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Piano Protezione Civile Livorno - Zerobyte Sistemi Srl

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2.1.4 Inquadramento geologico del territorio<br />

<strong>Piano</strong> Comunale di <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong><br />

Il territorio di <strong>Livorno</strong> è, dal punto di vista geologico, piuttosto complesso;<br />

esso presenta unità differenti per assetto e litologia. Nel comprensorio<br />

comunale affiorano sia rocce che formano il substrato antico della Toscana<br />

marittima (formando la dorsale dei Monti Livornesi), sia i sedimenti marini<br />

e fluvio - lacustri del ciclo neogenico (a riempire le depressioni tettoniche<br />

e formando le zone collinari terrazzate e le piane).<br />

Analizzando la successione, si ha una serie di tre complessi:<br />

• un complesso antico con formazioni arenacee della Serie Toscana e con<br />

formazioni argillitico-marnose, comprendenti anche strati calcarei e<br />

silicei e grandi ammassi di ofioliti, delle Successioni Liguri;<br />

• un complesso neogenico, rappresentato da sedimenti lacustri e marini<br />

del Miocene Superiore e dai depositi marini del Pliocene;<br />

• un complesso quaternario, costituito dai sedimenti marini della fascia<br />

costiera.<br />

L'area della fascia costiera livornese può essere schematizzata in una zona<br />

più elevata, corrispondente al pilastro tettonico dei Monti Livornesi,<br />

costituita da rocce dell'alloctono ligure, con l'eccezione del lembo arenaceo<br />

di Calafuria della Serie Toscana (complesso antico); una zona<br />

pianeggiante, corrispondente alla fossa tettonica della Piana di <strong>Livorno</strong>,<br />

con depositi plio-miocenici in basso, fino al substrato profondo,<br />

presumibilmente ancora costituito dall'alloctono ligure e sedimenti<br />

quaternari in affioramento (complesso neogenico e quaternario).<br />

Ad eccezione di una placca appartenente alla Serie Toscana autoctona che<br />

affiora sulla costa a sud della città (l'arenaria oligocenica di Calafuria,<br />

35/40 milioni di anni), l'ossatura dei Monti Livornesi è costituita da<br />

complessi alloctoni del Dominio Ligure.<br />

A partire dal Miocene Superiore, circa 10 Ma, inizia e si sviluppa nella<br />

Toscana marittima una fase di estensione con bacini di sprofondamento<br />

(la Piana di <strong>Livorno</strong>, la Piana di Pisa, il bacino del Tora-Fine), separati da<br />

aree più elevate (i Monti Livornesi). Questa tettonica continua a fasi<br />

alterne per tutto il Pliocene (nel Pliocene Medio si ha una fase di lento<br />

sollevamento generale) ed è attiva fino al Pleistocene Inferiore, intorno a<br />

1.5 Ma fa. Fino ad allora la piana litoranea continua a fare parte di un<br />

bacino in subsidenza interessato da repentini ma limitati sprofondamenti.<br />

Con la fine del Pleistocene Inferiore, il modellamento geomorfologico cessa<br />

di essere guidato dai movimenti lungo le faglie ed assumono importanza le<br />

grandi oscillazioni del livello del mare legate all'eustatismo glaciale; ciò<br />

almeno lungo la fascia costiera interessata dai terrazzi eustatici. Durante il<br />

Pleistocene Medio, che inizia 700.000 anni fa e dura circa 600.000 anni, si<br />

ha un lentissimo sollevamento che si esaurisce intorno ai 100.000 anni fa.

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