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L’ANCORA<br />
DALL’ACQUESE 21 SETTEMBRE 2008 41<br />
Inizia il suo quinto mandato<br />
Montaldo, Rinaldi<br />
presta giuramento<br />
Concluso il tradizionale appuntamento<br />
Settembre bergamaschese<br />
positivo il bi<strong>la</strong>ncio<br />
Ultimi giorni al museo D’Albertis<br />
Per Giacomo Bove mostra<br />
nel castello del Capitano<br />
Montaldo Bormida. A cinque<br />
mesi di distanza dalle elezioni,<br />
finalmente ha potuto infi<strong>la</strong>re<br />
<strong>la</strong> fascia tricolore. Il sindaco<br />
di Montaldo, Giuseppe<br />
Rinaldi, infatti, si è ufficialmente<br />
insediato (per quello che è il<br />
suo quinto mandato) e ha pronunciato<br />
<strong>la</strong> formu<strong>la</strong> di giuramento<br />
giovedì 11 settembre, in<br />
Consiglio comunale. Dopo un<br />
ricovero in ospedale proprio al<strong>la</strong><br />
vigilia delle elezioni ed un<br />
successivo periodo di riabilitazione<br />
il sindaco, che nell’acquese<br />
è da più anni in carica,<br />
riprende <strong>la</strong> sua attività con immutato<br />
entusiasmo.<br />
Nato a Montaldo il 22 ottobre<br />
1942, Rinaldi in pratica guida<br />
ll paese da ormai trentatrè<br />
anni: <strong>la</strong> sua prima elezione risale<br />
infatti addirittura al 1975,<br />
quando fu eletto col 55% dei<br />
voti. A seguire fu poi rieletto nel<br />
1980, 1985 e quindi ininterrottamente<br />
dal 1990 al 2000,<br />
sempre con percentuali molto<br />
superiori al 50%.<br />
Con l’entrata in vigore del<strong>la</strong><br />
nuova legge sul doppio mandato<br />
aveva ceduto nel 2004 <strong>la</strong><br />
fascia a Viviano Iazzetti, che<br />
però è deceduto dopo pochi<br />
mesi dalle elezioni. Dopo aver<br />
guidato per qualche tempo il<br />
paese in qualità di vicesindaco,<br />
alle consultazioni del<strong>la</strong><br />
scorsa primavera, Rinaldi si è<br />
quindi ripresentato come candidato<br />
sindaco ed è stato nuovamente<br />
eletto (per il suo quinto<br />
mandato, che lo rende il più<br />
‘longevo’ tra i sindaci in carica<br />
in Provincia), ottenendo 366<br />
voti su 477. Una affermazione<br />
schiacciante, che riflette <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>rità<br />
acquisita da Rinaldi in<br />
tanti anni di amministrazione.<br />
Assumendo pieni poteri il<br />
sindaco ha ringraziato tutti coloro<br />
che lo hanno sostenuto<br />
prima e dopo le elezioni e rivolto<br />
un partico<strong>la</strong>re ringraziamento<br />
al vicesindaco, Laura<br />
Caneva, per l’impegno dimostrato<br />
nel fare le sue veci nel<br />
periodo di assenza. «Sono<br />
pronto a ripartire – ha annunciato<br />
Rinaldi poco dopo l’insediamento<br />
- con nuovi stimoli e<br />
nuove idee: gli impegni sono<br />
tanti e numerosi e ci sarà sicuramente<br />
molto da fare».<br />
Già domenica, per esempio,<br />
il primo cittadino ha preso parte<br />
all’appuntamento montaldese<br />
del<strong>la</strong> rassegna “Paesaggi e<br />
Castelli” con le porte aperte al<br />
Castello Schiavina e al<strong>la</strong> chiesa<br />
parrocchiale, dove è stata<br />
consentita <strong>la</strong> visita ai dipinti recentemente<br />
restaurati.<br />
La valorizzazione del paese<br />
e del suo territorio attraverso <strong>la</strong><br />
promozione turistica è uno dei<br />
capisaldi su cui Rinaldi punta<br />
per vivacizzare Montaldo: il<br />
sindaco, dopo l’inaugurazione<br />
del Pa<strong>la</strong>vino - Pa<strong>la</strong>gusto e l’istituzione<br />
del Museo storico del<strong>la</strong><br />
Grappa e del<strong>la</strong> Bottega regionale<br />
del vino, intende ora<br />
realizzare un ufficio di promozione<br />
