Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
stellate epatiche e l’immunosoppressore FK506 inibisce<br />
nelle stesse cellule l’espressione della metalloproteinasi<br />
della matrice attraverso la via metabolica<br />
NF-kappa B (18).<br />
La resistina provoca un rapido aumento della<br />
concentrazione intracellulare del calcio attraverso il<br />
suo rilascio nei pools intracellulari inositolo-trifosfato-sensitivi.<br />
Il chelante intracellulare del calcio<br />
BAPTA-AM blocca l’attivazione del NF-kappa B<br />
resistina-indotto e l’espressione di MCP-1. Pertanto,<br />
la resistina svolge presumibilmente il ruolo di<br />
una citochina intraepatica, determinando azioni<br />
pro-infiammatorie nelle cellule stellate epatiche<br />
attraverso la via metabolica Ca 2+/NF-kappa Bdipendente<br />
e suggerendo un suo coinvolgimento<br />
nella fisiopatologia della fibrosi.<br />
Gli adipociti che producono la resistina hanno<br />
una riduzione dell’espressione genica per vari fattori<br />
transizionali, PPAR-γ e la proteina adipocitica che<br />
lega i grassi (ALBP/a P2). L’eccessiva espressione di<br />
resistina aumenta i livelli delle tre citochine proinfiammatorie,<br />
TNF-α, IL-6 e MCP-1 che svolgono<br />
ruoli importanti sull’insulino-resistenza e nel metabolismo<br />
glucidico e lipidico durante l’adipogenesi.<br />
Inoltre, l’eccessiva espressione di resistina negli<br />
epatociti inibisce l’attività del trasportatore di glucosio<br />
4 (GLUT 4) e le sue espressioni geniche, riducendo<br />
del 30% la capacità dell’insulina a legarsi con<br />
il glucosio. Per completezza ricordiamo che di recente<br />
è stato investigato il ruolo della ridotta funzio-<br />
Mancinella A. – Ruolo della resistina nei pazienti anziani... 37<br />
nalità renale sulla resistina, apparentemente capace<br />
di inibire l’azione dell’insulina epatica. Inoltre, sono<br />
stati studiati i possibili legami tra infiammazione e<br />
insulino-resistenza presente nei pazienti con malattie<br />
croniche del rene (19). La resistina è associata con<br />
l’obesità e l’insulino-resistenza e si ipotizza che nei<br />
pazienti con insufficienza renale i livelli plasmatici<br />
di resistina siano in relazione con la composizione<br />
corporea e con l’insulino-resistenza. Diviene, quindi,<br />
sempre più chiara l’importanza del ruolo del<br />
rene nell’eliminazione della resistina, specialmente<br />
nei pazienti con insufficienza renale allo stadio predialitico.<br />
Nei soggetti non diabetici con insufficienza<br />
renale avanzata trattata con emodialisi si riscontrano<br />
elevati livelli di resistina.<br />
Le procedure emodialitiche non riguardano la<br />
resistina. Tuttavia, gli aumentati livelli plasmatici di<br />
resistina nei pazienti emodializzati non sono in relazione<br />
alla ridotta sensibilità all’insulina riscontrabile<br />
nell’uremia. La significativa relazione esistente<br />
tra insulino-resistenza ed i livelli plasmatici di resistina<br />
veniva meno con il miglioramento del filtrato<br />
glomerulare; pertanto la resistina non deve essere<br />
considerata come un verosimile mediatore dell’insulino-resistenza<br />
nei pazienti con insufficienza renale.<br />
Nelle malattie croniche del rene, pertanto, gli<br />
elevati livelli di resistina sono associati al decremento<br />
del filtrato glomerulare ed ai biomarcatori della<br />
flogosi, ma non all’insulino-resistenza (20).