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Fig. 4 - Percorso assistenziale del paziente anziano postacuto<br />

A.S.U.R. Zona Territoriale 3.<br />

L’integrazione che così si realizza può essere<br />

una grande occasione per il superamento<br />

della frattura fra l’ospedale e medicina territoriale,<br />

della competizione fra settore pubblico e<br />

privato, della conflittualità tra le varie professioni<br />

sanitarie e dell’incomprensione fra settore<br />

sanitario e settore sociale.<br />

In sostanza i Dipartimenti di “Riabilitazione”<br />

e di “Continuità Assistenziale Transmurale”,<br />

attraverso la valutazione multidimensionale<br />

e multiprofessionale intendono:<br />

• Definire, attuare, e monitorare percorsi diagnostici-terapeutici<br />

che facilitino l’accesso ai<br />

1. GENUINI G.F., RIZZINI P., TRABUCCHI M.,VASARA F.: “Rapporto<br />

Sanità 2005” Invecchiamento della popolazione e servizi sanitari”, Il<br />

Mulino, Bologna; 2005.<br />

2. PESARESI F., SIMONCELLI M.: “La riabilitazione ospedaliera e la<br />

Lungodegenza post-acuzie in Italia”, Franco Angeli/Sanità, Milano; 2002.<br />

3. Elaborazione 2006 Ambrosetti su dati: “Population Division of the<br />

Department of Economic and Social Affairs of the United National<br />

Secretariat”.<br />

4. GOBBI B.: “La cronicità il primo Killer”, Sole 24 ore Sanità, 18-24 ottobre, 2005.<br />

5. MACIOCCO G., ROTI L.: “Chronic care model, guida per l'assistenza<br />

Simoncelli M. – La continuità delle cure negli interventi... 25<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

Fig. 5 - Percorso assistenziale del paziente anziano cronico<br />

nell'A.S.U.R. Zona Territoriale 3.<br />

servizi e favoriscano una presa in carico omogenea<br />

ed efficace di pazienti quasi sempre<br />

in condizioni di fragilità;<br />

• Assistere le persone nel rispetto di alcuni<br />

principi come la continuità, la coerenza, la<br />

globalità, l’interattività, l’adattabilità, la trasversalità;<br />

• Collocare il paziente al centro del sistema<br />

rispettando le sue preferenze;<br />

• Favorire l’interdisciplinarità mediante la<br />

promozione del reciproco scambio di competenze<br />

e professionalità.<br />

di domani”, Sole 24 ore Sanità, 25 aprile/1 maggio 2006.<br />

6. Normativa regionale: D.G.R. 24 Ottobre 2000, n. 2200: L.R.20/2000,<br />

art.6 “Determinazione dei requisiti minimi richiesti per l'autorizzazione alla<br />

realizzazione ed all'esercizio di strutture sanitarie e socio-sanitarie”;<br />

D.G.R. 31 Luglio 2001, n. 1889: L.R. 20/2000, art. 15 “Determinazione dei<br />

requisiti richiesti per l'accreditamento e la classificazione delle strutture<br />

sanitarie e socio-sanitarie”.<br />

7. Normativa nazionale: Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, le<br />

regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, Provvedimento 7 maggio<br />

1998: Linee guida del Ministero della Sanità per le attività di riabilitazione.

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