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Marzo - Agenzia Regionale Centrale Acquisti - Regione Lombardia

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zioni”. Dall’indagine si evince che i<br />

Gas privilegiano l’acquisto di prodotti<br />

biologici, non necessariamente certificati,<br />

ma forte è la domanda anche di<br />

prodotti del territorio, tipici e a chilometro<br />

zero. La tendenza evolutiva è infatti<br />

verso percorsi di reti di economia locale<br />

e solidale, di cui la <strong>Lombardia</strong> è la<br />

regione più ricca. «Nel Parco Agricolo<br />

Sud», afferma Biolghini, «dove si coltiva<br />

essenzialmente riso e mais in modo<br />

convenzionale, la prima richiesta che<br />

viene fatta dai consumatori “responsabili”<br />

non è sul biologico ma sulla biodiversità<br />

delle coltivazioni e la ricerca<br />

testimonia che i Gas sono sempre più<br />

consapevoli della loro crescente capacità<br />

di incidere sul cambiamento nel<br />

modo di produrre. Se si considera che<br />

a livello nazionale siano circa 500mila<br />

le persone coinvolte nel processo e che<br />

il danaro “mosso” da ogni Gas ammonta<br />

a circa 50 mila euro all’anno, risulta<br />

evidente il peso sempre maggiore di<br />

questa “altra” economia, anche se per<br />

il momento il fenomeno coinvolge principalmente<br />

il settore primario».<br />

Sulla stessa lunghezza d’onda è Mauro<br />

Serventi, che da fondatore del primo<br />

Gas italiano, il Gas Fidenza, è un osservatore<br />

privilegiato del fenomeno e<br />

della sua evoluzione: «I numeri stanno<br />

crescendo, crescono i fatturati e la cri-<br />

t PRO AMBIENTE<br />

Il Gas Pavia (www.despavese.org), tra<br />

i più grossi in <strong>Lombardia</strong> con settanta<br />

famiglie, ha avviato un progetto di<br />

pesca sostenibile in collaborazione<br />

con l’InterGas di Milano che consiste<br />

nel ritiro di tutto il pescato realizzato<br />

da alcuni pescatori dell’Argentario<br />

impegnati nella lotta alla pesca con<br />

strascico. Sempre sulla stessa linea<br />

della sostenibilità è la fornitura di<br />

pesce azzurro che il Gas pavese ha<br />

avviato con alcuni pescatori liguri.<br />

si ci dà una mano, togliendo di mezzo<br />

tutte quelle strutture speculative non<br />

contenibili in una filiera. L’economia<br />

delle relazioni che caratterizza il processo<br />

dei Gas, li rende una componente<br />

essenziale di nuove forme di economia<br />

solidale. Ci sono territori che si<br />

stanno dando una struttura legata all’economia<br />

solidale e un esempio sono i<br />

DES, distretti di economia solidale, comparsi<br />

5/6 anni fa, che rappresentano un<br />

tavolo di lavoro dove i bisogni si confrontano<br />

con le produzioni di beni e<br />

di servizi (logistica, trasporti)”, producendo<br />

decisioni condivise».<br />

CHI SONO E COME LAVORANO I GAS?<br />

Quali le forme organizzative, le problematiche,<br />

gli interlocutori? È fondamentale<br />

essere produttori biologici<br />

certificati o val-<br />

gono altri criteri? Lo abbiamo chiesto<br />

a due Gas delle province di Milano e<br />

Pavia, entrambi partiti come semplici<br />

gruppi di cittadini e successivamente<br />

costituitisi in associazioni senza fini di<br />

lucro per ragioni di trasparenza e di<br />

interlocuzione istituzionale, riscontrando<br />

un’omogeneità di comportamenti<br />

che potrebbero rispecchiare in sintesi<br />

l’intera realtà lombarda.<br />

Innanzitutto c’è la scelta dei produttori.<br />

Sonia Bailini, membro di Gaspacho<br />

di Sesto San Giovanni, in provincia<br />

di Milano (www.gaspacho.org), ci racconta<br />

che il suo Gas privilegia i piccoli<br />

produttori, non necessariamente certificati<br />

bio «poiché sappiamo che la certificazione<br />

è costosa e poi, tutto sommato,<br />

i criteri utilizzati non sono poi così<br />

rigorosi. Ci rivolgiamo anche ai produttori<br />

che coltivano varietà antiche, difficili,<br />

che sono schiacciati dalla distribuzione<br />

e alle cooperative sociali,dove<br />

lavorano persone fragili o disabili. Tutte<br />

le aziende devono però garantire lavoro<br />

dignitoso per sé e per i propri dipendenti.<br />

Preferiamo la ricerca diretta dei<br />

produttori che scoviamo nei mercatini<br />

biologici o attraverso visite dirette in<br />

azienda da parte dei nostri responsabili<br />

delle varie merceologie, o ancora attraverso<br />

il passaparola con gli altri gas.<br />

Siamo piuttosto restii invece a farci contattare<br />

dalle aziende perché non avremmo<br />

il tempo di vagliare seriamente le<br />

proposte».<br />

I MARZO 2013 I LOMBARDIA VERDE I 33 I

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