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Piano Protezione Civile Livorno - Zerobyte Sistemi Srl

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<strong>Piano</strong> Comunale di <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong><br />

sulla quale i corsi d'acqua devono avere dilavato in superficie, operando<br />

soltanto delle impercettibili incisioni.<br />

Attualmente, la fascia costiera del territorio livornese, dal Calabrone -<br />

sbocco dello Scolmatore dell'Arno, a settentrione, alla foce del Chioma, a<br />

meridione, ha lineamenti morfologici molto variabili in cui si distinguono<br />

un'ampia pianura prospiciente la costa dove è sviluppata la città, una zona<br />

collinare-montana rappresentata dai rilievi occidentali dei Monti Livornesi,<br />

ed una zona pedecollinare, caratterizzata da una serie di spianate<br />

morfologiche, che raccordano la piana con i rilievi più alti.<br />

La piana di <strong>Livorno</strong> ha la forma di un ampio triangolo isoscele col vertice a<br />

mezzogiorno, ad Antignano - Maroccone, la base a tramontana, tra la foce<br />

del Calambrone e la fattoria Suese a Stagno, il lato di ponente<br />

rappresentato dalla linea di costa e quello di levante corrispondente<br />

all'orlo occidentale dei Monti Livornesi.<br />

La zona collinare-montana è costituita dalla dorsale dei Monti Livornesi,<br />

che si allinea in direzione N-S da Bocca di Gesso-Le Parrane fino a<br />

Castiglioncello-Rosignano M.mo. Malgrado non si raggiungano i 500 m di<br />

altitudine, questa catena è bene delineata perchè circondata da zone più<br />

depresse. A partire dalla foce del Botro Maroccone e fino al promontorio<br />

di Castiglioncello, i rilievi si affacciano direttamente sul mare, con una<br />

falesia rocciosa molto elevata. A nord del Marroccone fino alla foce del Rio<br />

Ardenza ed a Quercianella, la falesia è invece limitata superiormente dalla<br />

spianata del Terrazzo di <strong>Livorno</strong>.<br />

Dal punto di vista dell’Idrografia, quest’area, essendo composta<br />

generalmente da pendii dolci, solo occasionalmente accentuati, è solcata<br />

da un reticolo idrografico costituito da diversi torrenti di modesta portata a<br />

decorso est-ovest nella parte meridionale, e sudest-nordovest nella parte<br />

settentrionale. Lo spartiacque che separa i bacini idrografici di tali corsi<br />

d'acqua da quelli degli afflluenti del Tora disegna un andamento a<br />

segmenti di direzione sudest-nordovest, raccordati da tratti di direzione<br />

ortogonale. La fascia di colline che si raccorda all'area di terrazzo presenta<br />

anch'essa depositi terrazzati, a quote più alte di quelle del terrazzo<br />

principale. Vasti settori di quest'area sono interessati da piccoli e diffusi<br />

fenomeni di dissesto franoso. I Monti Livornesi sono comunque<br />

attraversati da due spartiacque principali, tra loro quasi perpendicolari, e<br />

dei quattro settori determinati dagli spartiacque, i due occidentali<br />

interessano la fascia costiera:<br />

• lo spartiacque a direzione mediana unisce le cime del M.Maggiore (454<br />

m) con il Poggio Lecceta ed il Poggio Corbolone;<br />

• l'altro, in senso E-W, unisce il M.Maggiore al Poggio Caprone, al M.<br />

Nero e, attraverso il Poggio Telegrafo, termina sulla costa alta di<br />

Calafuria.

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