delle attività agricole e<br />
dell’artigianato locale, che sarà<br />
realizzato con sistema fotovoltaico<br />
nelle cantine del pa<strong>la</strong>zzo<br />
comunale.<br />
M.Pr<br />
Grazie al Comune e al<strong>la</strong> farmacia Allegri<br />
Torna a Cassine<br />
“Notte di note”<br />
Cassine. L’iniziativa era nata<br />
lo scorso anno per festeggiare<br />
nel migliore dei modi i 70 anni<br />
del<strong>la</strong> Farmacia Allegri, ma ai<br />
cassinesi il concerto che era<br />
andato in scena per l’occasione<br />
nel cortile del<strong>la</strong> Biblioteca<br />
Civica era piaciuto così tanto<br />
che, a distanza di dodici mesi,<br />
si è deciso di riproporre l’evento,<br />
che sembra avviato a diventare<br />
uno degli appuntamenti<br />
fissi del calendario cassinese.<br />
Da una sinergia tra l’assessorato<br />
al<strong>la</strong> Cultura del Comune,<br />
guidato da Sergio Arditi, e<br />
<strong>la</strong> Farmacia Allegri, con <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione<br />
de “Ra Famìja<br />
Cassinèisa” prende forma <strong>la</strong><br />
“Notte di Note”, un grande<br />
spettacolo musicale che si<br />
svolgerà sabato 20 settembre,<br />
a partire dalle ore 21, nel prestigioso<br />
e suggestivo scenario<br />
del<strong>la</strong> chiesa di San Francesco.<br />
Ad esibirsi sul palco saranno<br />
tre artisti molto noti per le<br />
loro performance sul<strong>la</strong> riviera<br />
ligure: <strong>la</strong> serata vedrà il ritorno<br />
sul<strong>la</strong> scena cassinese di Mariel<strong>la</strong><br />
Pegoraro ed Ezio Ivaldi,<br />
protagonisti un anno fa del<strong>la</strong><br />
prima edizione, ma con loro ci<br />
sarà anche Silvano Borgatta,<br />
apprezzato pianista e arrangiatore.<br />
Insieme, proporranno<br />
al pubblico un repertorio incentrato<br />
sulle colonne sonore<br />
di film che hanno fatto <strong>la</strong> storia<br />
del cinema. In tutto, due ore di<br />
spettacolo di altissimo livello, i<br />
cui dettagli, secondo un copione<br />
già sperimentato lo scorso<br />
anno, restano avvolti nel massimo<br />
riserbo. Luigi Allegri, comunque,<br />
si <strong>la</strong>scia scappare<br />
una picco<strong>la</strong> anticipazione:<br />
«Anche quest’anno, così come<br />
l’anno scorso, ad aprire <strong>la</strong> serata<br />
sarà un omaggio a Luigi<br />
Tenco. Ci sarà poi una sorpresa<br />
finale, ma su quel<strong>la</strong> non voglio<br />
proprio dire nul<strong>la</strong> di più:<br />
l’unico modo per scoprire di<br />
che si tratta è festeggiare con<br />
noi sabato sera».<br />
Sergio Arditi, intanto, si rallegra<br />
«per <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione<br />
con <strong>la</strong> farmacia Allegri, che ci<br />
ha permesso di riproporre<br />
questo evento, che il pubblico<br />
aveva molto apprezzato lo<br />
scorso anno. Per il futuro, se<br />
sarà possibile, ci piacerebbe<br />
che questo momento di aggregazione<br />
potesse diventare un<br />
appuntamento fisso per Cassine<br />
e i suoi abitanti: un concerto<br />
di fine estate di grandi contenuti<br />
artistici e culturali».<br />
M.Pr<br />
Bergamasco. Si conclude<br />
con un bi<strong>la</strong>ncio molto positivo<br />
l’edizione 2008 del “Settembre<br />
bergamaschese”, tradizionale<br />
appuntamento organizzato di<br />
concerto dal<strong>la</strong> Pro Loco e dal<br />
Comune di Bergamasco per<br />
vivacizzare l’ultimo scorcio di<br />
estate. I primi due fine settimana<br />
di settembre hanno visto il<br />
centro belbese festeggiare con<br />
serate gastronomiche, spettacoli<br />
di teatro dialettale, esibizioni<br />
musicali e altre attrazioni<br />
che hanno attirato in paese<br />
centinaia di visitatori.<br />
