Marzo - Agenzia Regionale Centrale Acquisti - Regione Lombardia
Marzo - Agenzia Regionale Centrale Acquisti - Regione Lombardia
Marzo - Agenzia Regionale Centrale Acquisti - Regione Lombardia
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
prio in quest’ultima città<br />
campeggia, racchiuso in una<br />
teca, l’aratro, in un perfetto<br />
stato di conservazione.<br />
Dello stagno del Lavagnone,<br />
una delle tante piccole conche<br />
lacustri di origine glaciale<br />
che caratterizzano il<br />
paesaggio dell'ampio anfiteatro<br />
morenico del Garda,<br />
rimane ormai solo un piccolo<br />
specchio d’acqua, perché<br />
il lago vero e proprio<br />
si è trasformato nei millenni<br />
in una torbiera. E proprio<br />
l’estrazione del prezioso<br />
materiale, oltre al lavoro<br />
di moderni aratri all’avanzare<br />
di terreni coltivati, ha<br />
consentito l’affiorare dei<br />
resti dei vari villaggi di palafitte<br />
costruiti nell’area.<br />
Dei 111 siti complessivi dell’arco<br />
alpino, dichiarati nel<br />
2011 patrimonio dell’Unesco,<br />
l’Italia ne conta diciannove,<br />
dislocati in cinque regioni:<br />
Veneto, Piemonte, Friuli<br />
Venezia Giulia e <strong>Lombardia</strong>,<br />
che ne ospita la maggior parte.<br />
Inoltre, se le strutture<br />
palafitticole più antiche, risa-<br />
1 DESENZANO, CUSTODE DELLA PREISTORIA AGRICOLA<br />
Al museo Rambotti di<br />
Desenzano si possono<br />
vedere numerosi oggetti,<br />
utensili e vasellame<br />
provenienti dagli abitati<br />
palafitticoli che<br />
costituiscono un’irripetibile<br />
testimonianza delle<br />
colture preistoriche di tutta<br />
l’area benacense, la più<br />
importante tra le aree<br />
umide europee di interesse<br />
archeologico. Le torbiere<br />
lenti all'inizio del Neolitico<br />
(5000 a.C.), sono state identificate<br />
in territorio lombardo<br />
e precisamente sul lago<br />
di Varese, l’area gardesana<br />
è quella che vanta la<br />
maggiore concentrazione<br />
di villaggi: più di trenta<br />
abitati dislocati sia sulle<br />
sponde del lago, sia nei bacini<br />
inframorenici come quel-<br />
lo del Lavagnone. Simbolo<br />
delle prime comunità agricole<br />
europee, i siti palafitticoli<br />
ci forniscono straordinarie<br />
informazioni riguardanti<br />
la vita, l’allevamento<br />
e le tecniche agricole dei<br />
popoli di allora. Purtroppo<br />
di questi villaggi è rimasto<br />
ben poco, anche se al<br />
Lavagnone sono ancora<br />
dei bacini inframorenici,<br />
grazie alle loro condizioni<br />
anaerobiche, hanno infatti<br />
consentito di preservare i<br />
materiali organici fino ai<br />
nostri giorni, come<br />
testimonia l’eccezionale<br />
aratro del Lavagnone.<br />
chiaramente visibili alcune<br />
tracce delle palificazioni di<br />
recinto dei villaggi e di sostegno<br />
al basamento delle abitazioni.<br />
Per i prossimi anni<br />
è prevista la continuazione<br />
degli scavi, con il programma<br />
di trasformare l’area<br />
in un cantiere-museo<br />
all’aperto.<br />
Marinella Marinelli