STUDI /9 MESI 2010 9 MESI 2010: I GRUPPI ACCELERANO LA CRESCITA di M<strong>il</strong>ena Bello I Paesi emergenti, dalla Cina al Bras<strong>il</strong>e, spingono in positivo i conti dei maggiori gruppi di moda sia italiani che esteri nei primi tre trimestri 2010. E contribuiscono così, se non alla chiusura definitiva della terrib<strong>il</strong>e crisi internazionale del 2009 e di conseguenza di quella dei consumi, quanto meno ad allontanare <strong>il</strong> ricordo dei mesi più duri. È questo <strong>il</strong> quadro dell’analisi condotta da Pambianco Strategie di Impresa che ha preso in considerazione le principali voci di b<strong>il</strong>ancio di 13 aziende italiane, da Aeffe a Bottega Veneta, da Geox a Gucci, Luxottica e Tod’s, solo per citarne alcune, alle quali si aggiunge Prada nonostante non sia quotata e 18 estere, tra cui Foss<strong>il</strong>, Hermès, Lvmh e Gap. RIPARTE L’ITALIA, PRADA FA L’EXPLOIT, CALA GEOX “Anche nell’anno di maggiore crisi e cioè nel 2009 tutte le aziende quotate, sia italiane che estere, hanno registrato performance soddisfacenti”, ha spiegato Carlo Pambianco. “Il fatturato di quelle italiane, infatti, nei primi mesi del 2009 era sceso di appena <strong>il</strong> 2,9% rispetto al 2008. Nel 2010 poi ha ripreso a correre, tanto che nei primi nove mesi dell’anno è aumentato dell’11,3%”. Nei tre trimestri dell’anno infatti i ricavi del campione sono passati da €11.676 m<strong>il</strong>ioni a € 12.998 m<strong>il</strong>ioni mentre l’Ebitda è passato da 14,5% a 16,9%. Ai primi posti delle classifiche per incremento di fatturato, Ebitda e ut<strong>il</strong>e netto si piazza Prada. La griffe ha archiviato i primi nove mesi del 2010 con una crescita dei ricavi del 31% a 1.386 m<strong>il</strong>ioni di euro. Va sottolineato che già nei tre analoghi trimestri del 2009 aveva ottenuto ottimi risultati mantenendo, pur in un contesto di mercato non semplice, le vendite. In forte crescita anche le altre principali voci: l’Ebitda percentuale sul fatturato ha raggiunto <strong>il</strong> 23,8% (era al 15,7% nei tre trimestri del 2009), e l’ut<strong>il</strong>e netto, balzato da 51 m<strong>il</strong>ioni (4,8% rispetto al fatturato) a 156 m<strong>il</strong>ioni (11,3% rispetto ai ricavi dei nove mesi 2010). Le successive cinque posizioni della classifica per crescita del fatturato sono occupate da gruppi che hanno chiuso i nove mesi con incrementi a doppia cifra. Al secondo posto infatti si trova Bottega Veneta che, a fronte di un leggero rallentamento dei ricavi nei tre trimestri del 2009 (-0,2%), ha registrato nell’analogo periodo del 2010 un incremento del giro d’affari del 22,5% a 367 m<strong>il</strong>ioni di euro. Ottimo andamento anche per <strong>il</strong> brand ammiraglio Gucci, al quarto posto con un progresso dei ricavi del 15,4% a 1.885 m<strong>il</strong>ioni di euro. PRADA P/E 2011 L’EYEWEAR SI RIMETTE IN MOTO Anche <strong>il</strong> settore dell’eyewear torna a crescere nel corso dell’anno appena concluso. Marcolin, che nei tre trimestri del 2009 perdeva <strong>il</strong> 7,2%, ha innescato una incisiva rimonta chiudendo i nove mesi del 2010 con un incremento del 18,6% a 155 m<strong>il</strong>ioni di euro, anche per effetto del lancio dei marchi recentemente acquisiti in licenza, quali Tod’s, Hogan (dal gruppo Tod’s, <strong>il</strong> cui azionista di riferimento è lo stesso di Marcolin) e John Galliano. E anche per <strong>il</strong> 2011 le attese sono positive grazie alla licenza appena siglata con Diesel. Luxottica, al quinto posto, ha incrementato le vendite del 13,1% toccando così 4.452 m<strong>il</strong>ioni di euro. Il colosso dell’eyewar guidato da Andrea Guerra, cui fanno capo i brand Ray-Ban, Persol e Oakley e le licenze di maison come Chanel, Dolce & Gabbana, Prada e Burberry, ha tra l’altro siglato recentemente un accordo di licenza con l’americana Coach per <strong>il</strong> design, la produzione e la distribuzione a livello mondiale degli occhiali a marchio Coach, Coach Poppy e Reed Krakoff. In netto miglioramento anche i conti di Saf<strong>il</strong>o che nei nove mesi del 2010 ha messo a segno una crescita dei ricavi del 5,6% a 818 m<strong>il</strong>ioni di euro contro la pesante flessione del 10,5% registrata nel corso dello stesso periodo del 2009. LA RIORGANIZZAZIONE SALVA I CONTI Tornando alla classifica per crescita percentuale del fatturato, al sesto posto si piazza Bulgari (+13% a 711 m<strong>il</strong>ioni di euro e un Ebitda a 5,5%), al settimo Tod’s (+8,9% a 609 m<strong>il</strong>ioni di euro e un Ebitda in ulteriore miglioramento al 25,8%), mentre Saf<strong>il</strong>o si posiziona all’ottavo con un incremento del fatturato de 5,6% attestandosi a € 818 m<strong>il</strong>ioni. Comincia a dare i primi risultati anche la strategia di riposizionamento di Stefanel (9° posto). Rank Azienda Fatturato Δ% Ebitda % Ut<strong>il</strong>e netto % 1 Prada 1.386 31,0 23,8 11,3 2 Bottega Veneta 367 22,5 - - 3 Marcolin 155 18,6 14,6 9,0 4 Gucci 1.885 15,4 - - 5 Luxottica 4.452 13,1 18,9 7,8 6 Bulgari 711 13,0 5,5 1,3 7 Tod’s 609 8,9 25,8 - 8 Safi lo 818 5,6 10,1 -0,4 9 Stefanel 139 1,8 -13,6 -17,7 10 Benetton 1.498 0,5 13,8 5,5 11 Aeffe 173 -1,4 3,4 -2,9 12 Csp 69 -3,2 7,1 3,6 13 Geox 737 -5,6 19,5 9,8 TOTALE 12.998 11,3 16,9 6,4 Valori in m<strong>il</strong>ioni di Euro AZIENDE ITALIANE Primi 9 mesi 2010 Fonte: PAMBIANCO Strategie di Impresa 8 PAMBIANCOWEEK 11 gennaio 2011
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