«Anche quest’anno, nonostante<br />
<strong>la</strong> nutrita concorrenza in<br />
fatto di sagre offerta dai centri<br />
limitrofi, l’appuntamento con <strong>la</strong><br />
festa di settembre si è confermato<br />
un momento centrale per<br />
<strong>la</strong> comunità bergamaschese»,<br />
commenta il vicesindaco Gianluigi<br />
Ratti, che sottolinea i momenti<br />
più salienti del<strong>la</strong> rassegna.<br />
«Dal punto di vista gastronomico,<br />
le due serate incentrate<br />
sul fritto misto sono<br />
state senz’altro quelle caratterizzate<br />
dal<strong>la</strong> maggiore affluenza<br />
di pubblico, ma è giusto ricordare<br />
lo spettacolo dialettale<br />
di lunedì 8 (di scena <strong>la</strong> “Cumpanìa<br />
d’<strong>la</strong> Riuà” di San Marzano<br />
Oliveto, con “Me at cunus<br />
peu!”, ndr), che ha attirato nel<strong>la</strong><br />
piazza centrale una gran fol<strong>la</strong>.<br />
E poi, importantissimo, il<br />
momento del<strong>la</strong> fiera del Bestiame,<br />
che da sempre rappresenta<br />
l’appuntamento culminante<br />
del settembre bergamaschese».<br />
Nel<strong>la</strong> tradizionale cornice<br />
dell’area di San Pietro, allevatori<br />
provenienti dalle province<br />
di Alessandria e Asti si sono<br />
dati appuntamento con i loro<br />
capi migliori, bovini ed equini,<br />
per partecipare all’importante<br />
manifestazione (tra le poche<br />
fiere del bestiame ancora esistenti<br />
nel Basso Piemonte),<br />
che anche quest’anno ha ottenuto<br />
il supporto dell’assessorato<br />
all’Agricoltura del<strong>la</strong> Regione<br />
e del<strong>la</strong> Provincia, oltre che<br />
naturalmente l’egida comunale.<br />
Quest’anno <strong>la</strong> parte del leone<br />
l’hanno fatta gli equini, ma<br />
numerosi erano anche i vitelli,<br />
mentre in molti hanno dato il<br />
loro contributo esponendo<br />
esemp<strong>la</strong>ri avicoli. Come di<br />
consueto, per incentivare l’affluenza,<br />
il Comune di Bergamasco<br />
ha premiato con 25 euro<br />
ogni esemp<strong>la</strong>re di bovino e<br />
con 10 euro ogni equino condotto<br />
all’esposizione. Premi<br />
anche per i bambini, ciascuno<br />
dei quali, per avere preso parte<br />
all’esposizione, ha ricevuto<br />
un contributo di 5 euro.<br />
In archivio il “Settembre Bergamaschese”,<br />
non si ferma<br />
però <strong>la</strong> stagione delle feste a<br />
Bergamasco: già si guarda<br />
avanti, al<strong>la</strong> seconda domenica<br />
di ottobre e al prestigioso appuntamento<br />
con <strong>la</strong> “Fiera del<br />
Tartufo”, che quest’anno, per <strong>la</strong><br />
prima volta, si avvarrà del<strong>la</strong><br />
qualifica di rassegna regionale.<br />
M.Pr<br />
Contributi dal<strong>la</strong> Provincia di Asti<br />
per l’impianto di noccioleti<br />
La Giunta provinciale di Asti ha approvato <strong>la</strong> concessione di<br />
contributi in conto capitale per l’impianto di nuovi noccioleti.<br />
Il bando prevede che i contributi vengano concessi ad aziende<br />
agricole ubicate nel territorio provinciale condotte da imprenditori<br />
agricoli professionali iscritte nel registro delle imprese del<strong>la</strong><br />
Camera di Commercio e nel<strong>la</strong> gestione previdenziale e assistenziale<br />
agrico<strong>la</strong>. L’intervento riguarda il finanziamento per l’impianto<br />
di nuovi noccioleti con <strong>la</strong> varietà “Tonda Gentile delle Langhe”<br />
in tutto il territorio provinciale. La spesa massima ammissibile<br />
è di 2.500 euro/ettaro e <strong>la</strong> superficie massima finanziabile è<br />
di 2 ettari per azienda: il contributo è pari al 40% del<strong>la</strong> spesa ammessa.<br />
