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STUDI /FATTURATI 2010<br />

ABBIGLIAMENTO 2010: IL FORMALE TORNA<br />

IN POSITIVO, CRESCE LO SPORTSWEAR<br />

di M<strong>il</strong>ena Bello<br />

Tornano a crescere nel 2010, in alcuni casi addirittura con variazioni<br />

positive a doppia cifra, le vendite dei principali marchi<br />

di abbigliamento sportswear e formale italiano. E, come<br />

già evidenziato nel corso dell’anno, è <strong>il</strong> segmento sportswear <strong>il</strong><br />

più dinamico dei due. Sono i dati emersi dallo studio condotto<br />

da Pambianco Strategie di Impresa sui primi risultati di fatturato<br />

relativi al 2010 e presentato in occasione dell’appuntamento<br />

con Pitti Immagine Uomo a Firenze. Nella ricerca sono<br />

stati presi in considerazione alcuni tra i più importanti marchi<br />

che ci hanno inviato i dati di fatturato. In particolare, lo studio<br />

ha esaminato i fatturati di 11 aziende italiane di sportswear<br />

e di 7 aziende di formalwear. Gli 11 brand di abbigliamento<br />

sportswear hanno registrato una crescita dei ricavi dell’11,8%<br />

rispetto al 2009. Il fatturato complessivo passa a 606 m<strong>il</strong>ioni<br />

di euro contro i 542 del precedente esercizio fiscale. Ottima<br />

la performance di Franklin & Marshall che nel 2010 ha<br />

raggiunto 41 m<strong>il</strong>ioni di euro di fatturato con un balzo del<br />

41,4%. Incremento a doppia cifra per la Fgf Industry (Blauer)<br />

di Enzo Fusco che ha registrato un fatturato di 70 m<strong>il</strong>ioni di<br />

euro nel 2010 (+25%), ma l’incremento potrebbe aumentare<br />

nei prossimi esercizi fiscali grazie all’acquisizione del marchio<br />

C.P. Company dalla Sportswear Company di Carlo Rivetti. In<br />

positivo anche i ricavi della società di Rivetti, in crescita del<br />

20,1% rispetto allo scorso anno a quota 37 m<strong>il</strong>ioni di euro.<br />

Italservices, <strong>il</strong> gruppo veneto che ha in portafoglio i marchi<br />

Met, Cycle, Heavy Project, It’s e Fake London, ha archiviato<br />

<strong>il</strong> 2010 con un incremento del 15,7% a 81 m<strong>il</strong>ioni di euro,<br />

mentre la partenopea Harmont & Blaine ha registrato un<br />

progresso del 12,5% a 49 m<strong>il</strong>ioni di euro. Vendite in crescita<br />

anche per Mauro Grifoni (+7,9% a 41 m<strong>il</strong>ioni di euro), Incotex<br />

(+7,1% a 60 m<strong>il</strong>ioni di euro), Riese (+6% a 42 m<strong>il</strong>ioni di<br />

euro), Conte of Florence (+4,7% a 45 m<strong>il</strong>ioni di euro), G&P,<br />

la società di Graziano Gianelli cui fanno capo i marchi Peuterey<br />

e Geospirit, cresciuta nel 2010 del 4,5% a 93 m<strong>il</strong>ioni di<br />

euro e, infine, Seventy che ha archiviato <strong>il</strong> 2010 in sostanziale<br />

stab<strong>il</strong>ità (+0,2%) a 48 m<strong>il</strong>ioni di euro.<br />

Più contenuto, come già anticipato, l’incremento del settore<br />

formale che però comprende un numero limitato di marchi.<br />

I sette marchi presenti nello studio hanno registrato una lieve<br />

crescita delle vendite dell’1,9%, un dato comunque significativo<br />

se paragonato alle flessioni a doppia cifra degli scorsi<br />

anni. Il fatturato delle cinque aziende ha così raggiunto 492<br />

m<strong>il</strong>ioni di euro contro 483 m<strong>il</strong>ioni del 2009. Da sottolineare<br />

la performance della mantovana Lubiam che ha aumentato<br />

<strong>il</strong> fatturato del 20% da 32 a 38 m<strong>il</strong>ioni di euro. Bene anche<br />

Daniele Alessandrini passato da 36 m<strong>il</strong>ioni di euro di ricavi<br />

nel 2009 a 39 dell’esercizio fiscale appena concluso (+8%).<br />

Più contenuta la crescita delle altre aziende considerate nello<br />

studio, anche per via delle maggiori dimensioni del giro d’affari.<br />

Pal Z<strong>il</strong>eri è passata da 124 m<strong>il</strong>ioni di euro di fatturato<br />

del 2009 a 128 m<strong>il</strong>ioni nel corso del 2010 (+3,2%) mentre<br />

Corneliani ha registrato un progresso del 3,1% da 122 a 126<br />

m<strong>il</strong>ioni di euro. Resta in calo, seppur limitato, Brioni. L’azienda<br />

di Penne (PE), che nel 2010 ha visto <strong>il</strong> cambio al timone<br />

dell’azienda con Francesco Pesci nominato nuovo AD, ha<br />

chiuso l’anno con una flessione del 3,4% a 82 m<strong>il</strong>ioni di euro.<br />

Segno meno, infine, per Cantarelli che ha archiviato l’anno<br />

con una contrazione dei ricavi del 3,9% a 23 m<strong>il</strong>ioni di euro<br />

e Kiton che ha visto una flessione del fatturato del 7% a 56<br />

m<strong>il</strong>ioni di euro.<br />

Francesco Pesci<br />

Brioni<br />

Domenico Menniti<br />

Harmont & Blaine<br />

Moreno Giuriato<br />

Italservices<br />

Graziano Gianelli<br />

G&P<br />

50 PAMBIANCOWEEK 11 gennaio 2011

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