primi cinque sono<br />
descritti nei libri sacri, essendo estremamente raro in ogni epoca che qualcuno si innalzi oltre il<br />
quinto. Mi limiterò quindi ad una breve descrizione di questi cinque. Un po‟ di riflessione su questi<br />
stadi può aiutare gli aspiranti comuni a contenere la vanità sui propri raggiungimenti. D‟altro canto<br />
gli alti ideali possono stimolare una più grande attenzione e dedizione nella ricerca di Dio.<br />
Primo stadio: Il cercatore che si trova nel primo stadio sfugge come veleno ogni<br />
attaccamento ai guadagni o alle perdite terrene, si abbandona anima e corpo<br />
al Sadguru e desidera visitare luoghi sacri. Queste condizioni devono essere<br />
naturali e permanenti, non soggette a fluttuazioni effimere.<br />
Secondo stadio: “Chi sono io? Chi è l‟artefice di tutte le cose?”Contempla l‟aspirante che si<br />
trova nel secondo stadio. Spontaneamente sospinto dalla propria natura, si<br />
interroga e medita incessantemente sul Creatore dell‟infinita varietà dei<br />
fenomeni cosmici, animati e inanimati. Qui, come in ogni altro stadio, queste<br />
cogitazioni devono avvenire senza sforzo e profondamente. Come un assetato<br />
che cerca disperatamente l‟acqua ovunque e non può riposare finché non<br />
beve, la persona che occupa questo stadio non si rilassa finché non ha<br />
conosciuto se stesso ed il Signore dell‟universo.<br />
Terzo stadio: Il fedele devoto che sale a questo stadio, ha una perfetta e ferma<br />
comprensione della natura essenziale dell‟onnipresenza e onniscienza di Dio.<br />
Impara una volta per tutte che Dio, quale originaria ed unica Causa e<br />
Sorgente, pervade e da potere all‟intero panorama delle cose animate e<br />
inanimate fino ai più lontani recessi dell‟universo, incluso il cercatore stesso.<br />
Anche l‟analisi logica può generare le stesse conclusioni, ma è un mero<br />
esercizio intellettuale ed ha vita breve, molto lontano dalla stabile<br />
illuminazione interiore che caratterizza il terzo stadio. Trascende tutte le<br />
limitazioni terrene e ottiene maestria sul sovrannaturale.<br />
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