Le domande si potranno presentare al<strong>la</strong> Provincia - Servizio<br />
Agricoltura, piazza San Martino 11 – 14100 Asti, entro le<br />
ore 12 di martedì 30 settembre 2008. Il modulo prestampato è<br />
scaricabile dal sito del<strong>la</strong> provincia all’indirizzo: www.provincia.<br />
asti.it al<strong>la</strong> voce Primo Piano.<br />
Informazioni Provincia di Asti – Servizio Agricoltura (tel. 0141<br />
433506, 433507, 433508, 433509).<br />
Genova. Ultimi giorni, sino al<br />
28 settembre, al Museo delle<br />
Culture del Mondo, per <strong>la</strong> mostra<br />
fotografica di Marco Incrocci<br />
e Gianni Tolozzi Il sentiero estremo<br />
che raccoglie immagini del<strong>la</strong><br />
spedizione guidata da C<strong>la</strong>udio<br />
Ceotto, tra il 2006 e il 2007,<br />
in Patagonia e Terra del Fuoco<br />
sulle tracce dell’esploratore Giacomo<br />
Bove.<br />
Il sentiero estremo è il nome<br />
del<strong>la</strong> spedizione italiana - patrocinata<br />
dal<strong>la</strong> Regione Liguria,<br />
dall’Università di Genova, dal<br />
quotidiano “Il Secolo XIX” di Genova,<br />
dal Comune di <strong>Acqui</strong> Terme<br />
e dal Conso<strong>la</strong>to dell’Argentina<br />
in Italia - che, nell’inverno<br />
2006-2007, ha effettuato un<br />
viaggio in Argentina e Cile sulle<br />
tracce di Giacomo Bove. In tal<br />
frangente è stata raccolta una<br />
ricca documentazione fotografica<br />
e filmata, di cui <strong>la</strong> mostra<br />
rende parziale ma significativo<br />
riflesso, unitamente ad un corredo<br />
di cimeli.<br />
Di questo progetto si era par<strong>la</strong>to<br />
a Maranzana in occasione<br />
del Bove Day 2007.<br />
Acquesi a Genova<br />
Par<strong>la</strong> di <strong>Acqui</strong> e dell’Acquese<br />
il capoluogo ligure. E continuerà<br />
a farlo ancora per una settimana.<br />
Al Castello D’Albertis (a pochi<br />
minuti dal<strong>la</strong> Stazione ferroviaria<br />
di Genova Principe; in pochi minuti,<br />
grazie all’ascensore si giunge<br />
al<strong>la</strong> meta, che consente di<br />
godere del<strong>la</strong> vista aerea del porto)<br />
sono molteplici i riferimenti<br />
al<strong>la</strong> città del<strong>la</strong> Bollente e al suo<br />
territorio.<br />
Già il nome di questa affascinante<br />
struttura “neomedioevale”,<br />
che si deve all’esploratore<br />
Capitano Enrico D’Albertis, ci<br />
richiama al<strong>la</strong> memoria un’altra<br />
figura “acquese” (in senso <strong>la</strong>to:<br />
ma tale era per i nostri maggiori).<br />
Quel<strong>la</strong> del cugino Luigi Maria,<br />
che <strong>la</strong> “Gazzetta d’<strong>Acqui</strong>”<br />
del 22 marzo 1879 (si veda<br />
l’emeroteca storica comunale)<br />
cita come appassionato viaggiatore.<br />
Se ne era par<strong>la</strong>to a proposito<br />
di Eroi e penne coraggiose<br />
nel<strong>la</strong> nostra inchiesta re<strong>la</strong>tiva<br />
alle penne acquesi (vedi sezione<br />
delle monografie sul web,<br />
sul sito <strong>la</strong>ncora.com) in cui si ricordava<br />
il nome e <strong>la</strong> sommaria<br />
biografia di questo esploratore,<br />
che al continente nero dedica<br />
le sue fatiche, un genovese<br />
di Voltri (ove nacque nel<br />
1841; morirà sessantenni più<br />
tardi in Sardegna) che portò a<br />
casa <strong>la</strong> pelle…nonostante uno<br />
spiacevole incontro con gli indigeni<br />
tagliatori di teste e l’ammutinamento<br />
del<strong>la</strong> truppa da<br />
lui comandata.<br />
Giovanissimo orfano dei genitori,<br />
forse in conseguenza del<strong>la</strong><br />
tale condizione familiare giunse<br />
nell’Acquese.<br />
Viaggiatore Luigi Maria, viaggiatore<br />
