Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
specifico cammino. Infatti, in tale territorio,<br />
sede di una solida cultura geriatrica, sono stati<br />
fatti progressivi investimenti su forme di assistenza<br />
ospedaliera ed extra-ospedaliera rivolte<br />
alla gestione della fase post-acuta. In particolare,<br />
nel corso degli ultimi sette anni sono state<br />
istitute: nel 2000, l’u.o. complessa di Lungodegenza<br />
post-acuzie nell’ospedale di rete di<br />
Fano; nel 2001, l’ u.o. complessa di Medicina<br />
Riabilitativa nell’ospedale di polo di Pergola 2 e<br />
la Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.)<br />
nel presidio distrettuale di Mondavio. Successivamente,<br />
nel 2006, sono state attivate le<br />
u.o. semplici di Lungodegenza post-acuzie<br />
afferenti rispettivamente agli ospedalieri di<br />
polo di Pergola e Fossombrone, ed il Centro<br />
Diurno Alzheimer a Fano. Allo stesso tempo, è<br />
stata potenziata l’Assistenza Domiciliare Integrata<br />
(A.D.I.) e concordemente sono state<br />
implementate le Dimissioni Protette.<br />
Proprio per valorizzare adeguatamente<br />
queste risorse strutturali ed organizzative, ed<br />
al tempo stesso introdurre aspetti innovativi<br />
volti ad assicurare un buon livello di integrazione<br />
e coordinamento tra questi diversi regimi<br />
assistenziali, sono stati istituiti, nel mese di<br />
Ottobre 2006, in via sperimentale, come da<br />
indicazioni regionali dell’A.S.U.R. 3 , rispettivamente<br />
il “Dipartimento di Continuità Assistenziale<br />
Transmurale” ed il “Dipartimento di<br />
Riabilitazione” anch’esso transmurale.<br />
I suddetti Dipartimenti Transmurali rappresentano<br />
un modello innovativo di grande<br />
importanza dal punto di vista culturale ed<br />
assistenziale, infatti, sebbene la normativa li<br />
abbia previsti da molti anni, nel tempo si sono<br />
concretamente realizzati solamente nell’ambito<br />
psichiatrico e materno-infantile. Solo nell’ultimo<br />
periodo tale modalità organizzativa si<br />
sta facendo strada in ambito riabilitativo e<br />
geriatrico dove è particolarmente sentita la<br />
necessità di dare risposte unitarie, tempestive,<br />
razionali e complete ai soggetti fragili che<br />
necessitano di essere gestiti in fase post-acuta<br />
e nel lungo termine. In particolare, la tematica<br />
relativa al Dipartimento di Riabilitazione è<br />
stata sinora affrontata soltanto da cinque<br />
regioni italiane, Umbria, Sicilia, Veneto, Basilicata<br />
ed Emilia Romagna. Queste regioni,<br />
hanno appunto proposto quale tipologia di<br />
riferimento il dipartimento transmurale basato<br />
sulla creazione di una rete integrata di servizi<br />
che, intervenendo in maniera omogenea ed<br />
evitando inutili duplicazioni, consenta un’efficiente<br />
gestione dei percorsi riabilitativi dall’ospedale<br />
al territorio e viceversa. Invece, il<br />
Dipartimento Transumurale di continuità assi-<br />
Simoncelli M. – La continuità delle cure negli interventi... 23<br />
stenziale, costituisce in Italia una ancor più rara<br />
esperienza.<br />
Nel concreto, il “Dipartimento di Riabilitazione”,<br />
implementato nella Zona Territoriale 3<br />
comprende vari setting riabilitativi ospedalieri<br />
e territoriali: ovvero per le prestazione di riabilitazione<br />
intensiva il riferimento è l’u.o. di<br />
Medicina Riabilitativa, rivolta alla presa in carico<br />
di pazienti giudicati suscettibili di significativi<br />
miglioramenti funzionali che si trovano<br />
nella cosiddetta fase dell’immediata post- acuzie;<br />
mentre alla erogazione di prestazioni di<br />
riabilitazione estensiva sono deputati rispettivamente<br />
4 Centri ambulatoriali (uno dei quali<br />
interno al presidio ospedaliero di rete di Fano,<br />
un’altro ubicato nel territorio di Fano ed i<br />
restanti negli ospedali di polo di Pergola e<br />
Fossombrone), e 3 Presidi ambulatoriali (uno<br />
collocato nel territorio di Fano e gli altri presso<br />
i presidi distrettuali di Mondavio e Mondolfo).<br />
Ai Centri ambulatoriali di riabilitazione spetta<br />
la gestione di disabilità importanti con possibili<br />
esiti permanenti, spesso multiple, che non<br />
richiedono ricovero, ma la definizione di un<br />
progetto riabilitativo individuale realizzato da<br />
una équipe multiprofessionale; invece, ai Presidi<br />
ambulatoriali di riabilitazione possono<br />
afferire disabilità transitorie e/o minimali che<br />
richiedono semplice programma riabilitativo<br />
“di mantenimento” o di prevenzione del<br />
degrado motorio-funzionale acquisito (Cfr.<br />
Fig. 2).<br />
Il suddetto “Dipartimento di Riabilitazione”<br />
pubblico si integra inoltre, solamente<br />
per quanto concerne gli aspetti clinici, con le<br />
Strutture private accreditate del territorio. Il<br />
Privato accreditato, fortemente rappresentato<br />
Riferimenti: Linee guida del Ministero della sanità per le attività<br />
di riabilitazione del 7 maggio 1998; Legge regione Marche<br />
20/2000; Legge regione Marche 20/2000.<br />
Fig. 2 - Dipartimento trasmurale di riabilitazione istituito<br />
presso ASUR zona territoriale 3, Fano.<br />
2 Il piano Sanitario regionale 2003 – 2206 distingue il sistema ospedaliero in “ospedali di rete” mirati a svolgere attività complesse,anche quelle<br />
di tipo semiintesivo ed intensivo, ed in “ospedali di polo”, ovvero “piccoli ospedali” periferici, prevalentemente deputati a garantire la continuità<br />
assistenziale.<br />
3 Determina n. 649 del 18/7/2006 – A.S.U.R., Regione Marche.