Giacomo Bove, avevamo<br />
scritto.<br />
Ora, dopo <strong>la</strong> visita a questo<br />
favoloso Museo etnografico, a<br />
misura … di sco<strong>la</strong>resca (con i<br />
suoi grandi spazi all’aperto), il<br />
cerchio dei riferimenti si fa più interessante.<br />
Non solo Luigi Maria<br />
– uno dei Mille di Garibaldi –<br />
presso le collezioni di Storia Naturale<br />
fondate dal cugino Enrico<br />
D’Albertis (di cinque anni più<br />
giovane) andò a formare <strong>la</strong> sua<br />
passione e il metodo di ricerca.<br />
Al patrimonio museale “l’acquese”<br />
Luigi Maria contribuì con<br />
i reperti etnografici provenienti<br />
dal bacino del fiume Fly (Nuova<br />
Guinea).<br />
Al Castello D’Albertis, poi, si<br />
trova anche il Colombo giovinetto<br />
di Giulio Monteverde da<br />
Bistagno, con il bel marmo che,<br />
dal<strong>la</strong> loggia, domina il porto sottostante.<br />
Ecco poi le sale che ospitano<br />
l’esposizione temporanea che,<br />
combinandosi con utensili giunti<br />
da ogni dove (dagli otri agli<br />
strumenti musicali, dalle armi<br />
ei tessuti andini e americani,<br />
carte nautiche), ha riportato agli<br />
onori delle cronache <strong>la</strong> spedizione<br />
nel<strong>la</strong> terra del Fuoco di<br />
Giacomo Bove, che dei D’Albertis<br />
(di cui è più giovane di<br />
una decina d’anni) si potrebbe<br />
dire allievo e seguace.<br />
E come spesso accade nell’arte,<br />
l’allievo è presto in grado<br />
di superare i maestri.<br />
L’allestimento<br />
Il corpo del<strong>la</strong> mostra si compone<br />
di 35 fotografie (30x40) che<br />
riprendono e ripercorrono in<br />
chiave moderna quelli che furono<br />
i luoghi toccati nei viaggi di<br />
Giacomo Bove nel<strong>la</strong> Terra del<br />
Fuoco.<br />
Le fotografie moderne sono<br />
integrate da una selezione di<br />
immagini storiche e dai disegni<br />
effettuati dallo stesso esploratore,<br />
materiale custodito presso<br />
l’archivio di <strong>Acqui</strong> Terme<br />
La mostra è corredata da alcuni<br />
pannelli didattici (re<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong><br />
storia delle esplorazioni nel<strong>la</strong><br />
Terra del Fuoco, al<strong>la</strong> figura di<br />
Bove, ai suoi viaggi sui mari e<br />
nelle terre australi ed alle popo<strong>la</strong>zioni<br />
indigene), dal<strong>la</strong> riproduzione<br />
del<strong>la</strong> cartografia storica<br />
ed attuale del<strong>la</strong> Terra del<br />
Fuoco, dalle edizioni originali<br />
dei resoconti di viaggio dell’esploratore<br />
e da oggetti e documenti<br />
a lui appartenuti donati<br />
dal<strong>la</strong> pronipote Franca Bove<br />
all’Associazione G.Bove di Maranzana<br />
d’Asti, dove Bove, come<br />
sappiamo bene, nacque nel<br />
1852.<br />
Quel<strong>la</strong> genovese è <strong>la</strong> prima<br />
tappa di un itinerario che a fine<br />
2008 approderà in Argentina.<br />
A dicembre è previsto un allestimento<br />
presso il Museo Etnografico<br />
Ambrosetti del<strong>la</strong> Facoltà<br />
di Filosofia e Lettere dell’Università<br />
di Buenos Aires; di<br />
qui un nuovo trasferimento per<br />
arrivare al Museo de <strong>la</strong> Fin del<br />
Mundo di Ushuaia e al Museo<br />
Martin Gusinde di Puerto Williams.<br />
E, chissà, magari che questo<br />
interessante “corpus” (che è<br />
divenuto anche un libro, edito da<br />
CDA & Vivalda di Torino) non ritorni<br />
a casa. Ovvero tra le colline<br />
del nostro Monferrato, come<br />
ha auspicato, suggerendoci <strong>la</strong><br />
visita a Genova, Lionello Archetti<br />
Maestri, documentarista<br />
del<strong>la</strong> Biblioteca Civica.<br />
G.Sa